Il padrone ha sempre ragione...il padrone è il padrone.
Questo poteva essere il titolo dell'articolo apparso su "Il Giornale" (tutte le volte che cito questa testata mi viene un leggero dolore di pancia) del 24 marzo.
Invece no, a caratteri cubitali "PIANO CASA ISTRUZIONI PER L'USO", attenzione perché il meglio come al solito viene dopo. "Non c'e nessuna donna di casa che non sognerebbe una stanza in più, magari per un figlio in arrivo. Ecco perché il piano casa piace a molte famiglie italiane", parole sante, strano che non le abbia dette il pontefice.
Intanto vorrei sapere che fonti usa il giornale per sventagliare questi "instant" sondaggi. Sicuramente ogni donna sogna una stanza in più ma dopo qualche secondo inizia a pensare quanto le chiederebbe la banca di tasso di interesse sul mutuo, poi se per caso fa anche la precaria si chiederebbe in quanto tempo il direttore della banca la spedirebbe dritta dritta verso la porta d'uscita.
"Magari per un figlio in arrivo"...certo certo un figlio, magari una famiglia monoreddito (quando dico monoreddito non intendo solo una persona che lavora ma due persone con due stipendi che sommati forse ne fanno uno) non può permettersi neppure di pensare ad un altro figlio.
Lasciando perdere l'analisi "logica" dell'articolo, se si va più nello specifico allora ci si accorge che le famiglie contente saranno quelle dell'alta finanza, saranno quelle degli amici degli amici, saranno quelle dei salotti buoni. Ci si accorge che le case non sono neppure più case ma magicamente si sono trasformate in ville (beh Silvio non moltiplica i pesci ma a livello immobiliare qualcosa può fare).
«Non c’è nulla di incostituzionale nel piano-casa. Ma sta girando un testo non mio. Ho sentito delle cose che non erano nelle idee iniziali e che non saranno nel testo. Il decreto, o ddl che sia si fermerà alle case monofamiliari e bifamiliari e alle costruzioni da rifare dopo che queste saranno demolite». Signori e signori...il circo tatataratatara...
Ma si intanto non è importante l'informazione, l'importante è informare i cittadini che Silvio sta pensando a loro, che Silvio è buono e pensa alla casalinga di Voghera che vuole una stanza in più. Peccato che la persona a cui sta pensando l'imperatore non è ora ai fornelli e non ha neppure il grembiule, quella a cui pensa ora è in qualche località della Costa Azzurra ad organizzare assieme all'architetto di fiducia l'ampliamento della villetta in Sardegna, d'altra parte ci vuole una sauna e una piscina al coperto.
Questo poteva essere il titolo dell'articolo apparso su "Il Giornale" (tutte le volte che cito questa testata mi viene un leggero dolore di pancia) del 24 marzo.
Invece no, a caratteri cubitali "PIANO CASA ISTRUZIONI PER L'USO", attenzione perché il meglio come al solito viene dopo. "Non c'e nessuna donna di casa che non sognerebbe una stanza in più, magari per un figlio in arrivo. Ecco perché il piano casa piace a molte famiglie italiane", parole sante, strano che non le abbia dette il pontefice.
Intanto vorrei sapere che fonti usa il giornale per sventagliare questi "instant" sondaggi. Sicuramente ogni donna sogna una stanza in più ma dopo qualche secondo inizia a pensare quanto le chiederebbe la banca di tasso di interesse sul mutuo, poi se per caso fa anche la precaria si chiederebbe in quanto tempo il direttore della banca la spedirebbe dritta dritta verso la porta d'uscita.
"Magari per un figlio in arrivo"...certo certo un figlio, magari una famiglia monoreddito (quando dico monoreddito non intendo solo una persona che lavora ma due persone con due stipendi che sommati forse ne fanno uno) non può permettersi neppure di pensare ad un altro figlio.
Lasciando perdere l'analisi "logica" dell'articolo, se si va più nello specifico allora ci si accorge che le famiglie contente saranno quelle dell'alta finanza, saranno quelle degli amici degli amici, saranno quelle dei salotti buoni. Ci si accorge che le case non sono neppure più case ma magicamente si sono trasformate in ville (beh Silvio non moltiplica i pesci ma a livello immobiliare qualcosa può fare).
«Non c’è nulla di incostituzionale nel piano-casa. Ma sta girando un testo non mio. Ho sentito delle cose che non erano nelle idee iniziali e che non saranno nel testo. Il decreto, o ddl che sia si fermerà alle case monofamiliari e bifamiliari e alle costruzioni da rifare dopo che queste saranno demolite». Signori e signori...il circo tatataratatara...
Ma si intanto non è importante l'informazione, l'importante è informare i cittadini che Silvio sta pensando a loro, che Silvio è buono e pensa alla casalinga di Voghera che vuole una stanza in più. Peccato che la persona a cui sta pensando l'imperatore non è ora ai fornelli e non ha neppure il grembiule, quella a cui pensa ora è in qualche località della Costa Azzurra ad organizzare assieme all'architetto di fiducia l'ampliamento della villetta in Sardegna, d'altra parte ci vuole una sauna e una piscina al coperto.
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