Ve la ricordate quella canzoncina per bambini che faceva..."Ma che paese straordinario è il paese dell'incontrario dove sia non si sa. Io lo so ma non lo dico". Ecco, io invece lo dico e sapete una cosa non ha nulla di straordinario, anzi. E' il nostro amato paese dove ogni giorno si possono leggere notizie fuori da ogni logica.
Questa volta è toccato a Pino Maniaci imprenditore edile che nel 1999 ha rilevato l'emittente Telejato (di proprietà di Rifondazione Comunista fino a quell'anno). Dalla sua emittente conduce il telegiornale attraverso il quale in questi anni ha sempre intrapreso lotte contro la criminalità organizzata e le cosche.
In un paese normale anzi...straordinario...ad una persona di questo genere andrebbe un premio, un riconoscimento, invece no. Pino Maniaci è stato rinviato a giudizio per aver fatto il giornalista senza tesserino. Riflettiamo un attimo. Una persona che ha messo a repentaglio la sua vita, la sua famiglia e le persone che lavorano assieme a lui invece di essere tutelata dallo stato si ritrova a dover affrontare un provvedimento di questo genere e a non poter continuare il lavoro di questi anni.
Il prezzo che l'emittente e il suo proprietario hanno dovuto pagare per le loro inchieste sono le molteplici minacce e gli attentati mafiosi subiti in questi anni, tra i più gravi c'è il "pestaggio" subito proprio da Pino Maniaci nel gennaio del 2008 e ll'incendio di una delle auto dell'emittente parcheggiata sotto la sede della televisione.
E' vero Pino Maniaci non è un giornalista non è iscritto all'albo. La maggior parte dei nostri telegiornali (se si possono definire in questa maniera) è condotta da personaggi che da anni vantano l'iscrizione all'albo ma che non hanno mai fatto vera informazione. Sono esecutori di veline, sono addetti stampa delle cariche istituzionali e del politico di turno. Il vero giornalismo è quello di inchiesta, quello che non si ferma di fronte ai potenti e va a ricercare la verità qualunque sia il prezzo.
Ogni giorno siamo testimoni dell'illegalità, assistendo alle trasmissioni di un'emittente (Rete4) che di fatto occupa le frequenze di un'altra TV (Europa7), il tutto sotto la tutela dello stato. Assistiamo a campagne elettorali che vengono condotte direttamente dalle scrivanie dei TG da pseudo giornalisti come Fede con palinsesti che si possono definire a dir poco superficiali. Pino Maniaci non apparterrà all'albo, ma sicuramente è una di quelle persone che senza alcuna tessera fanno il loro dovere seguendo un'etica che dovrebbe essere nel DNA di ogni buon giornalista.
Questa volta è toccato a Pino Maniaci imprenditore edile che nel 1999 ha rilevato l'emittente Telejato (di proprietà di Rifondazione Comunista fino a quell'anno). Dalla sua emittente conduce il telegiornale attraverso il quale in questi anni ha sempre intrapreso lotte contro la criminalità organizzata e le cosche.
In un paese normale anzi...straordinario...ad una persona di questo genere andrebbe un premio, un riconoscimento, invece no. Pino Maniaci è stato rinviato a giudizio per aver fatto il giornalista senza tesserino. Riflettiamo un attimo. Una persona che ha messo a repentaglio la sua vita, la sua famiglia e le persone che lavorano assieme a lui invece di essere tutelata dallo stato si ritrova a dover affrontare un provvedimento di questo genere e a non poter continuare il lavoro di questi anni.
Il prezzo che l'emittente e il suo proprietario hanno dovuto pagare per le loro inchieste sono le molteplici minacce e gli attentati mafiosi subiti in questi anni, tra i più gravi c'è il "pestaggio" subito proprio da Pino Maniaci nel gennaio del 2008 e ll'incendio di una delle auto dell'emittente parcheggiata sotto la sede della televisione.
E' vero Pino Maniaci non è un giornalista non è iscritto all'albo. La maggior parte dei nostri telegiornali (se si possono definire in questa maniera) è condotta da personaggi che da anni vantano l'iscrizione all'albo ma che non hanno mai fatto vera informazione. Sono esecutori di veline, sono addetti stampa delle cariche istituzionali e del politico di turno. Il vero giornalismo è quello di inchiesta, quello che non si ferma di fronte ai potenti e va a ricercare la verità qualunque sia il prezzo.
Ogni giorno siamo testimoni dell'illegalità, assistendo alle trasmissioni di un'emittente (Rete4) che di fatto occupa le frequenze di un'altra TV (Europa7), il tutto sotto la tutela dello stato. Assistiamo a campagne elettorali che vengono condotte direttamente dalle scrivanie dei TG da pseudo giornalisti come Fede con palinsesti che si possono definire a dir poco superficiali. Pino Maniaci non apparterrà all'albo, ma sicuramente è una di quelle persone che senza alcuna tessera fanno il loro dovere seguendo un'etica che dovrebbe essere nel DNA di ogni buon giornalista.
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