venerdì 9 ottobre 2009

42 anni fa la Cia uccideva Ernesto Che Guevara... ma i suoi valori saranno per sempre...




"Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo."
"La vera rivoluzione deve cominciare dentro di noi" "Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza" "Se io muoio non piangere per me, fai quello che facevo io e continuerò vivendo in te." "Il vero rivoluzionario è guidato da grandi sentimenti d'amore." "Indietro? Neanche per prendere la rincorsa!"

Quarantadue anni fa moriva Ernesto Che Guevara.
Forse qualcuno storcerà il naso e dità basta con queste icone del passato.
Non sono di questa idea. Anzi, dirò di più credo proprio che in un momento, che oramai dura da parecchio, in cui i valori della politica sono nella maggior parte dei casi l'arrivismo, il qualunquismo, interventi demagogici svuotati di ogni contenuto, la corruzione, l'appiattimento delle argomentazioni... in un periodo in cui la sinistra è stata ghettizzata, in cui i vertici del Pd fanno a gara per dire che sono più di centro che di sinistra... beh credo che sia giusto ricordare quali erano i nostri valori, ricordare gli uomini come Ernesto Guevara cha hanno dato la vita per liberare popoli, che hanno rinunciato ad un posto al sole per stare in mezzo ai compagni per lottare per un ideale.
Quanto è distante la nostra politica da quegli anni. Ora le fazioni degli schieramenti lottano per avere i loro adepti nei vari posti di potere... anzi a volte non si tratta neanche di posti di potere ma solo di posizioni da ricoprire, come ad esempio sta succedendo nella mia dove c'è in atto una lotta per i posti di comando al Teatro Carlo Felici... ma dico ma cosa centra la politica col teatr... o meglio lo so cosa centra, il dio denaro arriva da tutte le parte e i valori che prima erano alti e che muovevano lo spirito di iniziativa politica ora sono sostituiti dal potere fine a sè stesso, dal guadagno e da "qui comando io"...
Il Che è morto in Bolivia... morto in un paese dove voleva esportare la rivoluzione per far salire di gradino gli oppressi di quella nazione... dove voleva portare la libertà... un paese rimasto nel cuore di Ernesto quando non era ancora il Che durante il suo viaggio in moto, folgorato dalle misere condizione dei minatori. Lasciò Cuba e Fidel... pareri diversi esistono su questo avvenimento... la voglia di rivoluzione del Che oppure dissidi con Fidel...
Il Che moriva per mano della Cia... che doveva distruggere quel moto di orgoglio dell'America Latina... doveva cancellare quella voglia di libertà... doveva cancellare ciò che si poteva mettere tra l'imperialismo americano e la lo sfruttamento dei popoli... la Cia lo uccise ma facendo così creò milioni di Che... nella coscienza di ogni ribelle del mondo... nell'animo di tutte quelle persone che non vogliono essere succubi dei potenti... di quelli che non si fermano solo all'apparenza... quelli che vanno a fondo... che chiedono... quelli che si incazzano quando vedono uno anche solo uno che soffre... quelli che non lasciano mai indietro nessuno... quelli che chiedono sempre spiegazioni a chi comanda... che fanno domande... che sono scomodi...
...l'anima rivoluzionaria del Che anche se stiamo parlando di 40 anni fa non morirà mai... qulacuno da noi lo dovrebbe capire... qualche politico che dal'89 ha sempre e solo pensato al "cambiare il nome" al "togliere i simboli"... ecco quei politici non hanno capito che quei valori erano, sono e resteranno per sempre...

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