sabato 31 ottobre 2009

Berlusconi... "Se mi condannano non mi dimetto"... il regime che si svela




"Ho ancora fiducia nell'esistenza di magistrati seri che pronunciano sentenze serie, basate sui fatti. Se ci fosse una condanna in processi come questi, saremmo di fronte a un tale sovvertimento della verità che a maggior ragione sentirei il dovere di resistere al mio posto per difendere la democrazia e lo stato di diritto"
Silvio Berlusconi

I sudditi sono serviti. Per sapere il loro destino devono comprare il libro di Bruno Vespa. Il ciambellano di corte da dove passano i destini della nazione.
Quindi ora siamo avvertiti. Questo è il primo caso di autodenuncia di un regime, autodenuncia dell'esistenza di una dittatura che deve stare al di sopra della legge, al di sopra di tutte le leggi che i normali cittadini devono rispettare.
Perché qui si tratta di legge vera e propria.
Domandata ad una persona normale che viene condannata se può partecipare ad esempio ai concorsi per un posto pubblico. Provate a chiedere. Ma nel caso del presidente del consiglio non si tratta di pubblico no... lui è al di sopra lui si sacrifica per noi e non si dimette perché deve proteggere la democrazia e per proteggerla si sa ci vuole un uomo forte che scelga per tutti noi, uno che decida il destino uno che tiri i fili.
Ma lui è anche positivo perché vuole credere che ci siano ancora giudici onesti, già solo quelli che lo assolvono, quindi chissà come impiegherà il tempo prima della cassazione. Magari un'occhiata all'archivio mondadori a vedere se per caso ci fosse qualche bel video inedito dalla cassia con qualche toga... oppure dovrà accontentarsi dei servizietti del Brachino di turno sulle stravaganze della magistratura.
Italiani se ci siete battete un colpo, perché qui non se ne può più e tra un po' senza accorgercene ci troveremo tutti vestiti uguale a salutare maestose parate nei pressi di Arcore,

4 commenti:

  1. Posso dirti una cosa? Questo signore per una volta dice una cosa giusta facendoci risparmiare dei soldi, mi spiego meglio.
    Fai che lo condannino e lui di conseguenza rassegna le dimissioni, alle immediate e successive elezioni si ricandida e che ti fanno quelle bestie senza morale degli italiani? Lo rivotano in massa senza batter ciglio.
    Quindi perchè sprecare i soldi per mettere su tutto l'ambaradan di una due giorni d'elezioni con quel che costa? Anzi, perchè sprecare soldi ogni 5 anni? Lasciamolo governare fino a quando vivrà (circa 120 anni) poi, se è il caso, torniamo alle elezioni...

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  2. caspita russo hai proprio ragione, a volte il mio pensiero vaga e spera sempre di avere dei connazionali con la testa sulle spalle... in effetti la vera utopia dei giorni nostri è questa, l'italiano medio che ragiona... la morale dell'italiano medio. Effettivamente dal punto di vista del risparmio sarebbe un bel colpo, poi comunque mi sembra proprio che ci stia già pensando il Pd a dare una mano a tale progetto, che ne dici della possibile candidatura all'estero di D'Alema sostenuto dal governo? inciucio pronto e tutti innocenti

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  3. come giustamente ho letto nei commenti precedenti al mio il problema non e' tanto Berlusconi,che ovviamente fa' i suoi interessi e cerca in tutti i modi di restare aggrappato al comando della nazione,il nocciolo della questione sono gli elettori italiani che nella maggior parte dei casi credono in lui.Questo si verifica,ovviamente a mio modesto parere,per 2 motivi principali.Il primo e' dato dal grande controllo che questo signore ha dei mass media e in paricolar modo della televione italiana che e' ancora il principale mezzo di informazione della stragrande maggioranza dei cittadini italiani.Ovviamente esercitando questo controllo in televisione la maggior parte dei servizi sono un inno al governo e alla sua persona,basterebbe solo verificare il tempo che mediamente un tg dedica alla sua coalizione e il tempo dedicato all'opposizione per capire la reale dimensione del problema.Del resto oggi la maggior parte dei giornalisti servono il padrone di turno molto spesso a discapito dell'obbiettivita'.Il secondo motivo e' che sostanzialmente l'Italia e' sempre stato un paese in cui prevale un'ideologia di destra.Sono passati ormai piu' di sessant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale e se in questi anni la parola destra coincideva con il fascismo e quindi era un tabu'per gli orrendi crimini perpetrati da questa ideologia,oggi tutto cio' e' stato sostanzialmente dimenticato dalle nuove generazioni,che votano la coalizione di destra del paese,anche se secondo me' eticchettare Berlusconi con un'ideologia e' sbagliato.Berlusconi e' un politico che segue gli istinti del paese,che fa' centinaia di sondaggi e che decide in base alla pancia del paese,o meglio:ha creato una sorta di "telecrazia" dove risulta vincente non tanto chi ha le idee migliori ma bensi' chi riesce a esprimerle con maggior efficacia,spesso e volentieri cercando di tramutare in una sorta di rissa qualsiasi dibattito, in modo da non far capire a nessuno il reale contenuto.Insomma vince chi urla di piu'.

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  4. Storicamente l'italiano cerca l'uomo guida, il condottiero che guida la nazione, vuole delegare e poi girarsi dall'altra parte e chissenefrega... prima il re, poi mussolini, poi la dc, il pentapartito e ora berlusconi. Sono d'accordo sul fatto che sia l'italiano il problema maggiore rincoglionito completamente dalla falsa informazione, dai simboli forniti dal teleschermo, dai messaggi nascosti, aggiungerei che l'imperatore di Arcore ha causato danni che sarà difficile sistemare anche in futuro... ha cambiato al mentalità delle persone, il livello di moralità, la fiducia nella giustizia, insomma ha plasmato un paese, che già aveva i suoi problemi, a sua immagine e somiglianza...

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