giovedì 29 ottobre 2009

Quello che dicono di noi...dal 49° posto per la libertà di stampa ali tratti paranoici del premier

"Nella libertà di stampa l’Europa dovrebbe dare il buon esempio occupando i primi posti. Altrimenti la critica sulla mancanza di libertà di stampa in altri parti del mondo sarebbe fine a se stessa. La Francia ultimamente si trova al 43esimo posto, l’Italia al 49esimo.", Tages-Anzeiger, Svizzera.

"La condizione in cui si trova la divisione dei poteri nei media italiani è nota in tutto il mondo, ma in Italia circa la metà degli elettori sembra non volerlo percepire. Mantengono la fiducia nei confronti del loro idolo Berlusconi anche se non si può proprio salvare nulla di lui: dalla corruzione di giudici sul falso in bilancio fino all’evasione fiscale, il suo disprezzo per “i comunisti” e giornalisti oppositori, per donne più intelligenti che belle, la sua passione per le adolescenti e la voglia di lavorare soprattutto per la propria tasca, trascinando il paese nella devastazione economica e morale e mettendolo in ridicolo sul palcoscenico internazionale." Neue Zürcher Zeitung, Svizzera.

"La decisione della Corte costituzionale italiana di annullare la legge Alfano e di privare dell’immunità le quattro più alte cariche dello Stato ha provocato in Berlusconi un’esplosione simile a quella annunciata negli ultimi minuti del film Il Caimano di Nanni Moretti. Si è trattato di una reazione nella quale si sono mescolate prepotenza ed irritazione, paura mal celata e un’aggressività dai tratti paranoici." El Pais, Spagna.

"La carriera di Silvio Berlusconi si è convertita in un permanente esercizio d’imposizione della sua volontà sulla legge e sulle istituzioni, esercizio che si allontana sempre di più dai costumi democratici." El Pais, Spagna.

"Adesso, stranamente, antichi squadristi sono diventati democratici (Fini), ma il loro ruolo è messo in ombra dall’azione massiva dei mezzi d’informazione che garantiscono a San Silvio un monopolio di parte dinnanzi all’opinione pubblica. Alcuni sono più volgari (Il Giornale) ed altri più sofisticati (come Porta a porta di Bruno Vespa), mentre, come se fosse il Duce, addomestica i quotidiani indipendenti (La Stampa, Il Corriere: entrambi hanno addolcito l’espressione dispregiativa verso il Presidente della Repubblica italiana: “non m’interessa quello che dice Napolitano” in un “non m’interessa quello che dice il capo dello Stato”)" El Pais, Spagna.

"Cos’ha fatto l’Italia oggi per meritarsi questo, come in passato il fascismo degli anni venti? Senza dubbio nella gestazione delle difficoltà dell’ultimo secolo contano le malformazioni territoriali dello Stato ad opera del Risorgimento, la tardiva modernizzazione, l’interferenza costante di una Chiesa abituata ad un’egemonia secolare, il decisivo trauma causato dall’intervento nella Grande Guerra e dal fatto che la crisi organica di quel dopoguerra e della Prima Repubblica non sfociarono in una trasformazione organica di stampo progressista ma, al contrario, diedero luogo a soluzioni conservatrici, dal taglio autoritario e intrise di corruzione." El Pais, Spagna.

"Berlusconi dichiara spesso di avere una grande passione per le donne, ma per molte italiane il sentimento non è reciproco. Una petizione contro il comportamento sciovinista e da saloon del presidente del consiglio ha raccolto più di centomila firme. È una ribellione dal basso scatenata da un insulto che Berlusconi ha rivolto in tv all’esponente dell’opposizione, Rosy Bindi", Christian Science Monitor, Usa.

6 commenti:

  1. E continuiamo così, affonda il coltello nella piaga...

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  2. Uh...Re Verde è proprio un bel nick.
    ciao da una femmina giardinicola

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  3. tutto merito del professor pinetti! grazie per la visita giardinicola

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  4. Si, poi il tuo blog mi ricorda i bei tempi dell'università.
    Però...però...è come se tutti questi anni fossero passati invano. La prima volta, nel 1994, sono scappata. Poi sono rimasta.

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  5. Eh già i bei tempi dell'università... uno sguardo agli appelli, alle lezioni, alle aule troppo piene e alle fughe in qualche via della città... già...

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