venerdì 18 dicembre 2009

La stupida belva umana


Son morto con altri cento, son morto ch' ero bambino,
passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento....

Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento
nel freddo giorno d' inverno e adesso sono nel vento, adesso sono nel vento...

Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento...

Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento...

Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento...

Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà...

Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà...

Io mi chiedo quando sarà che gli stupidi e ignoranti, le bestie che girano per l'europa travestiti da esseri umani, gli esseri umani che non si meritano di essere paragonati nemmeno alle bestie... ecco io mi chiedo quando sarà che queste persone potranno imparare ad essere uomini.

3 commenti:

  1. Sempre bellissimi i tuoi post!!!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  2. So che autocitarsi non è nè elegante nè corretto però quanto ho scritto in questo post mi sembra, purtroppo, sempre attuale http://silvanascricci.wordpress.com/2009/10/19/leuropa-nazistificata/
    Ciao
    Silvana

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  3. @silvana. Autocitazione più che giusta

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