martedì 1 dicembre 2009

Passaparola. Travaglio..."La mafia non esiste, Berlusconi e Dell'Utri invece si



"Sembra di essere ritornati a dieci o quindici anni fa, quando partirono le prime indagini sui rapporti mafia /politica a proposito degli ambienti berlusconiani. La caratteristica che accomuna quei tempi ai tempi di oggi, ai giorni di oggi, è che nessuno risponde mai sul merito delle questioni e si alzano sempre dei grandi polveroni, delle grandi parole d’ordine"

"Perché tutti gli Stati seri hanno tutto l’interesse a fare in modo che sempre più gente collabori con i giudici e con le forze dell’ordine, aiutando a scoprire anche gli altri personaggi o a scoprire gli altri reati che hai commesso, ma che i magistrati non sanno ancora che tu hai commesso. Per cui il pentito di mafia, come di terrorismo, non è una figura particolare: esiste in tutti i tipi di reati e in tutti i Paesi, c’è semplicemente, quando ti prendono, la possibilità o di mentire, di tacere e tenerti tutto dentro coprendo i tuoi complici, oppure collaborare. Se collabori è ovvio che lo Stato ti tratta meglio, dopo aver verificato che la tua collaborazione, ovviamente, è genuina: genuina non perché sei diventato buono, ma genuina perché hai detto la verità, poi se sei sempre stronzo come prima, oppure se sei diventato buono, quello allo Stato non deve interessare, allo Stato deve interessare se quello che hai detto è vero e per questo si vanno a fare i controlli."

"Sentite dire tante stupidate in questi giorni: sentite dire, per esempio, che questa storia del concorso esterno in associazione mafiosa ce l’abbiamo solo noi etc., intanto abbiamo la mafia, abbiamo Cosa Nostra e gli altri Paesi non ce l’hanno, abbiamo la camorra e gli altri Paesi non ce l’hanno, abbiamo la ‘ndrangheta e gli altri Paesi non ce l’hanno, per cui è ovvio che ciascuno si occupa dei reati tipici del suo Paese. Certo in Danimarca non c’è il concorso esterno in associazione mafiosa, perché non c’è l’associazione mafiosa e conseguentemente non c’è nessuno che può concorrere, ma il concorso esterno in associazione mafiosa è un reato che la Corte di Cassazione ha già definito molto precisamente come il reato che viene commesso da quelle persone che non fanno parte permanentemente degli organici della mafia, della camorra e della ‘ndrangheta ma che, pur facendo un altro mestiere, sono a disposizione non per fare una volta un favore, in quanto quello si chiama favoreggiamento, ma per essere sempre a disposizione dell’organizzazione per ogni evenienza e in qualunque momento."

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