mercoledì 24 febbraio 2010

E da noi che risposte...


Hanno lottato per noi.
Sono morti per noi.
Sono stati torturati per darci la libertà. Per darci la vita.
E hanno scritto...

Carissimi, mamma, papà, fratello sorella e compagni tutti,
mi trovo senz’altro a breve distanza dall’esecuzione.
Mi sento però calmo e muoio sereno e con l’animo tranquillo. Contento di morire per la nostra causa: il comunismo e per la nostra cara e bella Italia. Il sole risplenderà su noi "domani" perché TUTTI riconosceranno che nulla di male abbiamo fatto noi.
Voi siate forti come lo sono io e non disperate.
Voglio che voi siate fieri ed orgogliosi del vostro Albuni che sempre vi ha voluto bene.

Albino Abico, 24 anni, operaio, partigiano, torturato, fucilato il 28 agosto 1944

E da noi che risposte...


...morire per la nostra cara e bella Italia...

Hanno lottato per noi.
Sono morti per noi.
Sono stati torturati per darci la libertà. Per darci la vita.
E hanno scritto...

Cari compagni, ora tocca a noi.
Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia.
Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella.
Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile.
Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care.
La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio.
Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà.

Giordano Cavestro (Mirko), 18 anni, studente di scuola media, partigiano, fucilato il 4 maggio 1944

E noi...


...e ora commemoriamo quelli sbagliati. Ascoltiamo quelli sbagliati, ci facciamo comandare da quelli che Giordano e Albino avevano cacciato.
E ogni giorno leggiamo di truffe...


...di tangentopoli mai finite...

...di corruzione totale in ogni angolo dello stato...

...di regime che continua a nascondere i fatti...

...loro scrivevano e sono morti per noi...

Edda,
mi hanno condannato alla morte, mi uccidono; però uccidono il mio corpo non l'idea che c'è in me. Muoio, muoio senza alcun rimpianto, anzi sono orgoglioso di sacrificare la mia vita per una causa, per una giusta causa e spero che il mio sacrificio non sia vano anzi sia di aiuto nella grande lotta. Di quella causa che fino a oggi ho servito senza nulla chiedere e sempre sperando che un giorno ogni sacrificio abbia il suo ricompenso. Per me la migliore ricompensa era quella di vedere fiorire l'idea che purtroppo per poco ho servito, ma sempre fedelmente.
Edda il destino ci separa, il destino uccide il nostro amore quell'amore che io nutrivo per te e che aspettava quel giorno che ci faceva felici per sempre. Edda, abbi sempre un ricordo di chi ti ha sempre sinceramente amato. Addio a tutti.
Addio Edda

Bruno Frittaion, 19 anni, studente, partigiano, fucilato il 1° febbraio 1945

15 commenti:

  1. Un passato di cui vergognarsi, secondo alcuni.

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  2. E' tutta questione di target: questi qui di adesso hanno un bacino d'utenza (leggi amici, amicidegliamici, amicidegliamicidegliamici) potenzialmente più ampio nonché vivente, visto che che sono passati meno anni rispetto a quegli altri. Si sa, che contano sono i potenziali voti.

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  3. Le avevo già lette queste lettere di partigiani. Ma ogni volta che le rileggo ho sempre i brividi addosso. Sembra una storia così lontana ma è invece drammaticamente vicina. Se ripenso a quell'eroismo, a quegli ideali alti e poi mi guardo intorno... che desolazione. Ma per me continuano ad essere loro degli eroi

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  4. Sono andata a riascoltare "per i morti di Reggio Emilia"
    ...sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi, com'era il padre dei fratelli Cervi...
    Mi guardo attorno e mi chiedo se valeva la pena, se vale la pena.
    Di primo acchito dico no, ma poi mi dico che se gente giovane riesuma queste pagine, si, dai Ernest, a furia di insistere si può riuscire a farcela.
    Buona giornata amico.

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  5. @Tina. cara amica Tina io dico che dobbiamo insistere fino alla fine, fino all'ultima lettera battuta e all'ultima parola urlata, dobbiamo stare vicini, dobbiamo lottare e ricordare a tutti perché in questo momento ognuno di noi può aprire la bocca, parlare e mouversi liberamente. Ricordarlo sempre.
    Si Tina insistiamo anche se ogni giorno leggendo quello che succede e vedendo il menefreghismo della gente la speranza è sempre messa alla prova ma insistiamo amica mia.
    E nei momenti di sconforto pensiamo a tutti quelli che prima di noi hanno combattuto e lottato.
    Buona giornata a te

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  6. Quanti misteri!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!! :-D

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  7. Parole che mettono i brividi. Queste persone sognavano un mondo migliore, un'utopia colossale.
    Tutte persone di cui molti non son degni di essere connazionali.

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  8. diamo una mano all'A.N.P.I. facendo il tesseramento per il 2010 e non solo, per mantenere viva la memoria, sempre.

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  9. @matteo. vero matteo brividi continui!
    @harmonica. davvero una grande idea!

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  10. Proprio per tutti quelli che sono morti, in guerra o per mani vigliacche, che non possiamo mollare e dobbiamo continuare a chiedere verità!

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  11. La Grecia è vicina..
    Meglio non aggiungere altro.

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  12. Leggere le parole dei partigiani che hanno dato la vita per la nostra libertà mette i brividi...
    una cosa che non sopporto davvero: nella società odierna sembra che essere comunisti sia un peccato o una vergogna...dimentichiamo troppo spesso che sono stati proprio i partigiani comunisti a salvarci dal fascismo

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  13. @chit. assolutamente fino alla fine
    @magocamillo. già molto vicina!
    @qminervabianca. quando inizi adire una cosa e la ripeti a reti unificate e gridi che la colpa è dei comunisti solo dei comunisti sempre dei comunisti alla fine l'italiano medio si mette in scia e segue...

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  14. Che parole piene di coraggio, che emozione nel leggerle. Purtroppo adesso la situazione che ci si para davanti è peggiore. Peggiore perché, per quanto lo schifo sia sempre lo stesso, le persone sono meno incantate dal sapore di un ideale, non c'è più la volontà di giocarsi il tutto per tutto per migliorare le cose, non si rischia più per cambiarle e, probabilmente, questo non si fa più per un'ottima ragione, perché tanto contro certi personaggi non si può combattere, ma solo sperare di non soccombere.

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  15. @valentina. parole che sembrano assolutamente inpronunciabili ormai!

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