...uniti...
...che lottano...
...contro chi è mandato dal potere non sapendo di essere nella stessa situazione di chi insegue o ha di fronte...
...con la rabbia...
...di chi non può accettare tagli agli stipendi del 30% e servizi che spariranno...
...per affrontare una crisi creata da speculatori, banche politici incompetenti e parametri che non tengono conto di una cosa...
...l'uomo...
...per colpa di un'economia di mercato che se ne frega di chi sei, che se ne frega della vita reale, di un'economia che oggi investe qui perchè i pochi guadagnano alle spalle dei tanti e domani sbaracca tutto e via...
...per colpa di governi che non prendono mai e poi mai in considerazione una politica degli stipendi e non dei profitti e delle rendite...
...per colpa di un'Europa che ha dimenticato i reale significato di unione, associato troppe volte a conti e banche, lasciando fuori i popoli...
...perchè alla fine comunque vada paga sempre il popolo, sempre il popolo le morti di ieri lo testimoniano.
Ma ci sono popoli che non ci stanno, che alzano la testa, che scendono in piazza per far capire al potere che potrà prendere tutte le decisioni ma dovrà fare i conti con la gente, che non può essere snobbata, trattata come numeri, come quei numeri finti di un economia che non esisteva. Un popolo che esiste, un popolo.
La crisi, che il nostro governo ricordiamolo per mesi ha continuato a dire che non c'era, che era un'invenzione dei pessimisti, dei soliti disfattisti, sembra dirigersi ancora di più verso Italia, Spagna e Portogallo... chissà magari il popolo italiano al posto dei greci avrebbe accettato qualunque cosa, qualcuno non saprebbe neanche dei tagli, qualcuno direbbe "i soliti quattro gatti che scendono in piazza", o magari penserebbe alla partita di domenica o alla finale del reality preferito.
I governi devono rendersi conto che ciò che per anni è stata chiamata utopia è l'unica via...
Tutti ci auguriamo che l'Italia ne rimanga fuori perchè qui oltre a non esserci politici manca anche il popolo.
Ma ci sono popoli che non ci stanno, che alzano la testa, che scendono in piazza per far capire al potere che potrà prendere tutte le decisioni ma dovrà fare i conti con la gente, che non può essere snobbata, trattata come numeri, come quei numeri finti di un economia che non esisteva. Un popolo che esiste, un popolo.
La crisi, che il nostro governo ricordiamolo per mesi ha continuato a dire che non c'era, che era un'invenzione dei pessimisti, dei soliti disfattisti, sembra dirigersi ancora di più verso Italia, Spagna e Portogallo... chissà magari il popolo italiano al posto dei greci avrebbe accettato qualunque cosa, qualcuno non saprebbe neanche dei tagli, qualcuno direbbe "i soliti quattro gatti che scendono in piazza", o magari penserebbe alla partita di domenica o alla finale del reality preferito.
I governi devono rendersi conto che ciò che per anni è stata chiamata utopia è l'unica via...
Tutti ci auguriamo che l'Italia ne rimanga fuori perchè qui oltre a non esserci politici manca anche il popolo.
E' tutta questione di numeri, secondo me.
RispondiEliminaIn Grecia milioni e milioni di persone, cioè quasi tutta la popolazione, si sono ritrovate costrette a pagare in prima persona per colpa dei politici, delle banche, delle aziende.
In Italia non ancora.
Se mai succedesse, e spero di no, vedrai che il popolo si farà sentire anche da noi.
siamo in attesa... firmato quella parte di popolo che aspetta.
RispondiEliminaConcordo in pieno... Manchiamo NOI!
RispondiEliminaDavvero cupa la chiusura del post. Ma come darti torto, il popolo italiano ci ha ormai abituato che è in grado di accettare qualsiasi nefandezza. L'unica speranza è dato proprio da una cosa che spesso critichiamo: l'egoismo. L'egoismo della maggior parte degli italiani sarebbe in grado anche di farli scendere in piazza a lottare. Per la serie fa pure quello che ti pare, a me che mi frega, ma se mi tocchi il mio giardino o i miei risparmi divento una belva. Per ora i soldi ce li stanno fregando, ma quando supereranno il limite secondo me anche gli italiano saranno in gradi di fare bordello. O almeno spero
RispondiEliminaBellissimo post! Lo esporto nel mio profilo di FB perché secondo me merita di essere letto dal maggior numero di persone possibile. Oltre tutto ciò che sta vivendo drammaticamente la Grecia oggi potrebbe toccare domani mattina anche a noi!
RispondiEliminaGuardo a ciò che sta accadendo in Grecia con sentimenti contrastanti, e anche io mi chiedo abbastanza preoccupata se e come saremmo capaci di reagire (e poi di ricreare) se una crisi simile si abbattesse domani anche sull'Italia. Qui tutti, a cominciare dalla politica, stanno trattando la questione con una leggerezza e un'irresponsabilità pazzesca, come se il problema fosse di poco conto e non riguardasse da vicino anche noi.
RispondiEliminaPer il resto concordo con questa analisi di Bifo sul manifesto di oggi, molto interessante.
"Solo un movimento del lavoro precario e del lavoro cognitivo, un movimento che ponga al centro della discussione politica il salario unico di cittadinanza può salvare l'Unione europea, modificandone radicalmente la forma e la sostanza. Ma un simile movimento sembra oggi quanto di più improbabile, quanto di più lontano dai comportamenti psicopatici e conformisti di una generazione di disperati il cui futuro sembra segnato senza vie d'uscita. Un futuro di precarietà, di schiavismo, di immiserimento materiale e psichico. Una generazione cui rimarrà solo Facebook - sfiatatoio dell'impotenza e del narcisismo - per avere la sensazione di poter parlare liberamente."
RispondiEliminaCiao Ross ho riportato un pezzo dell'articolo di Bifo che mi sembra emblematico e assolutamente importante, anche io concordo con la sua analise condivido con te le preoccupazioni.
Invito a leggere l'articolo del manifesto.
La Grecia è una cavia per le prossime politiche che il FMI attuerà negli altri quattro paesi indicati da Moody's, tra cui l'Italia. Ho poca fiducia nei miei connazionali; 30 anni di rincoglionimento mediatico non sono stati fatti per caso.
RispondiElimina@evergreen. ti ringrazio e come ho detto prima sono preoccupazioni che non risultano nelle agende dei nostri politici. Ti ringrazio ancora, un saluto
RispondiElimina@magodoOz. speriamo proprio che non si verifichi perchè da noi gli elicotteri e gli aerei privati sono sempre pronti a partire per lasciare il paese, lasciando le briciole al popolo
RispondiEliminaun saluto
@maraptica. se pensiamo cosa è riuscito a sopportare questo paese per quarantanni direi che si latita davvero..
RispondiElimina@giudaballerino. si la chiusura è davvero cupa perchè ciò che si sente in giro, che aleggia, che governa le giornate degli italiani, sembra il menefreghismo. Sono anni che i governi ci propinano finanziarie con tagli ai servizi, tasse sui dipendenti da 100o euro, sui precari, pensionati e disoccupati... Spero che non accada niente da noi, continuo a sperare nella coscienza del popolo (anche se ho seri dubbi) con la paura però che la politica del proprio giardino porti a pericoli sempre più grandi
RispondiEliminaun saluto
@dalle8alle5. io mi auguro naturalmente come tutti che la crisi profonda, perchè quella normale c'è da anni da noi, non arrivi ma rimango dell'idea che gli italiani hanno una capacità di buttare giù fascismi, stragi, malgoverno, mafie e contro mafie, telecrazie come nessun altro popolo potrebbe fare..
RispondiEliminaun saluto
@harmonica. direi che le utlime notizie vanno proprio in questa direzione... ma il nostro governo si sta occupando d'altro vedere alla voce privilegi per pochi, per autisti, abolizione intercettazioni, smantellamento dei tribunali e altro purtroppo.
RispondiEliminaHo sempre sostenuto che gli iraniani ci stanno dando grandi dimostrazioni di dignità. Ora i greci. Per motivi diversi ma sono due popoli coraggiosi. Noi cosa siamo? Ho il timore che tu abbia ragione
RispondiElimina@matteo. la storia dice questo matteo e ho il timore davvero che sia così.
RispondiEliminaun saluto
Tutto questo spaventa e non poco.
RispondiEliminaQuesta sera ho sentito la dichiarazione di Tremonti che nessuno può dirsi fuori dal sistema, per me significa solo una cosa, domani vado a vuotare il conto corrente, lascio solo quanto basta a pagare le utenze domiciliate, per quanto riguardo il popolo Italiano...ho già scritto troppe parolacce negli ultimi giorni, per i fatti della Grecia:
RispondiEliminahttp://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7021&mode=&order=0&thold
Non ho avuto parole, se non è una bufala, è raccapricciante.
Da anni boicotto i centri commerciali, da domani boicotterò la banca.
Notte buona Ernest
@valentina. hai ragione valentina
RispondiElimina@tina. eh già il problema è che molti dei notri conti (come quello del sottoscritto quasi già belli bianchi) e se succedono cose strane saranno i primi a saltare mentre i farabutti del quartierone saranno già in volo verso nuovi lidi.
Da brividi la lettera del bancario Tina, da brividi e rabbia, invito tutti a leggerla.
un saluto tina
Ho appena scritto le stesse cose sul blog di Harmonica.I fratelli greci ci hanno domostrato che c'è un dignità anche nella caduta, noi come dici tu non ce l'abbiamo e non l'avremo
RispondiElimina@euterpe. purtroppo è vero e qui ormai sono anni che gli stipendi sono fermi e non succede niente, ci sono scioperi ogni tanto, ma siamo sempre i soliti che scendono in piazza.
RispondiEliminaPer una serie di motivi personali mi sento molto vicina alla Grecia, spero che comunque che non si sentano isolati, che sappiano che siamo vicini alle loro proteste contro le ingiustizie subite e le mortificazioni future.
RispondiEliminasiamo nella stessa "bagna" come si dice da noi, in piemonte. Perchè qui, forse, non è sempre il popolo che paga? Io da dipendendente d'azienda so quanto lascio allo stato all'anno, tutto in automatico. Lo sa anche il mio vicino di casa che fa l'operaio e anche mio cugino che è precario. Abbiamo un costo della Casta che ci ammazza ... abbiamo un'evasione fiscale allucinante ... avvocati, notai, dentisti, architetti ..non sono forse un'altra Casta? e se il sistema "crolla" come in grecia e non siamo lontani, cambierà qualche cosa per loro? Ma noi non siamo un popolo che scende in piazza a farsi le ragioni...noi siamo il paese del grande fratello..!!
RispondiElimina@sara. credo che sia il momento in cui i popoli debbano riconoscersi e stare uniti
RispondiElimina@bruno. ciao bruno purtroppo è un'amara verità che riscontriamo sempre
Un ricordo di Creta. Eravamo un gruppo di ragazzi di varie nazionalità. Ci si incontrava in discoteca o per le strade. Un ragazzo tedesco, non riusciva a capire come mai i negozianti di Creta aprissero i negozi all'orario che ritenevano più opportuno. E così chiese il tedesco chiese "a non avete la polizia che fa rispettare le leggi?" e il greco "quando abbiamo la polizia non abbiamo le leggi, quando abbiamo le leggi non abbiamo la polizia".
RispondiElimina@Sara. Direi che e' una frase da ricordare assolutamente e che qualifica in popolo
RispondiEliminaChe non siamo messi bene è un fatto ma con rispetto parlando ora però sta Moody's ha rotto... e parecchio!!
RispondiElimina@chit. chiaro che fanno parte del baraccone del capitale
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