lunedì 26 marzo 2012

Sostiene qualcuno, sostengono in tanti, pochi... nessuno

Sostiene qualcuno che in fondo basterebbe davvero poco perché le cose andassero bene, un paese capace di guardarsi in faccia, senza vuoti di democrazia e sacche di povertà.
Sostiene qualcun'altro che a pensarci bene gli italiani sono sempre stati così, fanno un po' di casino, si lamentano, fanno vedere che si incazzano un po' ma alla fine pagano, chinano la testa, sbattono un po' le porte ma poi si fanno cenno col dito uno con l'altro di fare silenzio che in fondo è meglio così.
Sostiene ancora qualcuno altro che storicamente ci è sempre piaciuto avere uno che decidesse al nostro posto, una persona di carattere, uno di quelli tutto d'un pezzo, un uomo che non ascolta, intransigente che va contro tutto e tutti, insomma quasi tutti dai, quelli forti si lasciano stare perché possono servire.
Sostiene un altro ancora che i forti in questo paese sono ancora tanti, stanno un po' nell'ombra ma nemmeno tanto, fanno a volte qualche dichiarazione a favore della plebaglia ma poi ritornano sul piedistallo, partecipano a feste importanti, dove ci sono persone importanti, bevande importanti, piatti importanti serviti da camerieri fantasmi. 
Sostiene l'amico di quell'altro che una sottana di porpora in questo paese vale ancora come un assegno in bianco firmato da un ricco industriale, che è vero che a pensare male si finisce all'inferno forse, ma è anche vero che probabilmente non si riuscirebbe nemmeno più ad entrare con i tanti posti prenotati che ci sono.
Sostiene il cugino dell'amico di quell'altro che da questa settimana tutte le volte che vi siete lamentati per il vostro stipendio imbarazzante vi morderete la mani per averlo detto, già perché d'ora in avanti sarà ancora più basso quindi niente più serate da ricconi sia chiaro!
Sostiene il fratello del cugino dell'amico di quell'altro che lui si è impegnato a risparmiare ma se prima doveva fare 12 km per andare a lavorare non può pensare  di accorciarli e con la benzina a 2 euro se vuole spendere la stessa cifra deve fermarsi a metà tragitto e prendere l'autobus, ma anche con l'autobus spenderebbe di più, unica soluzione chiedere alla fabbrica di spostarsi verso casa. Questione di elasticità no?!?
Sostiene il figlio del fratello del cugino dell'amico che a lavorare da lui hanno assunto una nuova, che non è vero che al giorno d'oggi non danno lavoro, che in fondo non sono così cattivi perché una l'anno assunta. Si chiama Paura.
Sostiene il capo del figlio del fratello del cugino dell'amico che lui se ne fotte a prescindere dell'articolo 18 che comunque lui licenziava prima e lo farà ancora di più dopo.

Sostiene Ernest  di averlo conosciuto in un giorno d'estate. Una magnifica giornata d'estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava. Di averlo poi frequentato tanto dopo e  imparato molto da lui, a pretendere da questo paese, nella continua ricerca di una vera libertà perduta. 
E lui, Ernest ora, rifletteva sulla morte di questo paese.

17 commenti:

  1. una specie di incapacità di vedere oltre il proprio naso. Come se oltre ci fosse nebbia. Basta pensare a quello che la Fornero ha fatto con gli "esodati" per capire che si tratta di tecnici incapaci e cinici. Ma se uno non è esodato difficilmente si fa carico di un problema che non lo riguarda direttamente.

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  2. ..Sostiene Pereira è un film molto delicato, mi piacque molto...Ora, grazie a te leggerò anche il romanzo di Tabucchi.

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  3. uno dei miei libri preferiti... e tu ne hai fatto un bell'omaggio.

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  4. Io spero che sia incapacità di vedere oltre il proprio naso.
    Però mi sembra che ci vedano benissimo e, a mio (im)modesto parere, ne consegue che ce stanno a prova'.
    Se non peggio, cioè vogliono dare tre bastonate, dicono che ne daranno cinque, così poi tutti quelli da bastonare "lottano" per averne di meno, a volte tre ma a volte invece quattro e, sempre i tutti, sono contenti di aver "vinto".
    Così loro raggiungono l'obiettivo iniziale se non di più.

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  5. @Barabba Marlin. eh... magari. L'ho conosciuto tramite i suoi libri come penso voi. Ma in particolare ricordo di averne letto uno proprio in Portogallo, una magia...

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  6. Mi era venuta la stessa curiosità di Barabba Marlin... anche se in realtà è una cosa a cui non do molta importanza: essendo anch'io scrittore, sono sicuro che il modo migliore (e spesso l'UNICO) di conoscere uno scrittore sia proprio leggerlo!

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  7. Quando si sveglieranno gli italiani e lotteranno per vera libertà?

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  8. già sfavillava, profumava di mare, scintillava e si ragionava di morte allora come ora a Lisbona come in Italia, e noi si resta sempre più soli e l'indignazione strozza la gola

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  9. La domanda è: come faremo a sostenerci in molti, troppi?
    C'è qualcuno in quei "palazzi" che ce lo spiega?

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  10. i nostri Pereira sono fuggiti o aspettano tempi migliori

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  11. Io sostengo che se l'Italia è questa, le si può fare un clistere gigante e risanata radicalmente.

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  12. Lo leggevo con piacere e partecipazione su il manifesto, sottoscrivendo ogni sua parola; dei libri ho letto solo "Notturno indiano", ma mi sono sempre promesso di leggere altro, a partire da "Sostiene Pereira" (sì, buono il film).

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  13. Sostiene Pereira per me è stato molto più di un romanzo.

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  14. Illuminante è stata la lettura de "L'oca al passo", lettura consigliata per capire cosa è diventato il nostro paese.

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  15. "Sostiene Pereira" è un libro che manca alla mia collezione...Devo provvedere!

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  16. Una appassionata mente politica, quella di Tabucchi, che mi ha scaldato il cuore con tanti suoi romanzi!

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