martedì 18 settembre 2012

Ditemi chi l'ha detto?!?

No perché oggi mi chiedevo... che poi tutte le volte mi dico di non farlo che non ha senso che ci si rimette solo di salute che poi viene fuori quella vena nel collo che si vede solamente quando uno è arrivato al limite quando proprio non ne può più, tipo che se incontri quella determinata persona in quel momento potresti veramente dire quello che pensi moltiplicato per mille alla multipla potenza fotonica... che poi non lo devo fare ma me lo chiedo tutte le volte e non ricordo chi sia stato ma l'ho sentito lo giuro, anzi l'hanno ribadito più volte marchionnamente logicamente da tutte le parti... che viene ancora di più il nervoso, che scatta quella sensazione di incazzatura che solo le situazioni di ingiustizia palese riescono a provocare... una sorta di rabbia esplosiva in stile vulcano che nemmeno il Bruce Willis di Armageddon riuscirebbe a fermare... non lo faccio non me lo chiedo, anzi me lo chiedo non riesco è più forte di me viene fuori quella vocina che me lo chiede in continuazione, e batte batte più forte nella testa e ti sforzi di arrivare all'immagine di quelli che l'hanno detto, all'immagine di tutti quelli che con una simpatica e scherzosa pacca sulla spalla, con un sorrisetto come per dire "ma dove vivi", "ma di che secolo sei?" quelli che mettono la parola inglese al posto di un concetto in italiano che si farebbe troppo capire, quelli che dall'alto dei loro 5mila euro al mese ti dicono che devi lavorare di più, che devi andare in ferie di meno, che devi guadagnare sempre uguale (o di meno), che devi essere flessibile e possibilmente 24 ore su 24 piegato a 90°.... mai io dico perché oggi mi sono chiesto questo? perché lo faccio? perché continuo a chiedermi...


CHI CAZZO HA DETTO CHE
 LE CLASSI NON ESISTONO PIU'

...che poi serve poco per sapere perché me lo chiedo, basta fare un giro tra gli amici disoccupati che non trovano lavoro, tra quelli che sono precari e vengono presi in giro da anni, tra i dipendenti che si vedono contratti strappati per essere sostituiti da quelli peggiorativi con la scusa dei tagli mentre dalle parte dei dirigenti non si capisce come mai ci sia sempre il sole che splende, tra i ragazzi disabili che non possono più usufruire della riabilitazione, tra gli anziani che ti chiamano depressi e tristi perché non possono più partecipare ai gruppi in quanto costi che questa società non si può permettere, tra gli operai, tra i dipendenti della Fincantieri, quelli delle Ericksson, quelli della Fiat, della Alcoa, quelli che ogni giorno  ormai sfilano puntualmente nelle città, tra le persone comuni che non hanno la fortuna di avere un conto in banca tale da permettersi cure particolari e che si presentano al pronto soccorso dove non c'è nemmeno il ghiaccio, tra coloro che per colpa della malasanità hanno perso un loro caro, tra quelli che sono invisibili e che camminano per le nostre strade, tra gli altri molti altri.
Esistono le classi, ci sono, non se ne sono mai andate, hanno solo cambiato i nomi alle cose per farci credere che tutto va bene, che la storia va dimenticata e che l'utopia è solamente un arcobaleno da cancellare con la gomma di una matita.

13 commenti:

  1. si cambia tutto per non cambiare niente, come sempre...

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  2. Io... non so chi l'ha detto e giuro che non lo voglio sapere.
    Non mi va di torturarmi la mente con le loro cazzate,basta già torturarsela con i "fatti" che loro decidono per noi.
    Non credo sia più tempo di riflessioni Ernest, e lo dico contro il mio pensiero che è sempre stato pacifico, ma di chi ormai manifesta giornalmente e pacificamente per il proprio diritto al lavoro o semplicemente per il proprio "diritto all'essere", non gliene frega niente a nessuno. Per il popolo, quasi tutto, è ormai routine, per i politici ... neanche ti degnano di uno sguardo, per i sindacati ... quali sindacati?
    Stiamo sbagliando tutto!!
    Ciao
    Francesca

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  3. Sicuramente le classi esistono ma ricordati che a fondamento del concetto di classi Marx mise quello di coscienza di classe, quindi le classi esistono e non esistono nella misura c'è coscienza o non c'è coscienza di classe. Ora dimmi, se la classe operaia e per nascita cito anche quella contadina hanno perso non il loro status di classe ma la coscienza di classe allora diventa legittimo dire che le classi non esistono. Ma per me questa è una tragedia perché significa aver perso identità nel tentativo di uniformarsi alla classe borghese, uniformità da raggiungere con ninnoli e consumi, si badi bene. Sono molti invece gli imbecilli che dicono che le classi non esistono per dire che il mondo "è andato avanti", ha fatto "progressi". Ecco, siamo qui che le vecchie classi si ricordano, loro malgrado, di essere ancora classi. Cosa dobbiamo dire? Scusa lo sfogo...ma la questione è enormemente complicata, non basta un commento...

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  4. Peggio: vogliono farci credere che è colpa nostra.

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  5. Il grosso problema è che in questo paese manca la consapevolezza di far parte di una classe, di poter essere forti se restiamo uniti. perchè di questo si parla : ricchi ( pochi ) contro poveri ( quasi tutti ). Eppure le piazze sono stranamente vuote : o meglio, ci vanno solo quelli che rischiano la fame nera.Gli altri, tacciono sul divano.

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  6. le classi non esistono, il marxismo è morto, i diritti che credevamo acquisiti ci si son polverizzati tra le mani, ma basta che un imbonitore da circo qualsiasi prometta che toglierà l'IMU e il balletto ricomincia. Forse il problema non è nemmeno che non esistono più le classi, ma che non esiste più la solidarietà. Perché è vero che "classe" è un concetto ormai diverso da quello classico (la classe operaia potremmo forse suìostituirla con la classe precaria, ma le partite iva coatte non sono più borghesi di tanti operai, e via così), ma quel che preoccupa è che davvero, chi non è direttamente coinvolto nell'ALCOA o all'ILVA etc se ne sta tranquillamente narcotizzato sul divano ad aspettare il suo turno... e molti grandi (?) dirigenti son solo capaci di esprimere la loro solidarietà a parole. Come la Camusso che minaccia lo sciopero generale... quando non avremo più la forza di reggerci in piedi, probabilmente. Dobbiamo trovare il sistema di svegliare questa italia... e alla svelta, temo. ciao.

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  7. Il nostro male è l'individualismo: ci si sente coliti solo quando si è toccati nel proprio. E'dal pacchetto Treu che si pigliano in giro le nuove generazioni, eppure c'è gente ancora convinta che se sei giovane devi lavorare gratis per farti esperienza. Si svegliano quando tocca ai loro figli....

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  8. chi l'ha detto non lo so, ma le classi esistono oggi, Ah! se esistono, basta guardarsi oin giro.

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  9. E ci sono quelli che lavorano in medie imprese che non fanno notizia, vittime di delocalizzazioni o "riorganizzazioni" aziendali...

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  10. Chi l'ha detto è una gran testa di .....perché basta leggere l'elenco che hai scritto. Anzi ce ne sarebbero da aggiungerne altri messi male come, se non peggio, di quelli.

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  11. In parte, come ho detto da me, sono coloro che hanno deciso di innovare la società, distruggendo i valori "fondamentali" su cui era fondata. Vedi, ad esempio, l'attacco allo Statuto dei Lavoratori che lo stesso Matteo Renzi, uno che si definisce "progressista di sinistra", vuole abolire usando le stesse parole e gli stessi concetti espressi da un Marchionne, da un Monti oppure da una Fornero: l'art. 18 danneggia i lavoratori!!!! Questi, ti direbbero che le "classi sociali" non esistono più e che tu sei un nostalgico, uno che vive di utopie. In pratica, te lo vogliono mettere nel culo... e scusa il francesismo! In parte, però, e questo è peggio, la risposta perfetta te l'ha data Antonio con il commento che mi precede. Perdere la coscienza di classe per omologarsi alla massa (che lui chiama classe borghese) e vivere nel consumismo al solo scopo di "sentirsi vivi", uccide le classi sociali. Se guardi alla società attuale, ci stanno riuscendo i primi, con il concorso idiota dei secondi!

    Però, caro Ernest, sono convinto che la tua "croce" non dovrai metterla fuori dalla scheda! Vedremo cosa accadrà con le prossime primarie perché, a sinistra, qualcosa finalmente accade! Qualcosa di grande e importante! Certo che se un "lavoratore", un "precario" o un "disoccupato" dovessero preferire un Renzi o un Bersani.... allora si meritano di vivere nella merda in cui vivono ed io, a quel punto, comincerò seriamente a pensare di lasciare questo Paese!

    Ciao e buona serata!

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  12. Le classi sociali esistono Amico mio, ma rispetto alla mia generazione, oggi si sono ristrette, siamo a un niente dalla divisione in due classi sociali, i ricchi e i poveri, ma la colpa maggiore di questo dualismo non è da imputare ai ricchi, ma ai moderni poveri, quelli che solo 5 anni fa erano la classe medio alta o solo media, loro, con il loro credo nel califfo e nel liberismo, sono stati liberati dall'impegno quotidiano che si chiama lavoro garantito...ci hanno regalato il califfo, vuoi che pianga per loro?

    Ernest, noi possiamo incazzarci fino all'inverosimile, ma non cambieremo le conseguenze delle loro scelte nell'urna, oggi non ho più voglia di battermi a favore di chi ci ha regalato il disastro.

    Notte buona Amico ;-))

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  13. Puntuale, amara conferma della persistenza di un blocco sociale moderato maggioritario. Ma le masse non si destano da sole...

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