E' la storia di due mondi quella che ogni giorno viene scritta.
Due mondi così lontani che non sembrano neanche parenti, abitati da abitanti differenti in tutto.
In uno ci sono quelli che si incatenano ai pali, alle ciminiere, ai tralicci senza acqua e pane, ponendo un quesito al mondo intero o più limitatamente al governo del proprio paese...
...sempre nello stesso mondo ci sono quelli che marciano ad ogni occasione contro qualcosa e lo fanno di solito anche per quelli che non non hanno nel loro dna e nel loro vocabolario la parola sciopero. Sono quelli convinti ancora che le manifestazioni siano l'arma giusta, forse unica rimasta, per far conoscere le proprie ragioni e ciò che stanno facendo ad un diritto fondamentale quale è la sanità per uno stato. Camminano, cercano di convincere gli scettici...
...poi c'è l'altro di mondo. Quello abitato da vestali e maialini, da greci della Magna Magna Grecia, da imprenditori che giocano con i soldi degli altri facendo i fighi all'estero con tanto di golfino, da quelli che il giorno prima si dimettono e quello dopo promuovono dirigenti, ci sono quelli che anche se colti con le mani nel sacco (anzi non c'è nemmeno più il sacco se lo sono fregato) girano la situazione, fanno i gradassi perché sanno che nel loro mondo se lo possono permettere...
"Se tiro fuori le carte..."
"Se..."
Ora neanche più quelle, le hanno rubate.
il titolo del Manifesto di ieri era grandioso
RispondiEliminafoto della Polverini e sotto SONO CASTA
E intanto nonno Mario e nonno Giorgio che fanno?
RispondiEliminaNiente.
Oggi una collega mi spiegava di Vendola che ha deciso di tagliarsi lo stipendio di 50.000 euro. Gesto nobile, non c'è che dire. Ma ti pensi che noi, in cooperativa, per solidarizzare con i colleghi che dovevano fare cassa integrazione ci siamo tagliati 50 euro e c'è gente che fa fatica a farlo. che rapporto può esserci se la differenza è questa?
RispondiEliminaQuesti loschi figuri usano un linguaggio minaccioso, allusivo e mafioso, oppure ridono mentre la terra trema e le città crollano.
RispondiEliminaMi associo a @dalle8alle5: dove sono le istituzioni, dov'è la politica, quella dei migliori, come la definivano i padri della democrazia nella Grecia antica?
Mi sembra di sentire la solitudine della "particella di sodio" nel vuoto.
Tornero' per riguardare ai link, pero' sapevo che la maialina, prima di dare le dimissioni, avrebbe sistemato un po di pedine nei posti giusti..Come ho gia' detto la regione Lazio è un presidio troppo importante: il partito del maiale-capo-sempreall'erta-chenonsivuoletoglieredallepalle, non lo puo' mollare così facilmente!!
RispondiEliminaMa a nessuno viene voglia di scendere in piazza e infilargli le ostriche, una ad una, nel culo ?
RispondiEliminaL'Italia divisa in due, perché ci sono, purtroppo, anche tanti aspiranti ai "bagordi".
RispondiEliminaPerò come fanno ingrassare le ostriche, chi l'avrebbe mai detto! ladri e coatti!
RispondiEliminacerto é uno scandalo enorme, tuttavia non bisogna mollare né andare verso i populismi
RispondiEliminaScusa Ernest, ma sul primo paragrafo non concordo nemmeno di striscio, quel cazzo di quartiere accanto all'Ilva è sorto dopo la fabbrica, case gratis accanto al posto di lavoro, fino a che non sono andati in pensione gli è stato bene, ora urlano alla chiusura...se quelli sono compagni io sono fascista.
RispondiEliminaMai come in questa occasione ho ripensato al magnifico film "LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO" dove il crumiro diventa attivista solo dopo aver lasciato 5 dita sotto la pressa.
In questo caso sono dalla parte di Clini.
Sul resto...come ho scritto da Alberto, tratta dalla canzone "mio figlio" di Bertoli:
...future abilità speranze umane, riuscire a galleggiare sul letame...
Chi prende per il culo gli italiani, lo fa in quanto gli italiani hanno votato il loro contenitore di monnezza.
Notte buona Ernest ;-))
@Tina. Beh da quanto leggo mi sembra di poter dire che su Taranto la pensiamo allo stesso modo.
RispondiElimina@Tina. Beh da quanto leggo mi sembra di poter dire che su Taranto la pensiamo allo stesso modo.
RispondiEliminaVero amico, hanno rubato anche le briciole del buonsenso e del buongusto ed hanno apparecchiato con nuovi "ingredienti" che non mi piacciono, non mi piacciono per nulla!
RispondiEliminaMa finchè la gente s'indebita per correre dietro ad un telefonino dura la vedo che qualcosa cambi... in meglio intendo: in peggio abbiamo dimostrato di saperlo fare e anche bene! :-/
c'è il mondo dei morti di fame che rubano pure le briciole e il mondo di chi ha fame e non ha briciole da raccogliere
RispondiEliminaI primi possono fare a meno dei secondi, ma i secondi non posson fare a meno dei primi. Però, e siamo sempre lì, come possiamo fare fuori i secondi? Non siamo nemmeno capaci a sputacchiarli, ecco.
RispondiEliminaQuello che hai scritto è vero.
RispondiEliminaTi devo far notare che qualcosa è rimasto.
Ci sono ancora loro.
Ti sembra poco..?
Proprio così, caro Ernest.
RispondiEliminaMa come uscirne? Sembra che ci abbiano chiuse tutte le porte. Siamo in gabbia.
Ciao e grazie,
Lara
Caro Ernest ci sono due Italia una peggio dell'altra...In una si gozzoviglia vergognosamente mentendo e rubando e in una si lotta per la sopravvivenza senza riuscirci sempre...e noi continuiamo ad accettare tutto questo...non basta indignarci o ribellarci dobbiamo agire...
RispondiEliminaConstato, ancora una volta che alcuni miei commenti non arrivano,mannaggia.
RispondiEliminaHo risposto al tuo commento al mio ultimo post e spero che tu non te ne abbia a male.
Con affetto
Cristiana