Capita a volte guardando un film, leggendo un libro o riprendendo in mano vecchie foto di ripensare al periodo delle superiori. A quei 16 anni. Tornano in mente le immagini, ascoltando "Gioconda"dei Litfiba, di un gruppo di amici che cammina verso la fermata dell'autobus accompagnati dalla radio...
E spunta il prete
Col dito in cielo Che mi vaneggia della fedeltà
Mimando il segno...
Vorrei parlare
Farti capire
Che questa farsa non mi cambierà
Mostrando tutta la convinzione che si può avere quando si hanno vent'anni, quando si ha la certezza di non cambiare mai...
Ma la speranza è l'ultima a morire
Chi visse sperando morì non si può dire
Partecipando ad un coro nel quale si inseriva anche il più timido, quello che non si ricordava mai le parole...
Il cuore no, no, non te lo do
L'anello no, no scordatelo!
Assolutamente convinti di questa cosa, urlandolo magari verso la fidanzata di turno...
Mi sento freddo, paralizzato
Praticamente incatenato
Provando totalmente queste sensazioni che a 16 anni sembrano infinite quando si viene respinti, quando si viene sommersi da un amore non corrisposto, quando si partecipa, quando si protesta, quando gli altri non capiscono mai, quando i prof sembrano così lontani, quando Leopardi e Manzoni sono nella lista dei peggiori nemici, quando una corsa per prendere l'autobus diventa una sfida, quando la scalinata per salire alla porta della scuola sembra la via per il nulla, quando un solo sguardo della ragazza che ami da impazzire ti fa rimanere imbalsamato per ore, quando in una canzone vedi solo te e lei... e a volte purtroppo anche il terzo lui, quando uno sguardo dato male può volere dire una rissa, quando i bagni diventano un rifugio e i bidelli una copertura, quando si viene riempiti da quell'età dall'inizio alla fine.
Era il 1992...
Con le figlie di 16 e 19 anni un po' di quelle emozioni le rivivo. Età splendida e maledetta... Età che, soprattutto, non torna più
RispondiEliminaCi sono momenti di quella età che mi sembra di avete qua davanti... e riviverli
EliminaDi quell'età ricordo che avevo, presuntuosamente, tutto chiaro nella mente.
RispondiEliminaGli adulti erano tutti sballati ed io sapevo benissimo la strada da intraprendere, le mie passioni, le mie tendenze;
i miei successi futuri, addirittura, erano di un cristallino lampante.
Tutte cazzate.
Tranne quella sugli adulti sballati.. ;)
Verissimo ricordo ancora le liti con mio padre sulla politica... pensavo di essere Karl Marx...
EliminaA 16 anni ero uguale a come sono adesso ;-)
RispondiEliminaPer certi versi anche io ma per altri molto cambiato mantenendo sempre un filo però...
EliminaDei miei 16 anni ricordo poco.
RispondiEliminaA causa di un lutto ero inebetita dal dolore, di molti mesi non sono in grado di rievocare assolutamente nulla, so solo che dentro di me c'era un gran buco nero..
Mi dispiace molto... Come ho detto prima è difficile immaginare l ampiezza di un tale dolore. Un abbraccio
EliminaPer me il 1992 è stato uno dei tanti anni trascorsi a fare la chemioterapia e la radioterapia e a prendere la morfina per evitare di svenire dal dolore. Avevo otto anni...
RispondiEliminaun abbraccio
un abbraccio a te che sei qui a raccontare qualcosa che, spero, per quanto osceno, sia solo un ricordo :)
EliminaCome ha scritto Amanda un abbraccio grande a te per quello che hai passato e che non posso lontanamente nemmeno immaginare... e un abbraccio ancora più grande per aver condiviso con noi tutto... a presto
EliminaChe bella età (e viva sempre i Litfiba), io attualmente grazie all'associazione frequento gente che ha quegli anni lì, e ne ammiro la forza e la confusione positiva che hanno in testa.
RispondiEliminaMoz-
e pensa che siamo la generazione del labirinto...
Eliminai miei 16 sono stati splendidi e terribili, il che credo si possa dire per la maggior parte dei sedicenni ;)
RispondiEliminami ricordo il divertimento, il fare qualsiasi cosa divorandola
Eliminail ricordo più indelebile dei miei 16 anni? la mattina in cui rapirono Moro
RispondiEliminaeh io avevo tre anni però vent'anni dopo è stato l'argomento della mia tesi
Eliminami mancava qualche anno alla maturità e marciavo ventre a terra sui libri.... ascoltavo i Beatles e i Rolling nei momenti di relax
RispondiEliminaeh ma che spettacolo di ascolto!
EliminaCi sono canzoni che profumano di vita e tracimano ricordi. Bell'articolo. Colpo di Coda fu la colonna sonora di una mia gita liceale, e non c'è nostalgia, ma un filo di rimpianto per come andava allora si...
RispondiEliminamamma mia le gite liceali, semplicemente meravigliose. Impagabile il prof di matematica mezzo ubriaco..
Eliminaio a 16 anni ero una dark.
RispondiEliminae io un paninaro con la roba tarroccata però...
EliminaHai reso benissimo l'dea del caos emozionale che succede a quell'età. Siamo tutti impulso e niente cervello.La musica (almeno per me) era la colonna sonora di tutto quello che succedeva:avevo un canale di filodiffusione sempre acceso in testa. Fantastico ma molto pericoloso.Ho un figlio di 14 che è molto ben avviato su quel trampolino di lancio..
RispondiEliminacaos emozionale all'ennesima potenza, ogni cosa vissuta alla grande o da tragedia
EliminaCazzo, avevo sedici anni anche io nel 1992...
RispondiEliminaNon so che altro aggiungere al tuo splendido post, se non tutti i miei ricordi così simili...
ecco lì siamo della stessa barca allora!!!
EliminaEra da poco uscito Wish You Were Here, avevo appena imparato a fare l'amore, ed ero immortale.
RispondiElimina;)
praticamente una poesia...
Elimina:)
EliminaI miei sedici anni sono così lontani...ma ricordo bene il ragazzo che mi faceva uscire di testa e la mia inadeguatezza all'essere spregiudicata per andare a prendermelo!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaPoi...è arrivato da solo,ma il mio essere inadeguata è rimasto come un macigno!!!!!!!!!!
ti dico solo che per 5 anni ho perso la testa dietro ad una mia compagna di classe... no comment!
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