Massimo Recalcati, Il complesso di Telemaco
Cosa resta dei padri di una volta?
Proprio oggi pongo questa domanda. Io lo sono da poco e dovrò confrontarmi con i problemi della paternità fra qualche mese... anno.
Lo si dice spesso, i tempi sono cambiati, molte volte vedo padri che sembrano essere più amici che papà. Una specie di fratellone con figli che molte volte riescono ad averla vinta facile.
Siamo ricattabili ormai?
In questa era in cui per forza, a parte chi ha stipendi d'oro, si deve lavorare in due in una famiglia, quanto tempo passiamo alla fine con i nostri figli? Nonostante questo possiamo interpretate la figura del padre come l'hanno fatto i nostri genitori oppure ci si deve arrendere?
Credo fermamente che il futuro della società dipenda molto da questa scelta, sono convinto purtroppo che la figura del padre in questi ultimi anni sia mancata e continui a farlo.
Faccio un'esempio.... una volta se una cosa andava male a scuola la colpa era nostra, oggi per molti genitori (non solo il padre) il primo colpevole è l'insegnate o l'istruttore di turno.
Non sto esaltando la figura del "padre padrone", del papà musone, severo in ogni situazione, ma sto pensando all'esempio che io e mio fratello abbiamo avuto dal mio. Un uomo che nonostante i turni massacranti in fabbrica ha sempre trovato il tempo da dedicare ai suoi figli, severo quando serviva, che ha saputo trasmetterci la cultura del lavoro, l'onestà e l'altruismo.
Guardandomi in giro, eccezioni a parte, tremo...
"Se gli uomini potessero scegliere ogni cosa da soli,
per prima cosa vorrei il ritorno del padre."
Odissea
i padri oggi non sono più quelli di una volta si spacciano per amici dei figli e questi ne approfittano spudoratamente
RispondiEliminaInnanzitutto auguroni :)
RispondiEliminaBeh, sicuramente l'approccio è cambiato, io qualora dovessi diventar papà mi rifarò a mio padre. Che è un genitore classico ma con sprazzi di gioco XD
Moz-
gli adulti di oggi spesso delegano il ruolo educativo fuori della famiglia, fallendo due volte: come genitori e come pietre fondanti una società
RispondiEliminaTi dico la mia breve esperienza.
RispondiEliminaLe differenze tra me e mio padre è che io lo sono diventato da più "vecchio" ma sopratutto lui non ha avuto tra i corbezzoli gli assistenti sociali.
Secondo loro io dovevo darla sempre vinta alla mia piccola peste.
Comunque credo che in tutto ciò che hai scritto ci sia la risposta, bisogna riuscire ad insegnare ai propri figli il RISPETTO
Il rispetto per chi è più grande
Il rispetto per gli insegnanti
Il rispetto delle regole
Il rispetto degli altri
Ciao
condivido in pieno ciò che hai scritto.Ed è bello che tu lo scrivi, perchè ti stai già confrontando con il tuo ruolo, anche se la cucciola è ...ancora cucciola.
RispondiElimina......e se potessi scegliere da sola, oggi vorrei il ritorno di mio padre. Anche solo per il tempo di una carezza ed una risata.
Emanuela
Condivido Ernest. Penso che troppe cose per mancanza di responsabilità sia più facile scaricarle sulle spalle di altri. Piuttosto che sulle nostre.
RispondiEliminaSono sicura che tu stai facendo del tuo meglio per essere un papa' superlativo!
RispondiEliminaCredo che da un padre si deve apprendere, imparare a fare i primi passi, e poi quando è vecchio, bisogna sostenerlo... la prima parte io l'ho appresa bene, la seconda purtroppo non ho avuto il tempo per metterla in pratica. Sulla mancanza del padre nella nostra società, si scrive e dice molto in questi anni, ma credo bisogna tenere distinto l'aspetto filosofico da quello personale, perché si rischia di cadere in banalità e richiami all'autorità che mi piacciono poco ... credo sarai un buon papà.
RispondiEliminaComunque ognuno ha la propria esperienza personale e io con mio padre non ho avuto il dialogo che speravo, forse solo adesso iniziamo a parlare di più e questo non deve accadere con i miei figli.
RispondiEliminaSaluti a presto.