venerdì 26 giugno 2009

Tributo al popolo iraniano... nel giorno della vergogna dei Guardiani




"Non abbiamo riscontrato brogli nelle elezioni presidenziali che, al contrario, sono state le più corrette che si siano mai svolte. Per questo posso affermare con certezza che nessuna irregolarità e' stata commessa durante queste consultazioni"
Iran, Il Consiglio dei Guardiani

Se l'aspettavano, probabilmente. Attendevano questa decisione... ma la protesta continua non si può fermare di fronte a tali affronti... si parla di elezioni modello... oltre alle violenze il regime si prende gioco del popolo iraniano, lo umilia... ogni giorno a colpi di manganello e tutte le volte che qualche esponente del governo e degli organi che dovrebbero vigilare fanno dichiarazioni alla nazione...

Un tributo a questo popolo che sta lottando per vivere, per esistere, per non essere solo ed esclusivamente un codice elettorale da copiare su un registro...

Sui miei quaderni di scolaro
Sui miei banchi e sugli alberi
Sulla sabbia e sulla neve
Io scrivo il tuo nome

Su tutte le pagine lette
Su tutte le pagine bianche
Pietra sangue carta cenere
Io scrivo il tuo nome

Sulle dorate immagini
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei re
Io scrivo il tuo nome

Sulla giungla e sul deserto
Sui nidi sulle ginestre
Sull'eco della mia infanzia
Io scrivo il tuo nome

Sui prodigi della notte
Sul pane bianco dei giorni
Sulle stagioni promesse
Io scrivo il tuo nome

Su tutti i miei squarci d'azzurro
Sullo stagno sole disfatto
Sul lago luna viva
Io scrivo il tuo nome

Sui campi sull'orizzonte
Sulle ali degli uccelli
Sul mulino delle ombre
Io scrivo il tuo nome

Su ogni soffio d'aurora
Sul mare sulle barche
Sulla montagna demente
Io scrivo il tuo nome

Sulla schiuma delle nuvole
Sui sudori dell'uragano
Sulla pioggia fitta e smorta
Io scrivo il tuo nome

Sulle forme scintillanti
Sulle campane dei colori
Sulla verità fisica
Io scrivo il tuo nome

Sui sentieri ridestati
Sulle strade aperte
Sulle piazze dilaganti
Io scrivo il tuo nome

Sul lume che s'accende
Sul lume che si spegne
Sulle mie case raccolte
Io scrivo il tuo nome

Sul frutto spaccato in due
Dello specchio e della mia stanza
Sul mio letto conchiglia vuota
Io scrivo il tuo nome

Sul mio cane goloso e tenero
Sulle sue orecchie ritte
Sulla sua zampa maldestra
Io scrivo il tuo nome

Sul trampolino della mia porta
Sugli oggetti di famiglia
Sull'onda del fuoco benedetto
Io scrivo il tuo nome

Su ogni carne consentita
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Io scrivo il tuo nome

Sui vetri degli stupori
Sulle labbra intente
Al di sopra del silenzio
Io scrivo il tuo nome

Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noia
Io scrivo il tuo nome

Sull'assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morte
Io scrivo il tuo nome

Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome

E per la forza di una parola
Io ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per nominarti
Libertà.

(Paul Eluard)

2 commenti:

  1. Bellissima poesia e poi è perfetta per la situazione

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  2. Speriamo veramente che in Iran possano scrivere il suo nome su tutti muri... cerchiamo di stargli vicino in qualche maniera

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