sabato 12 dicembre 2009

Dove non è arrivata la giustizia ci penserà la storia. In memoria di Piazza Fontana


Anni di processi, di deviazioni, di parole, di carte, di libri, di volti noti e meno noti... anni di anarchici "scivolati" dalle finestre, di commissioni finte, anni in cui le vittime sono state ammazzate per la seconda volta, anni in cui i loro famigliari hanno anche dovuto subire l'affronto di una richiesta di spese processuali da pagare... anni di silenzi... anni in cui si è sempre detto "sappiamo i colpevoli ma non abbiamo le prove"... anni in cui le prove c'erano "ma non possiamo processarli due volte"...

...la giustizia si è fermata ma la storia di un paese non può voltarsi dall'altra parte e nascondere la testa, perché questa è la memoria.

In memoria di

Giovanni Arnoldi
Giulio China
Eugenio Corsini
Pietro Dendena
Carlo Gaiani
Calogero Galatioto
Carlo Garavaglia
Paolo Gerli
Vittorio Mocchi
Luigi Meloni
Mario Pasi
Carlo Perego
Oreste Sangalli
Angelo Scaglia
Carlo Silvia
Attilio Valè
Gerolamo Papetti.

1 commento:

  1. Condivido con te il vizio della memoria. In quegli anni gruppi eversivi con la complicità di poliziotti, magistrati e politici, tramavano per rovesciare la democrazia, gettando poi la colpa delle stragi su chi non c'entrava nulla.
    Il terrorismo è sempre sbagliato, ma ci sono diversi gradi di colpevolezza. Delle stragi finalizzate a realizzare una svolta autoritaria non possono essere messe sullo stesso piano di un attentato di qualche disperato contro un altro uomo. Bisognerebbe ricordarlo a chi vuole mettere qualche operaio che aveva perso la testa sullo stesso piano dei servizi segreti deviati o dei gruppi neofascisti che collaboravano con la mafia.

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