lunedì 7 dicembre 2009

Italia succursale degli Stati Uniti. Le bacchettate sul caso di Perugia

Non esistevano prove sufficienti per spingere una giuria imparziale a concludere, oltre ogni ragionevole dubbio, che Amanda fosse colpevole. Il processo ha messo in evidenza una serie di difetti nel sistema di giustizia italiano, compresi il trattamento aggressivo dei poliziotti nei confronti di Amanda, il fatto che la giuria non sia stata tenuta in isolamento - consentendo così ai giurati di leggere gli articoli spesso scandalistici, e la negligenza mostrata dagli inquirenti nella raccolta delle prove“ Senatrice degli Stati Uniti Maria Cantwell

Sono sincero io sono uno di quelli che no segue i vari processi del secolo tipo Cogne, tipo Garlasco, tipo Perugia. Non sono uno di quelli che impazientemenre aspetta il prossimo plastico di Vespa o che va a prendere il numero davanti al tribunale per partecipare alle udienze e magari chissà riuscire a strappare anche una bella intervista da Studio Aperto o dai minzolini boys. No niente da fare non sono il tipo.
Però mi interessa la giustizia nel mio paese e quando ho letto le dichiarazioni della senatrice americana sulla sentenza di Perugia con tanto di futuro interessamento della signora Clinton, che direi dovrebbe avere ben altre preoccupazioni, mi sono veramente girate... già perché mi viene onestamente da chiedere quando la smetteremo di essere la succursale degli americani? Quando?
Se noi vivessimo in un paese normale con un premier e un presidente della repubblica normali, uno troppo impegnato a distruggere la costituzione e l'altro impegnato in qualche premiazione, uno dei due avrebbe preso la parola dopo dichiarazioni del genere magari difendendo il nostro sistema... ma questo non avverrà perché conosciamo il nostro governo e le sue intenzioni verso le toghe, verso i processi. Quindi tutti buoni e zitti ad ascoltare le parole di una senatrice che interviene per difendere a prescindere una ragazza americana e di buona famiglia... degli altri che sono sparsi nelle galere ce ne freghiamo... per non parlare del sistema americano dove nelle patrie galere ci sono persone in attesa di esecuzione della condanna a morte a più di vent'anni dalla sentenza e magari dopo un processo sommario, magari solo perché uno è nero e con un avvocato d'ufficio.
Ripeto non entro nel merito della sentenza perché non so i dettagli ma le richieste di giustizia devono essere trasversali a prescindere da colore e soprattutto classe sociale.

8 commenti:

  1. certo le solite strumentalizzazioni e poi ben venga! per questo governo ogni attacco alla magistratura è manna dal cielo uno spunto per continuare ad attaccarre i giudici..le risposte se mai arriveranno, appoggeranno Clinton e company..bello sentir parlare di giustizia da voi intoccabili!!

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  2. E' solo il ringraziamento per l'invio nel mondo di John Wayne, di altre mille povere comparse..

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  3. Sono d'accordo su tutto e sono contenta di non essere l'unica incazzata dell'atteggiamento americano su questa vicende.
    Ho scritto un post in proposito e sono stata pensantemente mazzolata da un certo Scott (nomen omen?)
    Ciao
    Silvana

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  4. @magocamillo. John Wayne è sempre nell'agenda dei nostri politici
    @silvana. anche io sono contento che sei incazzata come me, non si capisce come mai che da oltre oceano aprono bocca ufficialmente solo in queste vicende. Un saluto

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  5. o.t. che contro i ponti sul Bisagno? Vuol dire essere a Zena e scusate se è poco...

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  6. Scrivi sempre degli ottimi post!!!

    Grazie di cuore per il commento, CIAO!!! :-D

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  7. @lario3. ti ringrazio... i tuoi sono ottimi disegne sempre azzeccati, consiglio a chi visita questo blog di andarli a vedere su http://www.lario3.splinder.com/

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