giovedì 20 maggio 2010

Appello per l'esistenza di tutti



Quello che abbiamo visto nel video qui sopra è uno dei tanti esempi delle cose che il pubblico, il cittadino non potrà più sapere.
Il decreto del governo sulle intercettazioni quello che dovrebbe tutelare il cittadino come dicono loro spegne anche le telecamere nelle aule, quindi basta un fuorilegge del momento, un qualsiasi boss che dica "niente telecamere" e via silenzio e buio completo, in linea con quello che diceva qualche giorno fa quella donna che si spaccia da segretaria "tutelare la privacy dei boss"... chiaro.
Il silenzio questo volgiono.
Chiudere blog o meglio indurre noi blogger a non scrivere più grazie alla minaccia delle multe salate.
Indurre i magistrati a non chiedere le intercettaizioni, oppure limitarne il potere perchè potranno intercettare solamente per 75 giorni (i primi 50 con una sola richiesta e poi per i restanti giorni chiedendo un'autorizzazione al giorno e non più al Gip). E poi attenzione la chicca "intercettazioni valide solo se c'è reato", certo certo perchè i reati non si trovano nelle stesse intercettazioni, pensate solo a tutti quello che è successo in questi anni...
E poi logicamente come si potevano dimenticare di loro... gli uomini in nero o meglio in porpora...

Passa anche la norma che rafforza l'obbligo già esistente per il pm di informare le gerarchie ecclesiastiche qualora ad essere indagato e intercettato sia un sacerdote o un vescovo: in quest'ultimo caso, il "pm invia l'informazione al cardinale segretario di Stato"

...amici degli amici.
Pene per i giornalisti... per gli editori... ma il decreto è per noi dicono.
C'è tutto. Tutto quello che nemmeno il migliore autore di utopie negative saprebbe scrivere.
In questi giorni Alessandro Tauro (che ringrazio fortemente) ha scritto un appello contro questo vergognoso decreto, ho potuto rileggerlo grazie al post di Ale Cava . Logicamente sottoscrivo ogni lettera, l'ho poi ritrovato sul blog di Tina con la quale concordo sul fatto che è davvero difficile chiamare ministri questi personaggi e direi che quello che penso su di loro è degnamente scritto in un commento che scrissi da lei.
Quello che sta succedendo è davvero inquietante e pericoloso. Il decreto va a ledere diritti costituzionali basilari di una democrazia.
Dobbiamo fare qualcosa, è in gioco davvero l'esistenza di un paese civile e questo è un problema che dovrebbe riguardare sia chi vota a sinistra sia chi vota destra.
Vi invito dunque a pubblicare il comunicato e a firmare l'appello "PER LA LIBERTÀ D'INFORMAZIONE, PER LE LIBERTÀ COSTITUZIONALI" che troverete all'indirizzo http://nobavaglio.adds.it/index.php.
Bisogna lottare ragazzi e non mollare e forse iniziare a pensare di essere ancora più uniti dando vita a una specie di sindacato dei blogger, un'associazione che faccia capire che esistiamo e che siamo un'esempio di democrazia.

Pubblica resistenza contro il ddl intercettazioni

COMUNICATO


Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi,
in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".
Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto

questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.



Ci stanno togliendo la terra sotto i piedi.

Ma da queste parti non si molla se lo possono scordare.

34 commenti:

  1. appello firmato e articolo pubblicato nel mio blog. ben volentieri e se anche non otterrà nulla almeno alfano & soci sanno cosa aspettarsi.
    ciao

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  2. @robydick. grazie davvero, hai ragione non si molla e lo devono assolutamente sapere. un saluto

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  3. Grazie mille per la tua adesione Ernest. E grazie di cuore per aver ripubblicato il comunicato! E ti faccio i miei più vivi complimenti per l'ottimo appello che hai inserito in apertura...

    Aggiungo, per completezza d'informazione, che per chi fosse interessato, esiste un gruppo dedicato all'iniziativa su Facebook, dal nome "Pubblica resistenza contro il ddl intercettazioni", accessibile a questo link:
    http://www.facebook.com/group.php?gid=118213864884746

    Grazie ancora!

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  4. la Minu ha sottoscritto l'appello già da ieri, ho aderito all'iniziativa di Alessandro tramite faccialibro e in poche ore siamo arrivati a più di cento sottoscrizioni. Neanche dalle parti delle donnette si molla. Resistenza per esistere, dunque

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  5. @alessandrotauro. figurati alessandro quelle parole vanno assolutamente sottoscritte, questo è davvero un momento difficile.
    Grazie per la precisazione avevo dimenticato di indicare il gruppo
    un saluto e a presto

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  6. @minu. non avevo dubbi minu che dalle parti delle donnette si facesse resistenza. Allora resistiamo!!!

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  7. Carcere per i giornalisti. Non rischiano Feltri, Belpietro, Fede e Minzolingua

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  8. Sono curioso di sapere cosa ne dirà la stampa estera: non stiamo dichiarando al mondo (ancor più che con tutte le precedenti leggi ad personam) che da noi c'è la malavita al potere?
    C'è addirittura una norma che obbliga a informare il vatikano se l'interecettato è un uomo di kiesa, magari uno dei loro laidi banchieri...
    Immagino che napolitano la firmerà volentieri. In ginocchio.

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  9. Non sapevo della norma per informare il Vaticano: bene, bravi, bis, così anche i pedofili vedranno tutelata la loro privacy.

    Della serie non c'è limite al peggio.

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  10. Grazie per aver aderito ed avermi linkato!

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  11. Grazie Ernest e grazie ad Alessandro Tauro e a tutti coloro che si stanno dando da fare per raccogliere firme contro l'ennesima legge antidemocratica.
    Ho firmato adesso su http://nobavaglio.adds.it

    sono sulla soglia degli ottanta anni ma un poco di cervello ancora mi funziona e, purtroppo,
    ricordo il famigerato "ventennio".

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  12. @il monticiano. caro aldo ce ne fossero persone come te!! grazie
    @alecava. dovere!
    @dalle8all5. direi proprio che non c'è quel limite
    @zioscriba. ormai all'estero ci prende per il culo chiunque zio, beh su napolitano... che dire
    @sara. grazie sara non avevo dubbi
    @inneres auge. eh eh quelli non rischiano mai a prescidere

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  13. Approvo e concordo.
    Posterò il comunicato sul mio blog.

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  14. @magocamillo. grazie mago la lotta continua

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  15. Nel mio piccolo mi sto impegnando a far comprendere la gravità della situazione soprattutto agli amici che non hanno un blog e a tutti quelli che conosco che si informano attraverso internet meno di quanto sarebbe necessario. Perchè mi sono resa conto che chi è presente in rete è già abbastanza sensibile alla difesa dell'informazione, mentre coloro che ne rimangono esclusi fanno più fatica. Il bavaglio, se passerà, non colpirà solo la libertà di chi scrive, per passione o per professione, ma anche i diritti di chi legge, e poichè sono proprio i fruitori "passivi" dell'informazione i più numerosi, mi sembra indispensabile puntare sulla loro consapevolezza.

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  16. Oltre a tutto il resto su cui mi trovo d'accordissimo, mi ha colpito questo:

    "Passa anche la norma che rafforza l'obbligo già esistente per il pm di informare le gerarchie ecclesiastiche qualora ad essere indagato e intercettato sia un sacerdote o un vescovo: in quest'ultimo caso, il "pm invia l'informazione al cardinale segretario di Stato""

    E sulla base di quale principio? Torniamo al medioevo? Prima c'è la nobiltà poi il clero e infine il popolo? Qui siamo alla violazione della più elementare idea di diritto moderno, oltre che a una continua e sistematica infrazione delle norme costituzionali.
    E non è che c'è molto da discutere o da cavillare, è addirittura palese.

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  17. Spero solo che Alessandro Tauro non se la prenda per l'introduzione che ho fatto ;-))

    Ma ripeto, io non riesco a parlare del califfo dandogli del signor o peggio onorevole, quindi, grazie a Ernest ho potuto prima chiarire cosa penso e poi postare il comunicato senza purgarlo.

    Ernst, chapeaux per la tua introduzione e per quel video che mostra come senza intecettazioni, Rijna e Provenzano, sarebbero ancora in giro a scrivere pizzini.
    Mi scuso ancora con Alessandro per l'irriverenza e buon pomeriggio a tutti.
    PS
    Mi raccomando, postatelo, più visibilità gli diamo e più probabilità abbiamo.

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  18. @ross. E' molto importante quello che dici ross il nostro lavoro non puo' fermarsi ai blog deve proseguire fuori nella vita quotidiana andando a parlare con coloro che dono totalmente fuori dalle informazioni

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  19. @Matteo. Quella parte Matteo direi che e' emblematica, parklano di tutela del cittadino e poi... Forse intendevano quello dello stato del Vaticano

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  20. @Tina. Sono sicuro che Alessandro capira' Tina. L'introduzione che ho messo mostra una delle tante cose che ci saremmo persi, ossia la storia... Già perché quelli sono anche contro la memoria, contro la prova l'immagine e loro che sono i cultori dell'immagine sanno che vale vtantissimo e quindi la vogliono eliminare!
    La rabbia e' sempre più forte
    un saluto tina

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  21. Per quanto riguarda la rete non avevo dubbi che ci si sarebbe mossi,ma su un argomento del genere mi attendevo più fervore da parte dei parlamentari dell' opposizione.

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  22. @euterpe. Perche' c'e ancora un'opposizione?!?
    @reanto. Assolutamente

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  23. letto e firmato; grazie Ernest, sempre in prima linea !

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  24. Lo fanno per il nostro bene, per non darci ulteriori pene, per non avere altri pensieri oltre a quelli che già abbiamo.

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  25. Parole sacrosante. Anch'io sto con Alessandro Tauro e con la iibertà.

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  26. Anche dalle mie parti non si molla, sono tornato a scrivere in rete apposta ^-^
    Già un paio di giorni fa ho dato spazio linkando il post all'iniziativa di alessandro Tauro

    un saluto

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  27. @harmonica. grazie a te!
    @silvana. esatto sono proprio gentili direi, gentilissimi!

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  28. @rockpoeta. non avevo dubbi daniele, si lotta assolutamente

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  29. @Niente Barriere. hai fatto bene a tornare è un momento difficile e pericoloso, piuù siamo meglio è. Dobbiamo sommergerli di voci
    un saluto e a presto

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  30. Appello inviato e dovutamente e capillarmente diffuso anche se in ritardo. Ma tanto temo e credo questa sarà una lunga battaglia che bisogna assolutamente vincere!!

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  31. @chit. si lotta chit non ci spostano assolutamente!

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  32. L'ho pubblicato anch'io.
    Tutti i mezzi sono buoni per difenderci da questo branco di loschi figuri.
    Cristiana

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