sabato 29 maggio 2010

La libertà in una bocca!


Purtroppo sulle tracce dello scooter è raro leggere buone notizie. Un po' perchè si sa è noto che noi comunisti siamo pessimisti dentro come dice l'uomo dal sorriso perenne e un po' (tanto) perchè ultimamente c'è ben poco da ridere e parecchio da lottare.
Qualche giorno fa ho parlato della storia tremenda di Najoua.
Una bocca cucita per far sentire la sua protesta, un urlo per spaccare il silenzio dei Cie, una lotta la sua per chiedere asilo nel nostro paese per evitare di fare i conti con la violenza di un fratello e della sua famiglia.
Najoua è stata rilasciata dal Cie di Bologna.
6 giorni con la bocca cucita, alimentata solo ad acqua e zucchero.
Ringrazio tantissimo Ross, sempre attenta a queste tematiche lo potete capire leggendo il suo blog, per avermi segnalato lo sviluppo positivo della vicenda. A volte denunciamo e poi veniamo assorbiti dal tourbillon di schifezze e non riusciamo più a sapere come è andata una vicenda.
Sono notizie che danno speranza, per Najoua si tratta di un piccolo passo e un bagliore di luce che si intravede nell sua triste vicenda, anche se logicamente non finisce ancora qua.

"La Questura ha deciso di rilasciarla. Lei resta senza permesso di soggiorno, ma ora potrà fare i suoi ricorsi da donna libera"..."Dalla faccia è sicuramente felice. Ora accenna un sorriso mentre oggi pomeriggio, quando l’ho incontrata, piangeva"..."Resta preoccupata per come andrà a finire il ricorso ma l’ho vista un po’ più tranquilla"

...queste le parole del suo avvocato che sta lavorando per far ottenere alla donna il riconoscimento della protezione internazionale, evitando in questa maniera il rimpatrio.
Via il filo dalla bocca cucita e via dal Cie di Bologna, Najoua respira ora aria di libertà che deve rimanere tale anche in futuro aspettando la concessione di una protezione che direi è doverosa per una società che si definisce civile.
L'informazione dovrebbe smettere di snobbare le tristi vicende dei Cie, le storie di persone che sono imprigionate, le morti, le tragedie, le violenze, le condizioni di vita.
Questo paese non può continuare a voltare lo sguardo davanti alle tantissimo Najoua.


10 commenti:

  1. Avrei una proposta.
    Perché non mettere in questi centri di accoglienza a cinque stelle, tutti i nostri ministri, nano compreso..??
    Proverebbero il brivido della novità..

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  2. @magocamillo. Potrebbe aprire nuove visioni della vita!

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  3. ogni tanto una buona notizia.
    potrebbero organizzarci un reality nei cie, con tutto il governo dentro...

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  4. Io per i ministri e il nano riaprirei i lager. Solo che al posto delle camere a gas, ci vorrebbero le camere con 24 ore su 24 di Annozero, Report, Ballarò, etc

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  5. Grazie a te Ernest.
    Restiamo vigili su ciò che accade in questi nostri moderni lager, e non stanchiamoci mai di lottare per la libertà di tutti i più deboli, dentro e fuori.

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  6. Sembra una storia ambientata in un'epoca remota... è ricorsa ad un atto così estremo per poter finalmente essere ascoltata...

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  7. L'ho vista venerdì sera, impaurita e quasi afona, ma gli occhi mostravano la determinazione di far valere il proprio diritto, costi quel che costi.

    Nei Cei?
    Intanto sarebbero da radere al suolo per non provare più vergogna passandoci davanti, il califfo e la sua coorte, usare il metodo del Borgia, chiusi dentro un salone e far cadere fiori asfissianti, un modo anche gentile di levarli di torno.
    Notte buona Ernest

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  8. e poi ti svegli un Lunedì mattino di ferie, dopo una lunga esperienza immaginativa e onirica e... leggi del bagno di sangue sulle ali della pace, nelle acque israeliane!

    http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=141478

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  9. @saamaya. un cosa allucinante, indescrivibile la rabbia, lo sgomento... un bagno di sangue, uccisi coloro che portavano un segno di pace, degli aiuti umanitari ad una popolazione. Ho appena scritto un post ma ti assicuro che non avevo la forza nelle dita per scrivere tutta la mia rabbia

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  10. Purtroppo è facile porre rimedio, servono leggi e regole precise affinchè non si debba più arrivare a tanto per veder riconosciuta la propria dignità!

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