"La cultura [...] è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri."
A.Gramsci
A.Gramsci
Conquistare una coscienza superiore.
Comprendere la propria funzione nella vita.
I propri diritti.
I propri doveri.
Quattro principi basilari per una democrazia, per una società civile, per un paese che dovrebber progredire pensando al proprio tesoro. I giovani.
Invece cosa succede ormai da anni in Italia? Il problema scuola viene affrontato con fastidio, senza grosse riflessioni, lasciando che sia l'enorme calderone mediatico a riempre la testa delle persone e soprattutto le menti dei ragazzi.
La cosa assurda è che tutti questi anni passati a "non far niente per la scuola" hanno inculcato un pensiero e una mentalità devastante nell'italiano.
Provate a chiedere a qualcuno cosa pensa degli insegnanti?
Le maggiori risposte saranno... non fanno niente... per quello che guadagnano... escono presto beati loro.... lavorano pochi mesi e poi sempre in vacanza...
Chiaro che in generale l'insegnante non lavora dalle 8 alle 7 di sera, ma il punto è che anche per la maggior parte degli italiani ormai l'importanza dell'istruzione PUBBLICA (e lo scrivo maiuscolo per ovvi motivi) viene meno.
Domandiamoci come mai non ci sono vocazioni in questo paese all'insegnamento, ma nella maggiorpare dei casi solo una scelta di ripiego, un parcheggio molte volte forzato per colpa del precariato in attesa di altro.
Il resto d'Europa sottolinea l'importanza dell'insegnante. Vede nel professore il primo punto di partenza per la costruzione di un paese migliore, di un paese che deve guardare avanti. In Svezia per un neolaureato è un onore fare il professore, insegnare.
Come cittadino sarei favorevole a pagare bene una professione che rappresenta le fondamenta del paese.
Noi no, noi continuiamo a sbattere la testa contro il muro...
“In questo momento così difficile è fondamentale far capire a tutti gli italiani cosa sta accadendo nelle scuole. In tre anni scompariranno 135mila posti di lavoro: tagli indiscriminati che, oltre a rendere disoccupate decine di migliaia di insegnanti, stanno rendendo impossibili le attività didattiche, a causa del sovraffollamento delle classi e della mancanza di supplenti”...“È arrivato il momento di ribellarsi e di combattere con tutte le armi a nostra disposizione perché è chiaro che l’obiettivo del Governo è smantellare la scuola pubblica statale a favore di quella privata. Per impedire che ciò avvenga, la Gilda degli Insegnanti preparerà un programma di mobilitazione che durerà per tutto il prossimo anno scolastico” queste le parole del coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, dal palco allestito in piazza Santi Apostoli
Una scuola...
"che conduca il giovinetto fino alla soglia della scelta professionale, formandolo nel frattempo come persona capace di pensare, di studiare, di dirigere o di controllare chi dirige"
(A. Gramsci)
(A. Gramsci)
...se cercate il giovinetto da noi lo trovate sul divano davanti alla Tv.
Una scuola che conduca... quale scuola? Quale presa di coscienza? Quale consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri? Quale pensiero? Tutto marcisce intorno a noi, quanto è difficile non farsi attaccare da questo degrado quando ci si sta dentro fino al collo? Molto. Ma possibile. Dobbiamo ancora crederci.
RispondiElimina@maraptica. esatto, stanno creando il vuoto attorno a noi ma dobbiamo crederci. Credo la scuola sia proprio un punto di partenza basilare
RispondiEliminaSolo tivvù italiana, dato che c'è in progetto un taglio per l'insegnamento delle lingue straniere.
RispondiEliminaAnche l'informatica sarà (è) messa maluccio, così i giovinetti sapranno solo quel che gli dice la tivvù.
@dalle8alle5. eh direi che non è proprio un caso quello dell'informatica. La parola d'ordine è "tagliati fuori"... da tutto.
RispondiEliminaProprio stamani a Cominciamo Bene c'era ospite il più giovane docente universitario italiano: 36 anni!
RispondiEliminaIo ti dico che non so che futuro avrà la scuola e lì'università ma so che il presente, qui a L'Aquila soprattutto, è marrone scuro...
E' dal famigerato pacchetto Treu in poi, che ogni governo che si è alternato, si è sperticato per affannare i giovani, per trattarli come imbecilli, appendici delle famiglie...
RispondiEliminaSara
@sara. esatto abbattimento continuo!
RispondiElimina@inneres auge. ti capisco e hai ragione
Questo, anche se stranamente nessuno lo dice, è l'esempio più forte e più sconvolgente di conflitto d'interessi: il governo della scuola nelle mani di gente il cui obiettivo è tirar su una popolazione di deficienti!
RispondiEliminaGiorni fa, nell'ottimo blog dell'amico Itsas, si diceva di come, a margine di una manifestazione per studenti in apparenza meritoria e culturale, fossero previsti un pranzo da mcdonald's e un pomeriggio di SHOPPING. Di SHOP-PING!!!!!!!!
Ecco come allevano il somaro-schiavo-consumatore, di cui il sistema ha disperato bisogno!
Quello che vediamo ora è un processo continuo vecchio di almeno 30 anni, e interessa tutti i governi che hanno governato in questi anni, chi più - chi meno. Obiettivo? L'impoverimento culturale costante della società colpendo in primis la scuola e la cultura.
RispondiEliminaIn una società politicamente controllata come la nostra (stiamo diventando sempre più uno stato totalitario con un pensiero unico, centralista) è fondamentale per loro far passare i concetti divulgati dalla tv e dai giornali della casta (che guarda caso continuano a ricevere fior di milioni di euro dallo stato).
Vedete ad esempio il caso internet? Strumento utilissimo e altamente democratico e pluralista. Sono anni che lavorano per controllarlo e se ci fate caso viene sempre paragonato e associato dai media in modo malevolo.
L'obiettivo è chiaro: lo studio, il sapere, in futuro se lo potranno permettere solo chi se lo può permettere economicamente, o per posizione sociale... = Medioevo
un saluto
Un bel ritorno alle origini ,non c'è che dire!
RispondiEliminaIl '68 non c'è stato, il '77 non c'è stato, ma c'è Carla Bruni.
tenere i giovani nell'ignoranza più completa e farne un popolo di consumatori; questo la vera riforma scolastica del pdl. Ricreare le caste su chi può permettersi di studiare per certi indirizzi, ovvero se hai il babbo dottore o avvocato stai sicuro che hai la strada spianata, se sei figlio di operaio accontentati di fare le professionali.
RispondiEliminaSono stufo Ernest, stufo e stanco...
è vero, l'obiettivo è un popolo ignorante e servo... ma io non sono ancora così disfattista sui giovani!
RispondiEliminal'importante è trovare nuovi finanziamenti per le private. come al solito.
RispondiEliminaLeggendovi mi è venuta in mente una canzone, se non sbaglio è Vasco Rossi:
RispondiEliminaVorrei dare un senso a questa vita
anche se questa vita un senso non ce l'ha.
Riallacciandomi ad Harmica...farne un popolo di consumatori...si un popolo di ignoranti, ma visto che il lavoro sta diventando missing, che il momento per andare in pensione si allunga fino a portare la gente a lavorare anche con la bombola dell'ossigeno, questi giovani senza arte, nè parte e meno ancora lavoro, con quali soldi diventeranno consumatori?
La vedo nera ragazzi, più nera di una notte polare come durata.
le persone spesso hanno piena coscienza di quello che vogliono, ma il problema è riuscire ad ottenere ciò che si vuole ...
RispondiEliminai giovani vengono ostacolati sin da piccoli, prima boicottando la scuola e poi il mondo lavorativo...
le cose buone sono sempre minime ed anche i giovani si confondono ...
buon martedì ^___________^
@pupottina. esatto il punto è che qui si vuole indirizzare verso un unico canale
RispondiEliminabuona giornata a te
@tina. ciao tina, si si quello è vasco e la canzona è azzeccatissima e aggiungo purtroppo!
@essere disgustoso. esatto!
@angie. anche io non sono disfattista verso i giovani, non vorrei aver dato questa idea, il punto è che i ragazzi assorbono dalle persone che hanno vicino e questo credo che stia alla base di un paese che vuole migliorare e di una civiltà che deve avere delle fondamenta solide.
un saluto
@harmonica. si anche io sono stufo... stufo di vedere uno stato che arriverà a dare la tessera del consumatore
@reanto. e quella c'è su tutti i palinsesti culturali...
@niente barriere. vero. Le menti vanno bloccate, il disegno è questo e molte volte è trasversale
un saluto
@zioscriba. mamma mia zio... shopping!!!
Da tempo questo esecutivo ha preso la via della privatizzazione in modo molto più marcato di quanto fecero Bersani & Co., peccato che l'abbia fatto proprio nei settori (sanità e scuola) dove tutto questo non era richiesto, peccato davvero...
RispondiElimina@chit. una via delle provatizzazione che prevede anche l'oocupazione delle menti e l'abbandono dei corpi... dei poveri.
RispondiEliminaScuola? Cultura? A che servono?
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