Altre volte non lo si aspetta nemmeno perchè magari lo show è brutto, ci si alza e si va via.
Si guardano ancora una volta gli interpreti e chinando il capo scuotendolo anche leggermente ci si allontana mestamente.
Si è proprio questo che si vorrebbe fare in queste ore.
Cittadini spettatori di una spettacolo vergognoso con diversi attori.
Le solite comparse ricercate in tutte le stanze dei bottoni per fa passare la leggina pro premier, scene da gita scolastica... "allora tutti in fila andiamo a votare"... "mi raccomando non vi perdete nel tragitto".
Poi come al solito il solista che sale sul palco o meglio che decide di dare spettacolo fuori da quello che dovrebbe essere il suo habitat, ossia il tribunale, ma si sa lui preferisce i predellini e magari anche i balconi, dando vita al monologo delle difesa delle unghie sugli specchi alla quale possono credere solo gli italiani, spettatori logicamente paganti e non solo in denaro.
Ma come ogni buona commedia ci si mette anche qualcosa oltre confine e allora perchè non assistere anche ad un tiraemolla Maroni-Ue come se si parlasse di materiale comprato su ebay che tutti vogliono mandare al venditore.
E poi si il sipario si chiude.
Le luci si spengono.
La folla è quasi uscita.
Ed entrano loro, nel silenzio, nel vuoto più completo, nell'assenza di occhi e attenzioni, fuori dalla ribalta, lontane dalle notizie.
Le morti bianche.
Camminano guardano la dove nei primi posti dovrebbe esserci la politica, troppo impegnata in altre cose personali, presente solo dove stanno i riflettori, dove si riesce a tirare via un cachet alto.
E passano via, scendono le scale della ribalta, otrepassano la platea, raggiungono le cantine aprendo la porta e trovando le altre, nascoste si affinchè non disturbino e non si facciano vedere.
Perchè non si deve sapere che di lavoro si muore.
Si guardano ancora una volta gli interpreti e chinando il capo scuotendolo anche leggermente ci si allontana mestamente.
Si è proprio questo che si vorrebbe fare in queste ore.
Cittadini spettatori di una spettacolo vergognoso con diversi attori.
Le solite comparse ricercate in tutte le stanze dei bottoni per fa passare la leggina pro premier, scene da gita scolastica... "allora tutti in fila andiamo a votare"... "mi raccomando non vi perdete nel tragitto".
Poi come al solito il solista che sale sul palco o meglio che decide di dare spettacolo fuori da quello che dovrebbe essere il suo habitat, ossia il tribunale, ma si sa lui preferisce i predellini e magari anche i balconi, dando vita al monologo delle difesa delle unghie sugli specchi alla quale possono credere solo gli italiani, spettatori logicamente paganti e non solo in denaro.
Ma come ogni buona commedia ci si mette anche qualcosa oltre confine e allora perchè non assistere anche ad un tiraemolla Maroni-Ue come se si parlasse di materiale comprato su ebay che tutti vogliono mandare al venditore.
E poi si il sipario si chiude.
Le luci si spengono.
La folla è quasi uscita.
Ed entrano loro, nel silenzio, nel vuoto più completo, nell'assenza di occhi e attenzioni, fuori dalla ribalta, lontane dalle notizie.
Le morti bianche.
Camminano guardano la dove nei primi posti dovrebbe esserci la politica, troppo impegnata in altre cose personali, presente solo dove stanno i riflettori, dove si riesce a tirare via un cachet alto.
E passano via, scendono le scale della ribalta, otrepassano la platea, raggiungono le cantine aprendo la porta e trovando le altre, nascoste si affinchè non disturbino e non si facciano vedere.
Perchè non si deve sapere che di lavoro si muore.
la disgrazia nel nostro paese sta diventando regola, non eccezione
RispondiEliminaNon disturbare il manovratore, questo è.
RispondiElimina@robydick. si compreso il silenzio.
RispondiElimina@dalle8alle5. come si faceva durante il fascismo quando dai paesi si toglievano coloro che disturbavano quando arrivava il duce
Anche la famiglia di mio marito ha conosciuto una disgrazia del genere poco prima che ci sposassimo. Lui, nostro cugino, ero rimasto a lavorare perché gli avevano fregato due anni di contributi. Beffa sulla tragedia.
RispondiEliminaAncora un altra disgrazia e con il processo breve,si rischia l'impunità di simili sciagure.Saluti a presto
RispondiEliminaChiamarle morti bianche è anacronistico.
RispondiEliminaRosse sono e sono ammazzamenti in piena regola.
Coi soldi della Saras l'inter vince la coppa del mondo e Moratti ringrazia
RispondiEliminaCon la nuova "leggina" anche il/i responsabili di quanto accaduto a Saras potrebbero farla franca ...
RispondiEliminaUno, nessuno, centomila...per loro non fa differenza, tanto ci pensano gli avvocati e le assicurazioni.
RispondiEliminaCristiana
i bimbetti giocano, gli uomini e le donne lavorano
RispondiEliminae troppo spesso di lavoro ci muoiono
Sulla Saras vi consiglio di leggere uno splendido libro, "Nel Paese dei Moratti", che trovate recensito qui: http://sardegna.blogosfere.it/2010/10/tutto-su-nel-paese-dei-moratti-il-libro-scandalo-sulla-saras-appena-uscito.html
RispondiEliminaPer conto mio, nel mio piccolissimo, continuo a segnalare dalle mie parti ogni episodio in cui mi imbatto. La cosa devastante è che, paradossalmente, sulla Saras sono puntati gli occhi del paese proprio perché è di proprietà dei fratelli Moratti. Se non fossero i padroni dell'Inter, non se ne sentirebbe parlare proprio. Anche nelle morti bianche abbiamo una serie A e una serie B.
La vergogna delle vergogne.
RispondiEliminaUno spettacolo desolante in una nazione desolante.
RispondiEliminaSe non fosse che parliamo di una tragedia, si potrebbe dire che i nostri politicanti non si ammazzano certo di lavoro. specialmente per fare una legge che tuteli veramente chi lavora e mandi in galera quei cani che uccidono tramite lo sfruttamento.
RispondiEliminaOrmai, purtroppo, é come tentare di turare la falla di una diga con le mani.
RispondiEliminaper quanto riguarda il Cavaliere penso che questa sinistra del cavolo così com'è fara' fatica a buttarlo giù...
RispondiEliminaper l'incidente nella fabbrica dell'intersita Moratti bisogna metterci riparo è un altro gravissimo fatto che si aggiunge ad altri accaduti negli anni passati. Non si può crepare andando a lavorare e per uno stipendio da fame.
hai ragione è indegno di un paese moderno, ma la situazione (con le nuove regole del lavoro) potrebbe peggiorare
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