Chi ha avuto a che fare con queste cose capirà ancora di più.
Carte, contro carte, certificati, uffici, funzionari, code, tesserini, richieste assurde, chiamate, controlli, indifferenza, incomprensioni, muri muri e ancora muri, soldi che mancano.
Un uomo malato di SLA.
Un uomo che è mancato il 28 gennaio scorso, mentre stava ancora aspettando la risposta da parte della ASL 3 di Genova per la sua invalidità.
17 mesi per sapere se aveva diritto o meno a qualcosa... 17 mesi si silenzi... 17 mesi per ottenere un aggravamento... di porte chiuse.
Nel giugno 2010 a Pasquale viene diagnosticata la Sla, a luglio parte la richiesta.
Il 13 ottobre 2010 viene convocato per la prima visita per accertamento di invalidità e handicap, e siccome la commissione (tutte) valuta il momento vedendo che l'uomo cammina ancora ed è autonomo boccia la richiesta.
Naturalmente la risposta non arriva subito ma 7 mesi dopo, accogliendo solo l'invalidità a fini assistenziali. Niente 104!
Pasquale si aggrava, parte la richiesta di aggravamento, è il 16 giugno 2011.
A dicembre le condizioni sono ancora più gravi, viene assistito dalla Gigi Ghirotti, gli viene prescritto l'uso della macchina della tosse (la Pegaso) a causa dell'l’aumento delle secrezioni tracheo-bronchiali.
La Asl 3 di Genova non passa questo ausilio salva vita!
7 mesi dopo la visita arriva la risposta dell'Inps, accolto l'accompagnamento ma non l'handicap e niente 104... la figlia deve prendere permessi e ferie per assistere il padre.
Il 28 gennaio 2012 Pasquale muore.
Questo non è un paese. Qui oltre a non curarti ti fanno sentire di troppo, di fanno capire che dai fastidio, ti voltano le spalle e chiudono le porte. Nel frattempo di spendono soldi per i poteri forti e si tralasciano quei servizi che stanno alla base di un civiltà.
Tutto questo nel totale silenzio.
ora si sa non si dovrebbe augurare mai nulla di male a nessuno ma verrebbe, verrebbe davvero da augurare, se non la SLA ,ché di peggio non so immaginare, ma tanto tanto tanto male a lorsignori, perché alla fine la burocrazia è fatta di uomini e di donne che preferiscono indossare prosciutto sugli occhi e pelo sul cuore
RispondiEliminaNessuno sarà mai accusato per questi diritti negati, nessuno sarà mai colpevole, nessuno ne risponderà.
RispondiEliminaE' per questo che fanno quel che fanno, sanno di avere l'impunità assoluta.
Questa è un'Italia bestiale ma anche noi, mica scherziamo...
RispondiEliminaSapevano i geniali componenti della commissione cos'è la SLA?..Sapevano che se devi dare una risposta ad uno che dichiara di avere quella patologia, dopo 7 mesi, forse, non è in grado più di leggerla?..Che pezzi di merda!!!
RispondiEliminaAmico, grazie per l'attenzione che hai per questi problemi, in un momento in cui tutti corrono verso lo spread ed in cui si cerca in tutti i modi di aggredire il Welfare..
ma anche solo in un momento in cui l'attenzione verso chi sta male "non è più di moda"..
oltre che rabbrividire mi indigno se penso che troppe persone non hanno voce in questa società
RispondiEliminaLa morte non aspetta i tempi burocratici, impossibili, volgari, della nostra società. Quanta disumanità
RispondiEliminai colpevoli non sono solo la burocrazia e i burocrati, ma anche i tanti falsi invalidi, che oltre ad essere colpevoli di truffa ai danni dello stato dovrebbero essere processati anche per sevizie nei riguardi degli invalidi veri, che sono costretti a peripezie inumane per avere un loro diritto, perché per ogni 104 falsa in più ce n'è una vera in meno
RispondiEliminala cosa che mette più tristezza è appunto vedere il divario che esiste fra assurdi sprechi da un lato e negazione dell'assistenza fondamentale in casi come questo.
RispondiEliminal'efficienza l'abbiamo investita tutta per le grandi opere!
RispondiEliminaCondivido totalmente il pensiero di mr.Hyde .
RispondiEliminae perché no? dico perché non augurarlo? Si capisce benissimo che la gente comprenda solo le sventure condivise. Si chiama solidarietà e compartecipazione!
RispondiEliminaquesto è il paese del governo Monti, che segue "degnamente" i governi che l'hanno preceduto.
RispondiEliminaCaro Ernest, il primo pensiero dopo aver letto è stato quello di augurare loro la stessa cosa e non me lo rimangio. Anche volendo riflettere non è che possa aggiungere molto di più o di diverso da ciò che chi mi ha preceduto ha espresso. Mi resta solo l'auguri primario.
RispondiEliminaQuoto Sara, queste sono le vititme delle politiche neoliberiste finto efficientiste: taglianoi dove serve e lasciano intatti i privilegi (vedi le spese militari in primis).
RispondiEliminae il fiore all'occhiello che era la sanità pubblica, viene smantellata giorno dopo giorno. il sistema sanitario come negli usa, questo è quello che vogliono e purtroppo ci stiamo avvicinando.
RispondiEliminaApprovo in pieno mr.Hyde e Gap, se commento a te chiudono il blog e a me...fanno passare il resto della vita in galera.
RispondiEliminaSolo per questo episodio Genova dovrebbe seguire la strada di Ventimiglia, il commissariamento.
Forse è diventato "monotono" anche aiutare la gente senza poterci lucrare, forse qualcuno ha deciso che gli "sfigati" devono levarsi di mezzo... come Tina, cerco di evitare le vere parole che dovrei dire...
RispondiElimina(però non dimentichiamo l'altra faccia della medaglia si questo sconcio burocratoide e senz'anima: le migliaia di falsi invalidi, da considerare peggio degli sciacalli! è anche colpa loro se le cose funzionano così.)
Esco dalle righe: questa burocrazia è manovrata da burocrati, cioè medici, cioè impiegati, cioè persone.
RispondiEliminaLa burocrazia in sé non ha peli sul cuore, è astratta; chi la manovra li ha.
E' un pensiero mio, magari non condivisibile, ma penso al nazismo e ai nazisti che lo applicavano, in maniera teutonica: anche allora erano militari, medici, impiegati... persone; che pedissequamente applicavano "la loro legge".
Fino a quando il singolo essere umano non si riconoscerà come tale, e come tale imparerà ad agire, secondo una coscienza personale, il cappio della burocrazia continuerà a soffocarci.
Ciao, ma un ciao amaro.
Storia molto simile a quella di mio nonno, a lui l'invalidità la diedero ma solo dopo che se ne era andato...
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