Proprio ieri ancora una volta ci siamo trovati di fronte una decisione di una corte che sinceramente lascia senza parole, con tanta rabbia in corpo e una profonda tristezza d'animo.
Usano parole come "interpretazione estensiva" per far fare passi indietro ad un paese che non riesce ad andare avanti, e lo fanno su un argomento terribile come lo stupro di gruppo.
Credetemi faccio davvero fatica a scrivere, perchè non riesco a pensare ad un orrore tale. Il pensiero ora va a tutte quelle donne che con questo provvedimento si sentono doppiamente colpite, prima da un atto vile e meschino e poi da una legge che tratta la cosa con i "ma però" e a coloro che ora avranno sempre più paura di denunciare.
Sia chiaro non sono un giustizialista e credo fermamente nella legge, nel diritto e nelle garanzie per un accusato che devono essere alla base di una democrazia, ma oggi, davvero, mi domando perché un'istituzione come la cassazione, che dovrebbe essere al servizio del cittadino per il pieno rispetto della legge, debba arrivare a fare dei distinguo del genere, debba arrivare ad insultare le vittime di uno stupro, debba arrivare a far sentire sole queste persone ancora una volta.
Parlano di "uguaglianza davanti alla legge", di "libertà personale" e di "funzione della pena", qualcuno vede qualche riferimento a chi subisce questo crimine?
Uguaglianza, libertà, pena... E l'uguaglianza della vittime? E la loro libertà rubata? E la pena che hanno dovuto subire e che si porteranno dietro?
Era il 1988, avevo 13 anni e ricordo ancora la prima volta che ascoltai la canzone di Barbarossa a Sanremo quell'anno...
chissà chi era cosa voleva
perchè ha ucciso i miei pensieri
chissà se un giorno potrò scordare
e ritornare quella di ieri
...ricordo ancora i brividi provati.
24 anni dopo sappiamo chi sono ma continuiamo a non capire perché giorno dopo giorno uccidono i pensieri della persone, ora anche per legge.
Le misure alternative al carcere possono essere praticate per reati non gravi. Ma qui siamo di fronte a reato grave contro la persona. E' necessario fare comprendere la gravità a chi ha commesso reato per evitare che possa reiterarlo.
RispondiEliminaMa cosa cazzpita gli passa nel cervello a questi giudici?
RispondiEliminaSenza parole.
Lo stupro è stupro e la lagge lo deve perseguire; se è stupro di gruppo è ancora più aberrante. Questi giudici, invece, non sembrano capirlo. Di conseguenza, questi giudici, sono anch'essi stupratori, operano in branco, e vanno condannati duramente.
RispondiEliminacredo che sia l'ennesima dimostrazione del fatto che la giustizia e la legge sono due cose diverse. il che non rende meno aberrante la notizia.
RispondiEliminaDa anni ormai, è in atto una guerra, una guerra mai formalmente dichiarata.
RispondiEliminaQualche potere non meglio identificato, sta cercando di distruggere l'Italia.
Tutto sembra casuale, ferrovie allo sfascio, benzina alle stelle, sanità in ginocchio, pensioni azzerate, lauree senza valore, strade dissestate, speculazione selvaggia sul territorio, diritti negati, ecc.
Ogni giorno l'Italia sprofonda in un baratro senza fine dal quale non uscirà mai più.
C'è un progetto dietro, nulla accade per caso.
Questa guerra non dichiarata non spaventa perché non usa le armi, ma esiste.
Tragicamente per noi.. ESISTE..!!!
Forse l'attenuante sta nel fatto che si usa approvare l'idea del "tutti per uno, uno per tutti".
RispondiEliminaUn vero e propri obbrobrio
Cristiana
Io in alternativa al carcere gli darei una fraccata sistematica di botte. per un tempo indefinito. Credo che uno stupratore non possa mai redimersi: è un perverso nell'animo.
RispondiEliminaCiao Ernest, un'altra di quelle notizie che quando le leggi rimani stesa. Stamattina ho voluto leggere varie fonti di informazione, per essere certa di non avere capito male.
RispondiEliminaMi sa tanto che Magocamillo abbia ragione.
Qui siamo in guerra!
Un saluto e grazie,
Lara
il potere cerca di conservarsi caro mio, a tutti i costi
RispondiEliminaHai ragione,no comment ... mi viene in mente però una frase del grande De Andrè che cito di seguito
RispondiElimina"Mi sono reso conto che un uomo solo non mi ha mai fatto paura, invece l'uomo organizzato mi ha sempre fatto molta paura. »
(Fabrizio De André, Elogio della solitudine).
Ciao Ernest.
Francesca
Occorrerebbe attendere il deposito delle motivazioni e capire cosa abbia portato i giudici a questa decisione.Molte volte i media danno lo scoop senza avere approfondito, magari estrapolando un solo passaggio del dispositivo e decontestualizzandolo dal resto.Se fosse vero, ovviamente,sarebbe una porcata senza eguali.
RispondiEliminaL'ultima di StudioAperto il TG di Berlusconi.
RispondiEliminaVedi:
http://dl.dropbox.com/u/3169742/Immagini/Varie/studio%20aperto.jpg
E' un vero, tragico ritorno di barbarie ufficiale della società!
RispondiEliminaCiao Ernest e buona serata. Viviamo in un Paese che sta, neanche tanto lentamente, tornando indietro di 100 anni, in tutti i campi del diritto, negando princìpi per i quali ci si era battuti. Quando tutti ma proprio tutti, ora anche le donne, saremo colpiti, allora, magari, torneremo nelle piazze come si faceva una volta e, con forza e determinazione, chiederemo di ristabilire i princìpi dell'onestà e della dignità dell'individuo su quelli della barbarie che stanno instaurando oggi.
RispondiEliminaCome dice Blackswan aspettiamo di vedere le motivazioni, anche se non sarebbe la prima volta di ingiustizie che fanno gridare vendetta.
RispondiEliminaMagari si punisce chi protesta e poi simili crimini rimangono impuniti.
RispondiEliminaUna notizia incommentabile, veramente un passo indietro di un secolo....anzi almeno una volta c'era il delitto d'onore, certe cose non passano proprio impunite (anche se erano punite con un'altro atto discutibile). Adesso invece...bah..
RispondiEliminaMi era sfuggito questo abominio... E' veramente uno schifo.
RispondiEliminaNon ci sono parole per commentare queste cose...anzi si...parolacce!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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