La cosa triste è che ci sono italiani che credono ancora a queste persone. Il discorso va oltre Berlusconi, va oltre il giudizio espresso dai giudici di Milano, questa è una questione di credibilità di un paese persa da anni a causa di un uomo e di chi l'ha votato, questo non va mai dimenticato.
Accettare tutto ciò che ci viene detto, mancare di senso critico, non pensare col proprio cervello ma aspettare l'imbeccata del Tg4 o il servizio di Studio Aperto, andare in edicola e prendere come oro colato i titoli imbarazzanti di Libero e de Il Giornale ha ridotto questo paese in queste condizioni.
Ha portato persone a scendere in piazza non per difendere un concittadino povero come ce ne sono tanti che finiscono in galera ingiustamente, oppure a chiedere la carcerazione di qualche "Salvato" illustre di una qualsiasi strage italiana. No! Questa gente scende in piazza e pende dalla labbra gommose di Daniela Santanché che ha girato partiti in alcuni casi gridando anche contro l'uomo che ora difende.
Gente che osanna persone come Giuliano Ferrara che nel '68 correva per Valle Giulia scappando dalla polizia, iscrivendosi poi al PCI, passando poi sotto il braccio di papà Bettino nel Psi per approdare poi nella sua amata isola chiamata Forza Italia nel 1994.
Quella maglietta andrebbe cambiata, scrivendo SIAMO TUTTI A LIBRO PAGA, perché la verità in fondo è questa. Tali persone esistono politicamente perché esiste Silvio Berlusconi altrimenti non sarebbero li.
E lascino stare per cortesia chi ha più dignità di loro e per condizioni di vita a volte non volute è costretta a fare un mestiere che eviterebbe volentieri.
Ora al figlio quando gli daranno del 'figlio di puttana' se ne farà una ragione... ;-)
RispondiEliminaLei difende il suo padrone, recita il suo ruolo, ne venisse un più ricco, lo mollerebbe all'istante. Quella maglietta è un condensato di oscenità e sessismo.
RispondiElimina@Sara. si Sara ancora una volta si insultano le donne e fa davvero rabbia vedere tante donne che pendere dalle labbra di questa gente
RispondiElimina@Chit. Chit più guardo quella foto più mi domando come abbiamo fatto a ridurci in questa maniera!!?!
Tali persone campano perché c'è il silvio che sgancia, di solito non ti tasca sua ma di tasca nostra.
RispondiEliminae ora quest'affare qua rivendicherebbe per sè il ministero delle pari opportunità... se ad un articolo del genere danno quel ministero altro che se non ora quando!
RispondiEliminaSi chiamano marchette caro Ernest.
RispondiEliminaSi chiamano MARCHETTE..!
Da oggi se e quando incontro una persona che esercita la più antica delle professioni, le chiederò scusa e le dirò semplicemente 'esistono stronzi che vi offendono. Se per caso li incontrate sputategli in faccia'
RispondiEliminaUn salutone,
aldo.
Ma loro si sono definiti puttane perché noi, dopotutto, li paghiamo (per incularci, spesso).
RispondiEliminaNon è sbagliato.
Moz-
Appunto : le puttane hanno un dignità che questi nemmeno si sognano.
RispondiEliminaUn becerume incredibile! In un paese serio le querele per diffamazione le arriverebbero addosso d'ufficio.
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