Una donna cammina per una strada di Atene.
Ha fretta, vorrebbe andare ancora più veloce ma non ce la fa. Ha paura di arrivare tardi, perché li dove deve andare il rischio è non trovare più niente. Per lei, ma soprattutto per la sua famiglia, sarebbe una tragedia.
Dove sta andando questa donna?
Corre per arrivare prima al banco delle offerte dei saldi?
Al negozio Apple per l'ultimo Iphone?
Cerca di accelerare, passo dopo passo. Il fiato incomincia a mancare, le gambe sembrano non rispondere più e diventano molle, non riescono più a sostenerla.
Poi il buio.
Qualcuno continua a parlare di numeri e di bilanci nel frattempo c'è chi deve fare i conti con la fame quotidiana.
Queste scene iniziano anche in Italia, purtroppo vedo un futuro grigio.
RispondiEliminaCaro Compagno Ernest, quando ho letto la notizia mi son sentito un fuoco dentro, una rabbia indomita, una voglia impellente di dare fuoco a qualche suv a caso.
RispondiEliminaPoi ho respirato a lungo, rendendomi conto che non sara' un gesto isolato di un eretico a risolvere casi come questi, ma cio' non mi e' servito a farmi sbollire la rabbia e il senso di impotenza di fronte a uno scempio del genere.
Hasta
Zac
Carissimo, anche qui non si scherza...l'altra notte,ore 2,30, ho visto due persone rovistare nei cassonetti in cerca di cibo! Dovremmo essere più umani!
RispondiEliminaNon so a voi, ma a viene voglia di andare lì e spaccare tutto. Non è consigliabile scrivere queste cose. Ma sgorgano dal cuore..
RispondiEliminala Grecia è un paese che mi è molto caro, è terribile pensare in che condizioni si trovi il paese che ha dato le origini alla nostra civiltà.
RispondiEliminapurtroppo, il mondo è fatto a scale e c'è chi scende e chi sale e la vita è durissima dappertutto, sopratutto in Grecia
RispondiEliminaQueste notizie sui giornali sembrano notizie di giornali borbonici.
RispondiEliminaQui a Milano, come senz'altro nelle altre città, ci sono le code alla Caritas quando distribuiscono cibo.
RispondiEliminaAnche da queste parti capita sempre più spesso di vedere gente che rovista nei cassonetti. Io ogni tanto ci penso che non so davvero cosa sia la fame, quella vera, non quella che ti prende alle 11 e che spezzi con una mela, e immagino che non sia affatto una sensazione positiva..
RispondiEliminaE questa, caro Ernest, tutto sommato è una notizia che ha ancora un "lieto fine". Ti invito a guardare, quando hai tempo, nel blog chiamato "Sopravvivere in Grecia", il cui link è indicato nel mio blog nella lista "curiosando". L'ultimo post è del 26 dicembre e racconta di una situazione umana da far letteralmente rabbrividire. Ma c'è anche tanto altro sulla politica, su Alba dorata e sulle tante porcate imposte dalla troika. Porcate che da noi non vengono raccontate.
RispondiEliminaNoi siamo ancora lontani da quella condizione ma, andando avanti così (dormendo) siamo sulla buona strada per fare la stessa fine! Dobbiamo bruciare completamente le "riserve" che ogni famiglia ha ancora da bruciare e poi... altro che scale da scendere e salire!!