lunedì 20 gennaio 2014
Qui dove crolla tutto
La Liguria, e non solo, sta crollando.
Lo dico con tanta rabbia guardando questa immagine della costa tra Nervi e Bogliasco che potrebbe essere presa come simbolo, assieme a quella del treno deragliato a Ventimiglia, di un degrado di questo paese.
Ciò che fa ancora più rabbia è sapere che passata la perturbazione e le polemiche si ritornerà come prima a pensare solo a costruire case in posizioni improponibili, grattacieli su colline o in riva al mare e parcheggi in qualunque posizione.
L'amara verità di questo paese è proprio il fatto che ci si accorga dei problemi solamente quando accadono tragedie oppure in campagna elettorale per poi accantonarli subito dopo.
Non è più una questione di Allerta 1 o 2 ma di un reale cambiamento di mentalità e di rispetto per la terra su cui abitiamo.
I nostri "vecchi" lo facevano noi li abbiamo dimenticati.
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noi si vive qui ed ora, neanche tra 15 minuti
RispondiEliminaeh...se andiamo avanti così non si vive proprio...
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaFinirà che andrete tutti a vivere ai Balzi Rossi. Ma almeno lì v'è la certezza che niente più frane per colpa dell'uomo.
RispondiEliminauna situazione davvero difficile che si ripete inesorabilmente ogni anno... nel frattempo si parla di interventi ma di concreto nulla
EliminaDentro le grotte? Forse è l'unico scampo!
EliminaE', come sempre, questioni di soldi.
RispondiEliminaSoldi che si prendono costruendo, soldi che non si vogliono spendere per la gestione intelligente del territorio.
Tanto, quando succede il patatrac, dei cosiddetti preposti nessuno ha mai colpa e non è mai accusato di niente.
esatto... perché come dici tu in queste vicende poi nessuno risulta mai colpevole, soprattutto le istituzioni
EliminaNell'estremo Ponente, nel mio estremo Ponente, è uguale, o ancora peggio. Nell'entroterra frane su frane e paesi isolati. Sono pessimista. Non credo che servirà questa ennesima lezione a cambiare.
RispondiEliminaanche io Alberto purtroppo sono pessimista perché succede da troppo tempo e non solo in Liguria, ho ancora nella mente l'immagine di quella intera montagna credo in Calabria che si muoveva da sola
EliminaAnche qui in Emilia la situazione non è facile e i problema restano.
RispondiEliminaPS
Complimenti per il nuovo look.
immagino, e così come in altre parti d'Italia.
EliminaGrazie per i complimenti :-)
Vero, e punti l'accento su un fenomeno orribile: ci si interessa di queste sciagure solo in tempo di eRezioni.
RispondiEliminaMoz-
Viene da pensare soldi soldi soldi e interessi particolari contro quelli della comunità...
Eliminanaturalmente questo dramma sarà aggiunto alle "accise" sui carburanti
RispondiEliminaSi ma poi chiaramente i soldi delle accise non verranno utilizzati per quello come al solito
EliminaSemplicemente spaventosa, questa foto: ma come si fa a permettere di costruire in quel modo? Poi se qualche politico finisce in galera, ci si lamenta della "supplenza" della Magistratura...
RispondiEliminaPer me bisognerebbe passare direttamente al boia.
O.T.: più la guardo e più mi piace questa nuova pagina, Ernest!
pensa che ieri ho visto una foto del prima che non era poi tanto diversa da quella di adesso quindi non è stata una cosa improvvisa.... come al solito.
EliminaDirei che mi sto convincendo anche io del nuovo look... grazie!!!
Povera patria.
RispondiEliminafuggita via...
EliminaPrima fammi fare i complimenti, visto che arrivo in ritardo. Bel modo per rinnovare l'immagine del blog. Bella novità davvero.
RispondiEliminaCiao Ernest e buona serata. Quell'immagine ha qualcosa di drammatico. E non parlo degli edifici sovrastanti la costa che sono pericolanti. No, parlo dello scempio subito dalla natura, causato dall'uomo per incuria, perché inquina e perché cementifica anche dove non dovrebbe. Un tratto di costa come quello, letteralmente sventrato, è una bestemmia verso la natura. Poi, dopo aver provocato tutto questo, ci si ritrova a dover sentire i soliti politicastri che parlano di "tragedie inevitabili" e, immancabilmente, promettono immediati interventi che, puntualmente, non arriveranno mai.
Siamo qua a vedere il nostro territorio che sprofonda, frana, muore per i veleni che vi sotterriamo, scompare sotto cemento e asfalto. E' criminale!
Ciao Carlo e grazie per i complimenti era un po' che pensavo di fare qualche cambiamento ma non me la sentivo poi... il nuovo anno.
EliminaIl fatto è che sarebbero tragedie evitabili se l'uomo iniziasse a dare il giusto peso alle cose invece... è sempre li a costruire e costruire.
Qua da noi basta andare sul monte fasce e guardare giù per capire quello che hanno fatto a questa terra.
un saluto