martedì 12 maggio 2009

La famiglia scomoda del duce


Questo è un post che avrei voluto scrivere qualche giorno fa. Su un film che uscirà in questi giorni "Vincere" di Marco Bellocchio. Poi sono successe altre cose che meritavano di essere commentate. Ieri sera però assistendo alla puntata di Porta Porta, facendo zapping si capita anche su quello a volte, ho provato rabbia e come al solito delusione. Si parlava appunto del film, una narrazione di fantasia che però si basa su fatti storici ovvero il figlio riconosciuto e abbandonato di Benito Mussolini e il suo ipotetico matrimonio con Ida Dasler. Presento nello studio...Alessandra Mussolini... Giordano Bruno Guerri... Ritanna Armeni... un altro storico, uno psichiatra, il regista del film e i due attori principali.
Non poteva certo mancare la signora Mussolini, accompagnata anche dalla mamma nel pubblico, che non ha mancato come al solito di difendere a spada tratta il povero nonnino. La situazione a tratti è sembrava persino imbarazzante anche per le persone presenti.
Vediamo alcuni dettagli della vicenda storica. Mussolini noto trombeur de femme prima di diventare il duce ha una relazione con la signora Dasler. La giovane donna sostiene il giovane politico nelle sue avventure, anche finanziariamente perdendo quasi totalmente le sue fortune. I due hanno un figlio, un probabile matrimonio, Mussolini riconosce il bambino al quale viene dato il nome di Benito Albino...fine della favola...inizio dell'incubo...Benito diventa Mussolini...diventa il padre della patria...diventa il duce...sposato. Famiglia, valori da difendere, una guerra in arrivo e l'uomo alla guida del paese non può e non vuole permettere che una donna disturbi tutto questo.
Ida Dasler viene abbandonata... allontanata... arrestata... internata in un manicomio dove muore dopo undici anni, dopo aver scritto centinaia di lettere al duce, ai prefetti e al papa.
Benito Albino, il figlio, viene allontanato, mandato in un collegio militare e poi in marina. Sulla sua sorte non vi è certezza...disperso in mare o anche lui a scontare i suoi ultimi giorni in un manicomio, morto a 33 anni. Fine della tragedia.
Non mi aspettavo dalla nipotina del fascio un'ammissione di colpa o delle scuse, però non ricordavo la sua arroganza, nei confronti degli interlocutori ma soprattutto della storia. Ha negato la possibilità per tutto la trasmissione che il figlio sia stato del duce arrivando a dire anche "Mio nonno era un buono...l'ha riconosciuto per questo!". Ora... in due settimane ho già sentito due volte questa aggettivo associato a Mussolini, sono messaggi di sdoganamento, di revisionismo che incalza, prima Dell'Utri e poi la nipotina. La rabbia di ieri sera è montata per le mancate risposte da parte degli ospiti, che a volte sembravano imbarazzati. Qualcuno ha accennato qualche timida risposta, ma sempre buonista sul moderato andante, solo la Mezzogiorno verso la conclusione della puntata ha ricordato alla Mussolini le altre responsabilità del dittatore.
Sono dell'idea che queste persone meritino risposte adeguate alle persone che sono. Basta buonismi da salotto, basta buone maniere, altrimenti si finisce veramente male. Se si continua ad essere ultrademocratici con quelli che non difendono la democrazia finiremo ancora una volta in mezzo ad una folla sotto ad un balcone a gridare ed esaltarsi ad ogni cazzata sparata da un individuo. E' chiaro che anche questo rientra nelle manovre del signor Vespa, già beccato al telefono a preparare ad arte per gli ospiti le puntate, il quale si è ben guardato da invitare personaggi col piglio buono e magari in grado di spedire la nipotina del duce. Il punto più basso dell'atteggiamento della Mussolini è arrivato durante le dichiarazioni di un ex compagno di classe del figlio abbandonato...un novantaduenne che ha portato una suo testimonianza battezzato dalla signora della destra con un "Non ricordi...allora stai zitto".
Queste persone sono lontane anni luce dai valori della costituzione...parlano e possono esprimersi per i nostri nonni hanno combattuto contro i loro per la libertà della quale stanno usufruendo...si permettono di insultare il 25 aprile, di descrivere come "buono" un criminale assassino di milioni di persone mandate nei campi di concentramento e in guerra.
Chi ha ancora un nonno che ha combattuto in quei giorni per la libertà o se si ha la possibilità di incontrarne uno...ringraziamo sempre e per i giorni futuri che magari loro non vedranno ma che noi e nostri figli potranno vivere grazie al loro sacrificio.

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