martedì 19 maggio 2009

Scontri a Torino per un finto G8


Come era logico che accadesse in queste ore stanno avvenendo scontri in piazza a Torino.
Le immagini che girano per il web fanno tornare alla mente le giornate vissute nella mia città. Tra le dichiarazioni di questa mattina si poteva leggere "non sarà un'altra Genova", invece ecco servite le immagini di poliziotti che trascinano manifestanti.
Quello che mi viene in mente è che ci sia un disegno per esasperare i toni, per far apparire i manifestanti come violenti, per far vedere all'opinione pubblica che alla fine serve un governo forte, un governo che può fare tutto ciò che vuole...dalle leggi vergogna fino a calpestare i diritti umani... ma la cosa importante che sia un governo dell'ordine. Chi sta dalla parte del dissenso deve sempre apparire un facinoroso, un violento, uno che vuole il disordine. Passeggiando per le strade delle città si sento discorsi delle persone che se la prendono col sistema si sento frasi del tipo..."Così non si può più andare avanti!"..."Bisogna fare qualcosa!"...poi appena ci sono manifestazioni (in questo discorso non rientrano il Black Block di tendenze fasciste che agiscono solo per distruggere i movimenti) sono i primi che magari esortano all'ordine, si spazientiscono se i vigili fanno cambiare percorso alle macchine...
Il disegno a volte sembra chiaro. Altrimenti non vedrei alcun motivo per chiamare G8 dell'Università una riunione tra Rettori di varie Università del mondo. I governo ormai sanno che la gente è stufa di vedere pseudo-governanti o rappresentanti delle classi dirigenti che si chiudono nei palazzi storici delle città a discutere su provvedimenti che non attueranno mai, a fare dichiarazioni che poi verranno smentite nei fatti. Prendete ad esempio l'Italia. Che senso ha fare un "G8" del genere in un paese dove il governo attuale ha tagliato gli investimenti nella ricerca, dove da anni non investiamo sui nostri studenti, dove da anni i cervelli migliori vanno all'estero. Questo non vuol dire che discutere non serve, ma vuol dire che discutere e non fare diventa una presa in giro. Provoca rabbia a studenti che pagano tasse assurde per strutture fatiscenti e servizi a volte imbarazzanti per un paese civile.
La storia insegna il partito fascista acquisì consenso nei salotti bene proprio perché all'inizio del secolo le squadracce di Mussolini scendevano in piazza per fermare i corte, per bastonare i "rossi". La storia insegna bisogna fare attenzione a non cadere nelle trappole le nostre libertà e nostri diritti sono in pericolo e la cosa peggiore è che a volte non ce ne accorgiamo neanche.

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