mercoledì 13 maggio 2009

Via al nucleare dal Senato

Era l'8 e il 9 novembre 1987, giornate di referendum sul nucleare, giornate di scelte. Gli italiani decisero per il SI, quindi optarono per l'abrogazione di tre norme poste in votazione:
- attribuire al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) il potere di determinare le aree dove insediare le centrali elettronucleari, nel caso non lo facessero le Regioni; - autorizzare l'Enel a versare contributi a Regioni e Comuni in proporzione all'energia prodotta sul loro territorio con centrali nucleari o a carbone; - consentire all' Enel di «promuovere la costruzione» di impianti elettronucleari «con società o enti stranieri» o anche «assumere partecipazioni che abbiano come oggetto la realizzazione e l'esercizio di impianti elettronucleari» all'estero.
I cittadini si espressero dopo una campagna referensaria molto dura, a tratti ambigua, con partiti divisi al loro interno. Era il periodo del dopo Chernobyl e i danni che gli incidenti in quelle fabbriche potevano causare erano ben visibili. L'Italia votò...22 anni dopo il volere del popolo è nuovamente accantonato...non preso neppure in considerazione. Voglio dire, cosa si può attendere da una classe politica che cambia la legge elettorale voluta da un referendum...figuriamoci sul nucleare.
Entrando nel merito poi l'attenzione andrebbe spostata sulla gestione futura. Pensiamo solo alle scorie, non siamo in grado di badare ai nostri classici rifiuti (vedere le puntate di report per credere o le foto di oggi della discarica campana) sparsi per tutto il paese. Falde acquifere inquinate, campi coltivati vicino a discariche... E' un paese che va al contrario, nel momento in cui il resto del mondo investe sulle energie alternative noi torniamo indietro.
Quindi ieri il via libera del Senato con 142 sì e 105 no: favorevoli Pdl e Udc, contrri Pd e Italia dei Valori. Sono stati approvati gli articoli 14-15 e 16 del disegno di legge "Sviluppo ed energia" che delegano l'esecutivo per adottare entro sei mesi con delibera del Cipe alcuni decreti per il ripristino della produzione atomica: tipologia e disciplina per la localizzazione degli impianti, stoccaggio del combustibile, deposito dei rifiuti radioattivi. C'è da tremare leggendo gli articoli votati...si parla di procedure velocizzate per la costruzione delle centrali da parte di consorzi e dell'istituzione della cosiddetta "autorizzazione unica" che sostituisce ogni tipo di licenza e nulla osta. Non sono un tecnico ma procedure velocizzare non vanno d'accordo con sicurezza e soprattutto con nucleare.

2 commenti:

  1. non si fermeranno mai di fronte a niente nessuna regola ci vuole un colpo di stato appendiamoli nelle piazze oppure fuggiamo ormai è follia pura

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  2. sembra che ogni giorno il governo si diverta a tirarne fuori una nuova. Neppure la follia saprebbe fare peggio

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