Oggi è il 9 maggio. Tutti bene o male sanno che è l'anniversario della morte di Aldo Moro ritrovato dopo 55 giorni di prigionia in via Caetani ucciso dalle brigate rosse. Tanti libri sono stati scritti su questo omicidio, sul ruolo delle Br, quello dei partiti, dei servizi segreti, della banda della Magliana. Sappiamo tutto e non sappiamo niente. Come diceva Pasolini "so chi sono i colpevoli ma non ho le prove"...in questo caso ci sarebbero anche state le prove ma si sa in che paese siamo...la maggior parte delle persone che in quel periodo si occupavano del caso erano iscritte alla P2...che dire....
Io però voglio parlare di un altro omicidio. Sempre avvenuto il 9 maggio. In una Sicilia difficile, a Cinisi. Voglio parlare di Peppino Impastato, un uomo un ragazzo che ha lottato contro la mafia contro il boss Badalamento. Un omicidio taciuto, che per troppo tempo è stato oscurato dalla stampa e archiviato dalla giustizia come un attentato mal riuscito di un comunista.
Peppino aveva lottato, urlato la verità scomoda alla popolazione, smascherato i mafiosi vicini anche alla sua famiglia. Smascherato i traffici illeciti del boss che viveva a 10o passe dalla sua casa. Aveva fondato una radio libera, per parlare, dire la verità su quella Sicilia dove i politici andavano solo per prendere voti oppure per intascare i finanziamenti della cassa del mezzogiorno. Una Sicilia abbandonata che Peppino non poteva sopportare di vedere, un ragazzo contro tutti.
Due morti, quelle del 9 maggio, apparentemente distanti, ma molto vicine invece. In via Caetani l'Italia si è risvegliata e ha toccato uno dei momenti più bassi della sua storia, politici immischiati, corrotti, impauriti dalle lettere di un prigioniero e dalla sua ipotetica liberazione. A Cinisi è morta due volte la libertà prima con l'uccisione di Peppino e poi con l'occultamento della verità sulla sua fine...il solito comunista che si fa saltare in aria.
Ancora oggi purtroppo del ragazzo siciliano si parla poco e poche persone conoscono la sua vicenda, nei telegiornali pochi istanti senza approfondimento senza andare a fondo nella vita di un ragazzo che ha trent'anni ha sacrificato la sua vita per la verità e la libertà.
Era il 9 maggio 1978...era un ragazzo che lottava contro la mafia.
Io però voglio parlare di un altro omicidio. Sempre avvenuto il 9 maggio. In una Sicilia difficile, a Cinisi. Voglio parlare di Peppino Impastato, un uomo un ragazzo che ha lottato contro la mafia contro il boss Badalamento. Un omicidio taciuto, che per troppo tempo è stato oscurato dalla stampa e archiviato dalla giustizia come un attentato mal riuscito di un comunista.
Peppino aveva lottato, urlato la verità scomoda alla popolazione, smascherato i mafiosi vicini anche alla sua famiglia. Smascherato i traffici illeciti del boss che viveva a 10o passe dalla sua casa. Aveva fondato una radio libera, per parlare, dire la verità su quella Sicilia dove i politici andavano solo per prendere voti oppure per intascare i finanziamenti della cassa del mezzogiorno. Una Sicilia abbandonata che Peppino non poteva sopportare di vedere, un ragazzo contro tutti.
Due morti, quelle del 9 maggio, apparentemente distanti, ma molto vicine invece. In via Caetani l'Italia si è risvegliata e ha toccato uno dei momenti più bassi della sua storia, politici immischiati, corrotti, impauriti dalle lettere di un prigioniero e dalla sua ipotetica liberazione. A Cinisi è morta due volte la libertà prima con l'uccisione di Peppino e poi con l'occultamento della verità sulla sua fine...il solito comunista che si fa saltare in aria.
Ancora oggi purtroppo del ragazzo siciliano si parla poco e poche persone conoscono la sua vicenda, nei telegiornali pochi istanti senza approfondimento senza andare a fondo nella vita di un ragazzo che ha trent'anni ha sacrificato la sua vita per la verità e la libertà.
Era il 9 maggio 1978...era un ragazzo che lottava contro la mafia.
"Poteva come tanti scegliere e partire, invece lui decise di restare..
Gli amici, la politica, la lotta del partito.. alle elezioni si era candidato..
Diceva da vicino li avrebbe controllati, ma poi non ebbe tempo perché venne ammazzato."
....se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perchè lì è nata la nostra costituzione..
RispondiEliminasottoscrivo a due mani!
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