"C'è un legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocità e oblio."
Milan Kundera, La lentezza, 1995
Decisamente troppo veloci al punto di non vedere chi abbiamo davanti, di scambiare i passanti per suppellettili e i rumori come suoni in continua filo diffusione.
Il rosso del semaforo che innervosisce.
La macchina davanti che attende qualche secondo prima di partire al verde ricevendo insulti e colpi di clacson.
Incarichi al lavoro da finire per ieri.
Sbuffi ed espressioni di insofferenza in coda al forno.
Dita che battono nervosamente sul touchscreen perché il nuovo smarthphone è trooooppo lento.
Scale scese a 200 all'ora a tal punto che il mento balla da solo.
Corse dietro gli autobus.
Parole che non hanno più nemmeno una vocale.
Film che non piacciono perché troppo lenti.
Cartellini timbrati lanciandosi nel'atrio del posto di lavoro.
300 mail in attesa.
Troppo veloci noi, quando lenta è la bellezza.
Ma quando esattamente abbiamo dimenticato la lentezza?
Lo aveva detto anche Piero che la Lentezza è bella.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=-ZFAh5o1XjQ
La Lentezza non deve essere esasperante, ma solo un rallentamento dell'inutile frenesia quotidiana. Il corrore infinito verso qualcosa che... boh.
Sì, meglio assaporare le cose.
La lentezza è riflessione.
Moz-
Moz hai ragione meglio assaporare, prendersi il tempo e ascoltare e guardare non passare davanti e basta... bisogna farlo
EliminaE' difficile, in questo mondo frenetico, ma ci si può provare: farà bene a noi stessi ;)
EliminaMoz-
Hai dimenticato la gente che si fa le camminate sulle rampe mobili dei supermercati, e pretende che chi le sta salendo lasciandosi trasportare si scosti per lasciarli passare.
RispondiElimina(Quanto al dormire ai semafori, invece non è minimamente giustificato. Se dormi al semaforo e ti becchi una clacsonata dalla macchina subito dietro di te, che magari vorrebbe passare senza beccarsi il giallo perché in teoria ne avrebbe tutto il tempo, non azzardarti a mandarlo a fanculo.)
Vero quelle delle scale mobili sono memorabili! Per il semaforo a quelli che dopo 1 secondo di verde suonano sinceramente attaccherei una scossettina al clacson... :-)
Eliminaquelli che ti superano per tornanti di montagna per arrivare primi a sciare dove li mettiamo?
RispondiEliminameno male che non so sciare!!!
EliminaLentezza=Intelligenza. Quindi non mi stupisce che la loro sparizione sia contemporanea!
RispondiEliminadirei decisamente assente! percentuale bassissima :-(
EliminaPersonalmente ho smesso di "correre" da parecchio in quanto mi sono beccata l'ipertensione a meno di trent'anni di età.
RispondiEliminaA quel punto, la scelta era tra smettere di "correre" o crepare alla svelta.
Ho scelto la prima.
direi che la scelta è giusta... anche io da un po' ho deciso di andare più piano
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RispondiEliminaGli uomini hanno i riflessi lenti; in genere capiscono solo nelle generazioni successive.
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957
da incorniciare!
EliminaForse è l'ora di fermarci.
RispondiEliminaSaluti a presto.
credo sia arrivato il momento
EliminaOgni volta che so di dover attendere porto un libro con me, alla posta, al sindacato, dal medico...
RispondiEliminaQuando infine arriva il mio turno quasi rimpiango che tocchi "già" me.
Il dover aspettare per forza è un ottimo modo per riappropriarsi degli attimi senza sentirsi in colpa.
le attese riempite da un libro sono le migliori, quelle ricercate e che ci salvano
EliminaRicordati della tartaruga...
RispondiEliminauno dei miei idoli...
EliminaOh finalmente un post a favore della lentezza...Grazie!
RispondiEliminaprego! ci voleva...
EliminaSarà per questo che a me capita di far passare persone avanti a me in fila se non ho fretta, e loro mi guardano allibite :)
RispondiEliminaBello il tuo elogio della lentezza Ernest, buon lento weekend!
eh sarai guardata come un extraterrestre... alle casse succede di tutto
EliminaVedi? Rispondo qui - a cecio, come si dice a Roma - per la tua "preoccupazione": tutto benissimo, caro. Ma sto prendendo la vita lentamente per assaporarla meglio. Proprio come suggerisci tu in questo bel post.
RispondiEliminaGrazie del pensiero, Ernest.
figurati... allora buona lentezza ci vuole ogni tanto! :-)
EliminaMi sa che è andato troppo veloce anche il mio commento...
RispondiEliminascrivevo che, a volte, cerco di riprendermi al lentezza, così, come cura disintossicante...
da gustare assolutamente!
EliminaIo mi domando dove diavolo stiamo correndo...
RispondiEliminacontro un muro credo...
Elimina... forse l'abbiamo dimenticata quando abbiamo permesso a questo sistema di risucchiarchi nel vortice del " solo per me tutto e subito", chissà...
RispondiEliminaBuona serata.
Francesca
si lo credo anche io, basterebbe ricordarsi come eravamo tanto tempo fa
EliminaLo scriverti a quest'ora racchiude una delle risposte possibili. Dilatiamo il tempo per farci entrare tutto il possibile. Scompaginare le convenzioni è già un metodo. Fermarsi a godersi un tramonto mentre tutto ti sfreccia attorno è un bel rallentare. Mettere in conto di poter rallentare è un altro bel "non dimenticare". ...ed ora non rispondere fra quattro giorno per cortesia.. ;)
RispondiEliminaEccomi con la risposta! non velocissima perchè altrimenti non in linea col post ma nemmeno troppo lenta dai... quante volte passiamo davanti ad un immagine, un panorama o altro senza dare peso, semplicemente ce lo perdiamo perchè presi dal tempo. Ecco credo si debba smettere.
EliminaA presto... lentamente però :-)
La lentezza è l'unica strategia che ci ricongiunge alla nostra biologia. Consente di avvicinarsi all'utopia realizzata che si concentra negli anfratti della memoria e nel dettaglio di cose che, un eccesso di accelerazioni e velocità non consentono di vedere, tanto meno di apprezzare. Ottimo post! Sottoscrivo, se non altro per condivisione di pratiche!
RispondiEliminaqualche decennio fa ci dissero che i computer avrebbero fatto il lavoro per noi, presto e bene e che noi poi avremmo potuto spendere il tempo che ci facevano risparmiare per fare altre cose gratificanti alla esistenza.... si sbagliavano
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