martedì 17 gennaio 2017

Genova brucia



Succede ogni anno, è ciò che si sente dire in queste ore nella mia città. Una frase quasi di rassegnazione di una cittadinanza che ormai sembra in balia di acqua e fuoco. Questa volta però l'incendio ha fatto e fa ancora paura. Le fiamme sono arrivate vicino alle case e si parla di 300 sfollati. Genova brucia a ponente e levante, in zona Pegli e Nervi.
Il solo pensiero di avere le fiamme a poche metri da casa mi paralizza mi fa pensare a chi ha dovuto uscire  in piena notte con bambini e anziani, per mia fortuna abito a Marassi lontano dai luoghi del disastro.
Spesso si parla di natura che non si può controllare, io parlerei invece dell'uomo che come sempre lancia la sfida a testa alta uscendone sempre mal concio. Questi incendi probabilmente hanno carattere doloso, ma non possiamo solamente fermarci alle considerazioni di un gesto insensato e vile come questo. Dobbiamo parlare dello stato di abbandono dei nostri territori, della mancanza di finanziamenti per la prevenzione, dell'accantonamento della cultura del "verde", agli interventi una tantum dei politici solo per far vedere che si interessano dell'argomento. 
Penso alla recente scelta di accorpare il Corpo Forestale dello Stato nei carabinieri, un segnale negativo rispetto alla migliaia di problematiche che sono presenti sul nostro territorio. 
Ora il pensiero va a chi ha lasciato casa, a chi ha perso qualcosa e ai pompieri, volontari e operatori che da ieri stanno lavorando senza sosta per salvare una città accerchiata dalle fiamme.
La vera sconfitta come al solito sarà quella del dopo incendio quanto come al solito di territorio si parlerà solo per costruire grandi magazzini e parcheggi.

19 commenti:

  1. Perfetta disamina. Assorbire il Corpo Forestale nei carabinieri lo trovo poi semplicemente assurdo.

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  2. A proposito di incendi dolosi: c'è poi una mappa del territorio sugli incendi avvenuti per impedire future prossime colate di cemento?

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    1. io davvero mi domando quando impareremo a capire che la terra va rispettata... credo mai

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  3. Rispondo ad Alberto e, così, dico anche la mia da ex militare nei vigili del fuoco, su questo aberrante delitto nei confronti della natura. Perché di un odioso delitto si tratta.

    Prima la risposta ad Alberto: si, sulla base di una legge nazionale che mi pare sia del 2000, i territori boscosi distrutti da incendio devono essere censiti, dai comuni, in un apposito catasto e su quelle aree c'è la non edificabilità per i successivi 10 anni.

    Ora, la mia da ex vigile del fuoco (volontario): ho visto boschi bruciare e, soprattutto, ho visto ciò che rimane di e in quel bosco, dopo un incendio. La distruzione totale di ogni essere vivente vegetale e, anche, animale, questi ultimi intrappolati dalle fiamme o morti asfissiati.

    E' una tragedia provocata al 99% dall'uomo, al 99% per fini speculativi. Uomo che al 99% non viene individuato e punito. E allora, per come la vedo io, non 10 anni di interdizione all'edificabilità ma 100 anni.

    Primo, perché un bosco, in 10 anni, non si rigenera per tornare alle sue origini pre-incendio. Poi, perché i fottuti speculatori che hanno distrutto parte del nostro territorio, non campano 100 anni per poter godere del frutto del loro crimine. Stramaledetti.

    E poi, si, ci vorrebbe più prevenzione perché questo è un fottuto Paese di gente incivile che andrebbe perseguita e punita ad ogni passo che fa... vogliamo parlare delle cicche di sigaretta gettate dai finestrini delle auto in corsa?

    Ciò che dimentichiamo, e qua cito la frase di un film di cui non ricordo il titolo ma che mi è rimasto impresso nella mente, è che l'uomo senza la terra (intesa come natura) non sopravvive. La terra, senza l'uomo, si!

    Vorrà pur dire qualcosa!

    Ciao Ernest.

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    1. Esatto Carlo la tua chiusura spiega tutto, senza la terra non andiamo avanti, invece continuiamo ad investire nel cemento... ad esempio qui in città ci sono parecchi progetti di parcheggi appena si liberano delle aree mai un progetto che parli di verde, di aree attrezzate per le famiglie mai mai e mai... parcheggiare sembra il problema della vita, sia chiaro è un problema, ma come possiamo pensare di andare avanti se ogni anno sfidiamo la natura e puntualmente perdiamo sia che si parli di acqua alluvioni incendi o frane il punto è sempre lo stesso... nel frattempo qui il fuoco continua ad andare avanti, è arrivato a Villa Pallavicini a Pegli un gioiellino, per ora...

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  4. Purtroppo nel nostro bellissimo Paese non c'è una cultura ecologica e di rispetto per la natura, la fa da padrona la cultura del profitto.
    Ciao, fulvio

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    1. oltre a non esserci cultura direi che i fondi sono sempre meno...

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  5. Incendi dolosi e colposi sento... davvero questa legge del 2000 sulla NON edificabilità sui territori bruciati viene fatta rispettare? Davvero?! Posso non crederci?

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  6. Un giorno non troppo lontano, l'uomo si pentirà di non aver rispettato la Terra, spero sinceramente di essere smentito, ma i fatti mi fanno pensare a un futuro grigio.

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  7. Il BelPaese è governato da faccendieri che ti vuoi aspettare ..cmq. doloso ...ciao

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    1. non mi aspetto niente, hai pienamente ragione, purtroppo la realtà dei fatti è questa

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  8. Cementificazione ... molto probabilmente sarà

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  9. Montanelli molti anni fa parlò di "rapallizzazione della Liguria". Sugli appoggi politici ci si potrebbe scrivere un'opera enciclopedica.

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