mercoledì 3 giugno 2009

Festa della Repubblica. Il torcicollo della prima donna


Non sono per le parate, per le sfilate che mostrano al resto del mondo i muscoli del bel paese. Credo però che la Repubblica vada festeggiata, onorata e soprattutto rispettata. Quel 2 giugno 1946 la maggioranza degli italiani decise di mandare oltre confine una famiglia reale imbarazzante, incompetente, disastrosa e complice di una dittatura terribile. Decise di diventare repubblicana, di diventare una reale democrazia nata con il sangue e il sudore dei partigiani e degli italiani.
Questo è un momento storico in cui resistenza, partigiani, liberazione e repubblica sono in pericolo per i continui attacchi che provengono proprio dal suo interno, per comportamenti irrispettosi che ogni giorno cercano di minare la costituzione.
In queste considerazioni rientra il comportamento del premier (e del ministro dell'Interno Maroni assente, presente però quando deve prendere lo stipendio dall'odiata Repubblica Italiana) durante la festa della Repubblica... salutini da foto di classe, sorrisini, smorfie alla Jim Carriey ma soprattutto una sedia vuota all'inizio della manifestazione... ritardo di 20 minuti... tutta colpa di un torcicollo. Era in seduta per un massaggino? Era bloccato e quindi mediaticamente impresentabile?...si sa che il superuomo non può avere problemi... o solo la classica entrata da star come quella che faceva con i suoi "amici" sulle crociere... lui l'impareggiabile One Man Show.

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