Quante volte ce la prendiamo con vertici governativi. Con chi sta sopra di noi a tutti gli effetti, presidenti, vice dei vice, sottosegetari alla scrivania organizzata o funzionario mal funzionanti. Quante volte!
Io per primo naturalmente, e come voi dico a ragione.
Tali lamentele parecchie volte le possiamo anche sentire direttamente da chi abbiamo più vicino, non affianco, ma in verticale cioè i nostri capi.
"Certo che Berlusconi fa proprio schifo, basta, è una vergogna"
"Bisogna cambiare"
"Si bisognerebbe indignarsi sempre di più... tutti questi privilegi... privilegi... privilegi..."
Già privilegi.
Poi però nella vita quotidiana di tutti noi che abbiamo il nostro fortunato (e lo dico seriamente visto i milioni di disoccupati e precari) posto di lavoro a 1000 euro al mese dobbiamo avere a che fare con pseudo dirigenti o capetti che si dicono di sinistra (ma non lo sono chiaramente) o chiaramente di destra che attaccano i privilegi degli altri ma guai a toccare i propri.
Questo post mi è venuto in mente leggendo quello dell'amico Giudaballerino sulla rivoluzione. Sono pensieri che ho sempre avuto (voi direte peggio per te) ma che in questi mesi sono sempre più forti viste la situazione del paese ma anche varie storie che si possono ascoltare in giro o che magari accadono anche a livello personale.
Perchè vedete questo mondo va in una certa maniera.
Ruota sempre dalla stessa parte, quella del denaro e del potere, anche a livelli più bassi.
Ed è proprio di quelli che sto parlando, questa volta niente Papi di villa Certosa, no questa volta parlo di quelli che magari per ricevervi in ufficio vi fanno fare l'anticamera o magari non vi guardano neanche. Parlo di quelli che della vostra formazione non frega niente. Quelli che durante un convegno si fanno belli del vostro lavoro che magari avevano criticato 10 minuti prima. Quelli che compaiono come autori di un libro che magari è frutto del vostro lavoro e dei vostri colleghi. Sono anche quelli che per le loro trasferte prendono l'aereo mentre voi è già tanto se non vi mandano a piedi. Quelli che se chiedi spiegazioni "cosa fai il sindacalista dei tuoi colleghi!". Quelli che l'unica classe che riconoscono è quella del loro vagone, la prima. Quelli che vi dicono "sa quest'anno niente premio di produzione" e poi fanno fatica a contare i loro zeri sulla busta paga. Quelli che per andare in ferie tu glielo devi chiedere 4 mesi prima mentre loro se vengono bene se non vengono cazzi tuoi. Quelli che non sanno neanche che lavoro stai facendo ma loro decidono. Quelli che loro sono loro e noi non siamo un cazzo. E anche quelli che per stare li collezionano tessere non come noi che invece non avremo mai il titolo che loro richiedono.
Già proprio quelli lì.
Bisogna iniziare anche da queste cose per cambiare il paese... perchè come dice Fantozzi è troppo tempo che ci prendono per il culo!
quel fantozzi, con la chiusura affidata all'acquario dei dipendenti, è il più bello di tutti.
RispondiEliminaun capolavoro inarrivabile.
ho deciso: questa sera me lo rivedo.
@ed*. hai ragione ed* quel pezzo poi è qualcosa di incredibile, già avanti con i tempi!
RispondiEliminada portarsi dietro
E' vero: quante volte ci riempiamo la bocca di belle parole, e poi rinunciamo, non solo a fare in modo che non ci prendano per il culo, ma riprenderci il culo messo a loro disposizione.
RispondiEliminaLe cose si cambiano anche da quel livello lì. Anzi, forse prima di tutto da lì.
Non sono mai riuscita a ridere dei film di Fantozzi, al contrario mi mettono tristezza e mi fanno arrabbiare perché ci vedo - ingigantita, ma anche no - la realtà quotidiana della maggior parte dei lavoratori dipendenti, me compresa.
RispondiEliminaQuelli che dicono che lo fanno per il tuo bene.
RispondiEliminaCategoria sterminata, roba da opera a carattere enciclopedico.
Capi, capetti, capoccia: per certi versi chi sta nel mezzo riesce a essere persino peggio di chi sta in alto. Quelli là sono figure demoniache, ma questi sono solo schiavi di lusso. Basterebbe un minimo d’intelligenza e umanità in più e vivrebbero meglio, e farebbero vivere meglio tanti altri. E invece preferiscono essere degli stronzi.
RispondiEliminaBeh, ci vorrà pure Folagra, ma Fantozzi 1) non riesce più a mangiare e 2) non fa una fine invidiabile... He! He! He!
RispondiEliminaFilm stupendo, comunque! Ridi ridi ma ti sbatte in faccia tante verità.
L'età giusta per vedere Fantozzi è quella di mio figlio: 10 anni. Si diverte e basta. Io invece adesso, dopo 30 anni di lavoro dipendente, lo trovo come una triste verità della maggior parte di noi. E forse le poltrone dei capi sono veramente di pelle umana !
RispondiEliminaManca la solidarietà tra i lavoratori, sono tutti impegnati a contendersi le briciole fatte cadere dalla tavola dei padroni. E quindi non si lotta, e si è in balia del primo capetto di turno.
RispondiEliminaScioccamente ci azzuffiamo tra di noi e ci perdiamo in stupide schermaglie per metterci in mostra agli occhi dei padroni, invece di essere uniti per lottare contro di loro.
Da giudaballerino si parlava di rivoluzione, ecco la rivoluzione comincia proprio da queste cose, dalle piccole battaglie quotidiane, se si è uniti lì allora si può fare anche una rivoluzione, altro che Berlusconi e berluschini vari.
Quella scena di Fantozzi è meravigliosa! Attraverso il grottesco quante meschinità quotidiane ci sbatte in faccia! Ed è proprio da queste meschinità, apparentemente piccole, che stiamo andando sempre più alla deriva...
RispondiEliminaGrazie per la citazione Ernest
Ciao
Insomma verso tutti i paraculi, che sono tanti, tantissimi, praticamente un esercito
RispondiElimina"buffo" come lui dia dei 'coglioni' a quelli che non lo votano...
RispondiEliminaComunque io sono giunto alla conclusione che agli italiani piace farsi prendere per il culo, ormai ne sono certo!!?
Mi associo a Matteo, sto esservando chi è in basso, più li osservo e più capisco perchè abbiamo questa politica e questi politici
RispondiEliminaTina
Villaggio è un genio.
RispondiEliminaNon posso non darti ragione, quelli che so figli 'ntrocchia come diciamo noi! Penso che le parole di Totò siano il miglior commento possibile
"L’umanità, io l’ho divisa in due categorie di persone: Uomini e caporali.
La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali, per fortuna, è la minoranza.
Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare per tutta la vita, come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza mai la minima soddisfazione, sempre nell’ombra grigia di un’esistenza grama.
I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza averne l’autorità, l’abilità o l’intelligenza ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.
Dunque dottore ha capito? Caporale si nasce, non si diventa! A qualunque ceto essi appartengono, di qualunque nazione essi siano, ci faccia caso, hanno tutti la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi. Pensano tutti alla stessa maniera!"
Accipicchia! un giorno senza scooter!
RispondiEliminaun saluto!Sara
@Sara. Già... Diciamo che e' stata una giornata allucinante! E mi sarebbe servito giusto folagra!!!!
RispondiElimina@Matteo esatto direi che le parole di Totò dicono tutto!
RispondiElimina@Matteo. Credo proprio che uni dei punti sia quello, la lotta deve cambiare, i laboratori pure, non si può continuare ad assistere a piccole beghe interne quando poi il padrone ride.
RispondiElimina@Tina. Hai ragione una delle ragione per questa situazione e' proprio quella.
Un saluto Tina
@Silvana. Siamo accerchiati!
RispondiElimina@chit. Direi a molti gusta questo
@harmonica. Poltrone di una pella che sta perdendo anche valore
RispondiElimina@Viviana. Davvero una triste verità
@dalle8alle5. Infatti secondo me fantozzi e' altamente drammatico
@minuccio. Io sono convinto che quello sia un inizio
RispondiElimina@giudaballerino. Grazie a te per lo spunto
@zioscriba. Merce rara l'uomo pieno di valori