lunedì 23 settembre 2013

Aggiungi un posto a tavola?

Ieri davanti ad un buon bicchiere di bonarda e alcune fette di coppa dal profumo inebriante si parlava del piacere di condividere una buona tavola. Di quanto era forte una volta questa voglia di dare anche agli altri pur avendo poco. Nonni e bisnonni pronti a ricevere gente già con la bottiglia in mano da una parte e dall'altra pane e salame.
Ricordi di un tempo in cui se mancava qualcosa di solito non si andava al supermercato che ora è sempre aperto, ma dalla vicina a chiedere il burro o quant'altro. Ora sarebbe anche difficile il più delle volte farsi aprire, sentendo il rumore dello spioncino aperto e richiuso.
Altri tempi, altre persone potremmo dire. Viene da chiedersi quando abbiamo perso queste abitudini, queste usanze che ad essere sinceri in alcuni casi, e in particolari parti d'Italia, troviamo ancora. Nel mio piccolo cerco di farlo avendo imparato dai miei genitori l'importanza di questi momenti. 
Non vorrei cadere nel classico si stava meglio prima, ma ieri sera sentendo i vecchi racconti di improvvisate di amici, leggendo negli occhi di chi raccontava l'emozione per quei tempi e la felicità di offrire qualcosa, ho capito che molto probabilmente abbiamo perso per strada qualcosa di davvero importante.

16 commenti:

  1. Mah... molto dei ricordi "belli", secondo me, son dovuti al fatto che li si è vissuti quando si era giovani.
    Cioè si rimpiange l'età, più che il modus vivendi.

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  2. No no io nel classico ci cado naturalmente per me tolto il ventennio fascista.
    Chissà perché parlando di vent'anni più attuali mi viene in mente un tale.

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  3. Dici bene Ernest, c'è più diffidenza.
    Del resto i tempi che stiamo vivendo, la giustificano.
    Cristiana

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  4. Purtroppo abbiamo perso la cosa più importante ...l'essere umani, con il gusto di essere umani...

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  5. Più che perdere, diciamo che le stiamo un po' dimenticando^^

    Moz-

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  6. A casa mia è una tavolata unica permanente.Raro, essere da soli a tavola.

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  7. Uno dei comandamenti fondamentali di casa mia. Ed è ancora così.
    Dura cercare di non perderli in una città dove spesso non conosciamo nemmeno la faccia di chi ci abita accanto.
    Però a volte capita di preparare una torta e di bussare. E che la porta si apra. E che si diventi amici.
    E che dobbiamo sperare.

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  8. Capisco il concetto ... in realtà dalla vicina ci vado ancora (ma anche nel negozietto vicino a casa).
    p.s. Quanto a Neruda, grazie del suggerimento, ma Lentamente muore è una falsa attribuzione a lui, me l'hanno segnalato nel mio post a lui dedicato. Ma sei in "buona" compagnia, leggi qui;)

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  9. oggi c'è più privacy, non si capisce nemmeno perchè ne abbiamo fatto un valore!

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  10. a casa mia i coperti erano dagli 8 agli.............................................................

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  11. Leggo i commenti sopra e mi trovo a dire che ... sono fortunata!
    Abbiamo cambiato casa 3 anni fa e - da una casona di 140 mq in un condominio molto bello in città, con inquilini sempre con il mignolo alzato e la puzza sotto il nasino - ci siamo spostati di 1500 metri e ora viviamo in una realtà para-campagnola di 58 mq + giardino di 100 mq, con forno per la pizza, mega barbecue e orticello (!!!). Nel "condominio" siamo in 6 famiglie e se ci manca la classica cipolla, manco suoniamo: ci affacciamo e l'amica del piano di sopra ce la butta giù! In questo momento ti scrivo dalla veranda al sole, ancora in pigiama e con la tazzona di NYPD in mano: sono perennemente in vacanza, Ernest caro!

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  12. @BastianCuntrari. Allora devo essere invidioso e ti confermo che lo sono!!! direi che hai descritto il luogo dove vorrei essere... ultimamente sono stato nel Chianti e ho assaporato cosa vuol dire vivere nella natura, con un buon vino anche :-)

    @amanda. bene, allora direi che assomiglia molto a casa mia

    @Sara. perché ci hanno convinto che è un valore quando in realtà lo è solo per loro a livello monetario nel senso che utilizzano i nostri dati quando e come vogliono

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  13. @Alligatore. e dalle mie parti ultimamente si chiede 100 volte chi è... per Neruda sorry come ti ho detto lessi la poesia tanto tempo fa grazie a una mia collega anche lei probabilmente caduta in errore :(

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  14. @MrHyde. infatti direi che dovremmo ricordarci tutti di Rimanere umani...

    @Mariella. me lo auguro ma ormai anche quando si incontra la gente sul portone è sempre più difficile salutarsi.

    @Blackswan. ed è così che si fa!!!!

    @Mikimoz. già insieme a tante altre cose purtroppo

    @upupa. lo credo anche io

    @cristiana. basterebbe provare ad insegnare alla nuove generazioni il piacere di stare assieme...

    @il monticiano. Aldo hai ragione

    @dalle8alle5. può essere ma credo anche che siano le cose vissute in quel modo che si ricordano

    @cavaliereoscurodelweb. eh si decisamente

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