lunedì 7 ottobre 2013

A loro insaputa

In questi giorni in cui abbiamo assistito all'ennesimo colpo di teatro di Silvio ho pensato a quanti (sempre troppo pochi o forse nessuno) nostri concittadini, magari anche amici, conoscenti e parenti si stanno rendendo conto che personaggio hanno votato (magari una sola volta)... anche se chiaramente non lo ammetteranno mai.
Il massimo risultato del berlusconismo è stato, ed è, l'aver plasmato la coscienza delle persone trasformandole in un prodotto preconfezionato, come una specie di format televisivo, frutto di anni di registrazioni di Uomini e Donne, Forum, trasmissioni della Barbara D'Urso, megaspeciali sulle tragedie del momento, Grande Fratello, Studio Aperto e Tg4. Una sorta di anestesia continua del pensiero, che alla fine ha dato come risultati i comportamenti che possiamo osservare guardandoci attorno e i commenti o i post che troviamo molte volte in rete. 
E la cosa più inquietante è che queste persone non se ne rendono neanche conto.

8 commenti:

  1. Non possono renderesene conto, Ernest, altrimenti il rimbambimento mediatico che tu hai così egregiamente riassunto, non avrebbe sortito l'effetto voluto. Invece, funziona e come! Il problema della "massa" non è "ammettere" che un determinato personaggio sia quanto di più negativo possa esistere. Il problema grosso, per questa gente, è uscire da quel tunnel in cui gli è stato centrifugato il cervello, chiusi gli occhi e condizionata la vita. Rimangono convintamente carne da macello e questo è l'aspetto più tragico. Per loro e per tutti noi!

    Ciao e buona serata.

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  2. ...e purtroppo il tutto è partito nei miei adorati anni '80, anche se all'epoca le cose erano ancora così innocenti che non se ne vedevano i possibili effetti mortali.
    La mano pesante, invece, l'hanno usata negli anni 2000 a mio avviso.

    Moz-

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  3. Tu non ci crederai e non ci credo nemmeno io che nonostante tutto quello che si sa di quello schifoso, io continuo a litigare con quelli che ancora hanno il coraggio di difenderlo.

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  4. Ci vuole qualche magnate che abbia voglia di comprarsi alcuni canali televisivi a diffusione nazionale e cominciare a bombardare la gente con notizie veritiere e programmi di alto livello culturale, sbattendosene allegramente del sistema auditel. Se si fornisce la famosa "altra campana" alla gente, per i primi tempi sarà un flop mostruoso, ma piano piano qualcuno comincerà a guardare quei canali e a chiedersi se quello che gli hanno propinato finora gli altri canali ha un senso oppure no. Questa sarebbe la vera democrazia digitale.
    (Ehi, non guardate me per comprare canali televisivi. E' già bello che possa permettermi un televisore, e neanche di quelli strafighi...)

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  5. @Torfan. ma basterebbe un servizio pubblico così, un servizio che cultura informazione e anche intrattenimento non in stile mediaset o altro, cercando di evitare di pensare all'auditel

    @Marisa. ci credo e in giro ce ne sono tanti

    @MikiMoz. diciamo che il lavaggio del cervello anche prima degli 80 non era da meno

    @Carlo. si Carlo la vedo difficile che certa gente ne esca, dirò di più ci sta bene nella situazione in cui si trova...

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  6. Con "servizio pubblico" intendi Raiset?
    Naaaa.
    Dev'essere un privato a prendere l'iniziativa. La Rai (da tanti anni ufficialmente una costola di Merdaset) non lo farà mai.

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  7. @Torfan. naturalmente intendevo non questa Rai... quella nell'immaginario collettivo.

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  8. Ormai il danno è fatto e ci vorranno anni per risanare l'imbarbarimento.
    Cristiana

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