E altri tempi anche.
Tenendo presente che fare i genitori è probabilmente una delle cose più difficili, molte volte ci rendiamo conto di ripetere una frase del genere.
Capita osservando comportamenti che fanno scuotere la testa. Risposte che escono dalla bocca di figli all'indirizzo di madri e padri che farebbero rabbrividire chiunque, con reazioni dei genitori molte volte incomprensibili.
La spiegazione forse sta nel fatto che siamo di una generazione diversa, quella che bastava uno sguardo del papà per capire che si stava rischiando di brutto, quella che non aveva bisogno di Sos Tata per capire che 400 primi differenti a pranzo non vanno bene, quella che se tornavi a casa da scuola con un 4 la colpa era la tua e non della professoressa, quella che se l'allenatore ti lasciava in panchina un motivo probabilmente c'era.
Leggendo la notizia di un padre che controquerela il preside di una scuola reo secondo lui di avere peccato di eccesso nell'aver informato le autorità competenti per l'aggressione da parte di 4 studenti ad un ragazzo disabile con tanto di riprese tramite IPad mi viene da credere sempre di più che esistono "cattivi maestri", a volte inconsapevoli, e che questa è una società che dovrebbe fermarsi e riflettere.
Tu poi che insegni calcio ne vedrai tanti di questi bei genitorelli... Ho di recente letto la notizia di un paio che, in coppia, avrebbero schiaffeggiato un bambino, "reo" di non aver passato la palla a loro figlio...
RispondiEliminaLeggevo un articolo, non ricordo il link, dove si diceva che il problema è nato anni fa, e precisamente quando è stato richiesto il sei politico.
RispondiEliminaNon ho capito la logica dietro questa affermazione, ma il problema c'è ed è grosso.
Forse bisognerebbe educare i genitori prima che lo diventino.
i padri di una volta,anni 50, erano padri che se prendevi un 4 in pagella poi te le dava anche... oggi dicono di essere amici dei figli ed ecco che cosa succede.
RispondiElimina@@enio. credo che l'invito ad essere "amici" sia interpretato da qualcuno in maniera sbagliata, inoltre la velocità della società non aiuta
RispondiElimina@dalle8alle5. beh vorrei leggerlo l'articolo del sei politico interessante
@Zioscriba. devo dire che fino ad oggi sono stato abbastanza fortunato in compenso sui campi di calcio ho visto cose che voi umani... :-(
Sì, lo credo anch'io, essere genitori è fra le cose più difficili da fare.
RispondiEliminaSe fai in un modo sbagli e il figlio ti sfugge via, se fai nel modo opposto sbagli e ancora una volta il figlio ti è sfuggito e dunque? Credo che l'unica cosa certa e alla base di tutto, educazione a parte, sia un sano principio morale, imprenscindibile e coerente, tutto il resto potrà anche "perdersi per strada" ma questo sono certa resterà.
"il gesto di Ettore" di Zoja che parla del ruolo del padre , consigliatissimo
RispondiEliminaQuel padre si è comportato da padre... forse moderno, forse no.
RispondiEliminaI figli so' piezz 'e core, dopotutto.
Certo è che oggi sono troppo piezz 'e core, e pure piezz 'e merda.
Moz-
@MikiMoz. Io credo proprio che quel padre non si sia comportato da padre. Essere moderni non significa non essere educativi...
RispondiEliminaNon è facile fare il genitore (sono un padre anch'io), ma il rispetto verso il prossimo è uno dei primi valori della nostra società.
RispondiEliminae togliersi un po' di digitale di dosso ...
RispondiEliminaNon ho figli, Ernest, e mi domando spesso se questo sia stato un bene o un male.
RispondiEliminaUn bene per la "prole mancata" che si è risparmiata il rigore dell'educazione che avrei impatito; un male per tutti gli altri, deprivati di almeno un/una ragazzino/a civile.
E non so darmi risposta.
La notizia non la commento, non consocendola bene, ma non credo che il rapporto padri/figli sia così cambiato ... si evolve, come si evolve la società, in meglio e in peggio.
RispondiEliminail fatto è Ernest che quei padri dovrebbero avere più o meno la tua età e quindi aver avuto, si pensa, dei genitori come i tuoi e anche come i miei che fulminavano con lo sguardo quando si passava il segno, quindi dove, come e perché gli si è spappolato il cervello tanto da non capire che i NO aiutano a crescere e che il rispetto del prossimo è rispetto per se stessi perché noi pure siamo il prossimo di qualcuno?
RispondiEliminaQuesto e' un problema assai serio, Compagno Ernest, tu li chiami "cattivi maestri", io li chiamo MERDE.
RispondiEliminaDaltronde, i milioni di italiani che per ventanni hanno votato il nano e ladri annessi, purtoppo hanno procreato.
Un mio conoscente, di fronte a me, ha detto a suo figlio che si apprestava a iniziare la terza elementare:
"Mi raccomando, appena arrivi a scuola dai uno schiaffo al primo compagno di classe che incontri, cosi' metti subito le cose in chiaro".
Merde.
Hasta
Zac
@Zac. Si Zac è un problema davvero serio e che viene sottovalutato troppo. Allargo il ragionamento a tutte quelle figure, allenatori compresi, che si trovano ad "educare" i ragazzi, troppe volte queste figure sono scelte a caso, pagate poco e valorizzate ancora meno invece sono quelle che mettono dei mattoni pesantissimi nella crescita delle persone.
RispondiEliminaHasta
@Amanda. la verità chiaramente non l'abbiamo, però direi che non tutti abbiamo avuto gli stessi padri, e che ci sono anche situazioni economico sociali forse che portano a diventare come siamo.
Non resta che sperare perché il problema è davvero serio...
sti padri di oggi, nella foga di voler fare i moderni a tutti i costi spesso fanno la figura dei coglioni
RispondiEliminala famiglia è ormai l'anello debole della nostra società, trasmette valori spesso schizofrenici e devianti.
RispondiEliminaMi sveglio ogni giorno con una gran voglia di anni '60.
RispondiEliminaCredono d'insegnare ai figli a farsi rispettare nella vita ignorando qualsiasi senso di giustizia e di rispetto. Un 'altra eredità berlusconiana.
RispondiEliminaCristiana