giovedì 9 ottobre 2014

Consuma!

Obsolescenza programmata.
Detta così sembra uno di quei film con Denzel Washington, invece si tratta di un attacco continuo subito dal nostro portafoglio e dal nostro conto corrente.
Quante volte ci siamo sentiti rispondere... "ma le conviene comprarlo nuovo!".
Anni fa, molti anni fa, si cercava di riparare tutto. Oggi si butta via tutto e si compra nuovo.
La cosa buffa è che la maggior parte degli elettrodomestici passati i due anni o comunque guarda caso il periodo della garanzia... si rompono magicamente.
Piccolo guasto... 80 euro, più la manodopera 110 euro. Conviene nuova no!
La catena infinita.
Rimpiango l'arrotino che gridava sotto casa e il calzolaio che con 2000 lire ti metteva a posto le scarpe.

12 commenti:

  1. sono stato fortunato... suono due vecchie chitarre ormai ultramaggiorenni, un Les Paul ciliegia opaco, ed una Jazzmaster orgogliosamente rossa (paletta compresa) ... anche l'ampli un vecchio peavey sbuffante e a valvole. Zero collegamenti al computer...

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    1. eh si dai direi davvero fortunato... forse quello che abbiamo comprato anni fa si salva

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  2. questa cosa purtroppo è verissima, per esempio so che diverse marche di elettrodomestici hanno delle viti particolari che un comune elettricista non può svitare. mio nipote poi, che per anni ha lavorato come programmatore, mi diceva che i computer si rompevano tutti magicamente poco dopo la scadenza della garanzia...

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    1. eh appunto... a me è anche capitato prima dei due anni, per non parlare dei commessi che cercano di appiopparti la garanzia estesa con soli 60 euro in più....

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  3. Ernest, a me lo hanno detto proprio chiaramente quando ho dovuto comprare la lavatrice nuova, dopo quasi vent'anni di onorato servizio della precedente.
    "I nuovi elettrodomestici sono costruiti apposta per durare al massimo cinque anni".
    Per cui consumate e comprate: il nuovo vangelo.

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  4. Tutto programmato per rompersi e provato sulle mie spalle.

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  5. Eppure, eppure... complice la crisi in alcuni casi si è cominciato di nuovo ad agguistare. Le automobili si cambiano meno spesso, quindi si aggiustano di più; su qualche paio di scarpe di buona qualità si rimettono le suole, si ricomincia a passare gli abiti da un bimbo all'altro e ce li si scambia anche tra amici; ago e filo non sono più esseri sconosciuti tant'è che c'è una nuova parola: "refashion" cioè modificare vecchia "moda" per ricavarne di nuova.

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  6. e le discariche si riempiono di rifiuti tecnologici e tossici.

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  7. odio gli sprechi, adoro riciclare ( sono una maga specie nella cucina di riciclo)ed ho adottato il sistema, imparato da mia figlia ad Ibiza, dove titti " riciclano" e lì intendono che la sera, quando i negozi, supermercati ecc chiudono, lasciano in un luogo appartato e pulito tutto ciò che non hanno venduto! E' sempre pieno di gente.....E Silvia ( altra mia figlia) quando è a Genova va il sabato sera a " riciclare" al mercato orientale, dove ha fatto amicizia con un sacco di negozianti, che le tengono qualsiasi cosa......lei poi si sdebita regalando i suoi manufatti ( fa l'artigiana). Trovo sia una cosa meravigliosa, siamo tutti su 'sta specie di barca che affonda e volesse il cielo che almeno questo periodo di merda servisse ad insegnare la solidarietà. un abbraccio, ragazzo! Emanuela

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  8. qualcosa si riesce ancora ad aggiustare, però la questione è strutturale, così paghiamo due volte, l'acquisto e lo smaltimento!

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  9. La cosa peggiore è che ancora oggi che ci sono leggi che lo vieterebbero, abbiamo fondati motivi per pensare che esistono "cartelli" di produttori che si accordano per pianificare quella che è definita "obsolescenza programmata" dei beni di consumo che producono.

    Ciao Ernest e buona serata. Proprio ieri sera su Hystory channel ho visto, per l'ennesima volta, un documentario sulla storia dell'obsolescenza programmata che sembrerebbe nata ai primi del 900 con il cartello dei produttori di lampadine. Fecero un accordo per far "vivere" una lampadina non più di 1000 ore quando, fino ad allora, se ne producevano che potevano vivere anche 100 anni. In una stazione dei vigili del fuoco di non ricordo quale stato americano c'è, appunto, una lampadina che nel 2001 ha compiuto 100 anni di vita, restando sempre accesa!!!!

    In seguito, è successo anche di peggio ed oggi insieme all'usura volutamente programmata di un bene, abbiamo anche le tecniche di marketing che rendono un bene già vecchio dopo averlo comprato, perché in commercio subito dopo compare lo stesso bene ma, magari, con una caratteristica in più che attira il potenziale acquirente.

    E' chiaro che a tutto questo potremmo dare un freno noi. Non dico impedirlo ma, quanto meno, limitare il fenomeno, cambiando abitudini nell'acquisto di qualunque bene. Purtroppo sappiamo anche bene che siamo talmente succubi delle "mode" che non pensiamo mai alle conseguenze delle nostre azioni, compreso l'acquisto di un prodotto qualsiasi.

    Non acquistiamo un prodotto perché ci serve ma per averlo e mostrarlo!

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  10. per fortuna sarti arrotini e calzolai stanno tornando alla grande mentre per gli elettrodomestici.... ma iniziano a comparire siti che vendono a 5 euro pezzi di elettrodomestici che sono defunti per colpa della morte programmata di un'altra parte, perché a me è capitato che il tecnico mi dicesse "se trova il pezzo io il lavoro gielo faccio x 15 euro" ma il pezzo, nuovo, ne costa 200

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