giovedì 10 novembre 2011

Diario di Genova/3. Di voragini, case nuove e una domanda per quello che vogliamo essere

Oggi le cerchi e non ci sono. Le nuvole, sono scomparse e Genova è avvolta da un cielo azzurro intenso. Lo stesso cielo che nei giorni scorsi guardavamo sempre con sospetto oggi si sta dimostrando di nuovo amico.
Ma i problemi non mancano, purtroppo. Questa mattina verso le 6 si è riaperta una voragine in via Donghi nel quartiere di San Fruttuoso dove già i giorni scorsi si era formato un buco di circa 4 metri che ha impedito lo spostamento di un intero quartiere. Problema risolto velocemente con la costruzione di un ponte provvisorio. Ma questa mattina guardate...


...direi che le immagini parlano da sole. Un furgone fermo davanti al supermercato inghiottito dalla terra, ceduta. Il conducente sta bene ma dire che ha rischiato grosso è dir poco. Qualche secondo e via, instabilità completa. Sotto quella via scorre un rio, credo il rio Noce ma non vorrei dire stupidaggini, comunque come qualche giorno fa l'acqua ha creato un'altra voragine. Immaginatevi lo stato d'animo delle persone che abitano li.
Cerco di dare anche qualche bella notizia, se si può dire così. Gli abitanti di piazzale Adriatico, uno dei punti assieme a via Fereggiano più colpiti, stanno ricevendo in questi giorni probabilmente già oggi le nuove case dal comune in quanto le loro sono inagibili (probabilmente in via definitiva). Quelle famiglie hanno perso tutto, mobili, elettrodomestici, ricordi, oggetti di ogni genere. Tutto. La corsa alla solidarietà ancora una volta è iniziata e due grosse catene di distribuzione hanno donato tutto l'occorrente alle famiglie. Qui e qui potete vedere di cosa sto parlando. Non ci sono parole.
Insomma i lavori continuano, Comune e Regione hanno già stilato una prima cifra di possibili danni per tutta la Liguria compresa Genova, si parla di un miliardo di euro. Una cifra davvero alta e che va ad appesantire lo stato di una Regione che è in crisi da parecchio tempo. Per questo motivo nella parte in alto a destra del blog ho inserito i numeri di conto corrente forniti per inviare un aiuto. E' una parte in continuo aggiornamento perchè è possibile che ci siano anche altri riferimenti, appena avrò qualche dato in più lo pubblicherò.
Infine voglio porvi un quesito. E' possibile che si parli di Allerta 2, di possibile disastro, e nel frattempo ci sono datori di lavoro che ti chiamano a casa (non nel mio caso) per farti andare al lavoro mentre le istituzioni invitano a non uscire di casa? E' possibile che una persona impossibilitata a muoversi per andare al lavoro, causa probabile esondazione del fiume, debba prendersi ferie?
Punti importanti su cui riflettere e che possono davvero connotare lo stato di una società che decide ad un certo punto che la vita viene prima del profitto.
Un abbraccio a tutti.

12 commenti:

  1. finalmente riesco a commentarti di nuovo! posso dirlo? quei datori di lavoro lì mi fanno schifo.

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  2. @guchi. non riuscivi a commentare...opps... non so ogni tanto blogger ciocca! Per il resto sottoscrivo.

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  3. I datori di lavoro col pelo sullo stomaco sono dappertutto. Qualcuno ha più pelo di altri.

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  4. Ciao Ernest. Impressionante quel camion sprofondato e altrettanto impressionante, ma per motivi diversi, l'azione di soccorso di quei tanti giovanissimi volontari. In questi giorni, come al solito, i media sono tutti concentrati sul Cainano e la crisi e queste notizie neanche si sanno (incredibile che si ripeta, più o meno, quanto accaduto a l'Aquila).

    Mi par di capire, leggendo un po in giro per la rete, che sono iniziati i "palleggiamenti" di responsabilità mentre, come al solito, si dovrà ricorrere alla generosità delle persone comuni, per sopperire ai guai economici e tentare un minimo di ricostruzione.

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  5. Caro Ernest, quelli di cui parli non sono semplicemente datori di lavoro, ma "padroni".
    Si credono i proprietari dei loro dipendenti.
    Vecchia storia..

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  6. E' il giro dei soldi sporchi che non si ferma mai, il profitto dei pochi a scapito dei molti. L'insensibilità umana non ha fine.

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  7. Rinnovo il mio abbraccio, e mi complimento con te per la nobile cavalleria con cui, nella parte finale, hai definito "datori di lavoro" certi luridi schiavisti hijos de pu**!

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  8. l'importante è che sia tornato il sereno. Adesso c'è da costringere chi di dovere a prendere provvedimenti seri affinchè disastri del genere non si ripetano in futuro

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  9. bhe che dire... e un sindaco che con l'allerta due di venerdì non chiude le scuole? come lo definiamo?

    http://www.cittadigenova.com/Genova/Cronaca/Alluvione-L-Arpal-precisa-Allerta-2-44863.aspx

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  10. @pier. si... ne parlo nel posti di oggi. Io le avrei chiuse, ma credo che il punto sia diverso. Questo è un paese che un prefetto si occupa di rimandare una partita di calcio ma non si interessa di evacuare quartieri, chiudere scuole o altro.

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  11. Sto seguendo con le cronache locali di giornali e televisioni. Già, ci sono anche le meschinerie dell'uomo ...

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  12. L'arroganza di alcuni datori di lavoro è veramente schifosa.. Neanche di fronte a certe tragedie riescono ad avere un po' di buon senso..

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