sabato 21 novembre 2009

L'Italia è un paese fondato sul ricatto e sui misteri. Un computer scomodo a molti.


Forse dobbiamo rassegnarci... o forse no.
Una cosa è certa questo è stato, è e rimarrà il paese dei misteri. A volte semi risolti ma il più delle volte lasciati a marcire nell'ombra.
Già perchè quello che è successo a Brenda o Brendona sta per diventare uno dei tanti misteri. Casa bruciata, una morte carbonizzata, una bocca chiusa e un computer buttato nell'acqua.
La procura sta indagando... ma le voci che stanno già uscendo e stanno cercando di insinuare sono "si è suicidata"... "fumava spesso si sarà dimenticata una sigaretta da qualche parte"..."si drogava"... come no e magari mentre era addormentata o strafatta si è alzata ha preso il suo computer e in un gesto di stizza ha buttato il pc nell'acqua. Beh voglio dire in un paese dove gli anarchici si suicidano prendendo la rincorsa e buttandosi giù dalla finestra durante un interrogatorio può succedere... in un paese dove un ragazzo che denuncia la mafia viene fatto passare per un suicida al tritolo... e via di seguito.
I fatti di via Gradoli non sono da sottovalutare, quello che è successo può far pensare ad altri politici immischiati che magari potrebbero essere sotto ricatto, e un politico sotto ricatto... beh... Non sono da sottovalutare e da non sono da archiviare come "suicidio" perché è chiaro che qualcuno non ha gradito le parole di Brenda e compagne, la denuncia di forze dell'ordine molto molto deviate. Il messaggio è chiaro chi parla finisce così.
Pensiamo un attimo al computer. Perché buttato nell'acqua e non portato via e scaraventato in qualche altro luogo o bruciato magari da un'altra parte? Portebbe essere un avvertimento del tipo "guardate che abbiamo visto i nomi e il materiale nel Pc e ne abbiamo delle copie... regolatevi di conseguenza!".
Dalla repubblica delle banane a quella dei ricatti.

10 commenti:

  1. beh,come si suol dire:a pensare male si fa' peccato,ma di solito ci si azzecca

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  2. mafia..omertà..politica..italia..non siamo geneticamente modificabili..

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  3. @kempest. e ci azzecchiamo sempre purtroppo

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  4. Consiglio come non mai l'articolo di D'Avanzo di stamane su Repubblica: far finta di insabbiare per far sapere a più gente possibile....
    Alla faccia del Gattopardo!

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  5. Stupendo post!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!! :-D

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  6. Mi ricordo un monologo di Ascanio Celestini che diceva "la divisa non si processa". poliziotti e carabinieri (e anche militari) si possono macchiare dei peggiori crimini, abusi, sevizie torture, ricatti, ma nessuno può puntare il dito su di loro, dunque quando un trans muore bruciato chissà come a seguito di un ricatto di due carabinieri,quando un ragazzo muore di botte in una prigione il meglio che certi personaggi riescono a dire è che si tratta di casi isolati, proteggere le forze di polizia, sempre, qualunque cosa facciano, comunque lo facciano.

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  7. @Lario. Grazie a te per il commento.
    @Matteo. Un monologo che meriterebbe le prime pagine dei giornali, ma questo succederebbe se nel nostro paese funzionassero davvero le cose e se i cittadini fossero ritenuti importanti non solamente nel momento in cui vanno a mettere una croce su un partito. Troppi fatti e troppi misteri si celano dietro le divise che vengono difese a prescindere.

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  8. Repubblica delle banane lo siamo da un po', repubblica dei fichi d'india da tanto tempo, repubblica dei misteri lo siamo da sempre.
    Ricorda di tutte le morti "strane" che si sono collegate ad Ustica (ad esempio) e avrai un campionario davvero unico.
    Ciao
    Silvana

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  9. @Silvana. Una lista infinita di morti senza risposte, archiviate troppo presto oppure mai prese in considerazione.
    Un saluto

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