Dati del rapporto annuale sui consumi mediatici dell'Istituto di studi sociali.
...la lettura dei quotidiani a pagamento almeno una volta alla settimana passa dal 67% al 54,8%...
...quelli che il giornale lo prendono in mano almeno tre volte in sette giorni, si passa dal 51,1% del 2007 al 34,5% del 2009....
...free press che rimane stabile passa dal 34,7% al 35,7% ...
...i periodici... nel 2009 li legge il 26,1% degli italiani (-14,2%) e quella dei mensili il 18,6% (-8,1%)...
Forse ci salviamo con i libri, forse abbiamo abbandonato la carta stampata per l'approfondimento...
...discesa anche nella lettura dei libri dal 59,4% del 2007 al 56,5% del 2009...
Niente da fare.
Però! Basta essere negativi! Bisogna crederci come dice il premier! Quindi...
...stabile l'uso dei telefonini dall'86,4% all'85% con una leggero calo quindi ma con un uso molto più parsimonioso... già già la crisi...
E poi signori e signori. Televotanti, telepaganti, teleomologati, teletassati e telerassegnati, teledecoderdigitaleterrestrizzati...
...tra i più istruiti 65 su 100 hanno un abbonamento alla tv a pagamento, dato che scende tra i meno istruiti (56%) e i più anziani (il 56,7% non ha abbonamenti di nessun tipo)...
...beh i dati della normale Tv li sappiamo, deduco, non servono studi approfonditi...
Ma attenzione...
...Facebook, noto al 61,6% degli italiani, seguono Youtube al 60,9%, Messenger 50,5%, Skype 37,6% e Myspace 31,8%...
...Se a questo dato aggiungiamo che non tutta l'Italia è coperta da Adsl (si dice 92%), che i costi sono ancora troppo elevati, che le velocità di connessione a volte fanno ridere e che soprattutto è sempre in cantiere un bel progettino per boicottare l'informazione libera in rete... non so se ci resta qualcosa per sorridere.
...la lettura dei quotidiani a pagamento almeno una volta alla settimana passa dal 67% al 54,8%...
...quelli che il giornale lo prendono in mano almeno tre volte in sette giorni, si passa dal 51,1% del 2007 al 34,5% del 2009....
...free press che rimane stabile passa dal 34,7% al 35,7% ...
...i periodici... nel 2009 li legge il 26,1% degli italiani (-14,2%) e quella dei mensili il 18,6% (-8,1%)...
Forse ci salviamo con i libri, forse abbiamo abbandonato la carta stampata per l'approfondimento...
...discesa anche nella lettura dei libri dal 59,4% del 2007 al 56,5% del 2009...
Niente da fare.
Però! Basta essere negativi! Bisogna crederci come dice il premier! Quindi...
...stabile l'uso dei telefonini dall'86,4% all'85% con una leggero calo quindi ma con un uso molto più parsimonioso... già già la crisi...
E poi signori e signori. Televotanti, telepaganti, teleomologati, teletassati e telerassegnati, teledecoderdigitaleterrestrizzati...
...tra i più istruiti 65 su 100 hanno un abbonamento alla tv a pagamento, dato che scende tra i meno istruiti (56%) e i più anziani (il 56,7% non ha abbonamenti di nessun tipo)...
...beh i dati della normale Tv li sappiamo, deduco, non servono studi approfonditi...
Ma attenzione...
...Facebook, noto al 61,6% degli italiani, seguono Youtube al 60,9%, Messenger 50,5%, Skype 37,6% e Myspace 31,8%...
...Se a questo dato aggiungiamo che non tutta l'Italia è coperta da Adsl (si dice 92%), che i costi sono ancora troppo elevati, che le velocità di connessione a volte fanno ridere e che soprattutto è sempre in cantiere un bel progettino per boicottare l'informazione libera in rete... non so se ci resta qualcosa per sorridere.
Ci rimane Silvio. Fino a che è la governo, hai voglia le battute che ci sono!
RispondiElimina@sciuscia. Su questo hai pienamente ragione... materiali a quintali per satira di ogni genere.
RispondiEliminai giornali temo che ormai andranno pian piano a scomparire (l'avvento della rete).La televisione mantiene ancora il suo dominio massmediatico,il che non sarebbe poi grave se invece dei ridicoli e sottolineo ridicoli spettacoli che ci sorbiamo, ci fossero programmi intelligenti.
RispondiEliminaNon c'è proprio un cazzo da sorridere, il dato riguardante i quotidiani fa tremare i polsi...
RispondiElimina@russo. brividi davvero tremendi, dati davvero allarmanti che da troppi anni rappresentano ciò che è diventato il nostro paese
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