Io non ci sto.
Non posso credere di vivere in un paese comandato da una classe dirigente che vince facendo danni al paese. Comandato da ministri con doppi e tripli incarichi, che costruiscono il loro successo sul colesterolo di un panino al MacDonald, vedere alla voce Zaia.
Comandato da ministri che insultano chi vota a sinistra mandandoli a morire ammazzati, oppure da politici che si fanno fotografare davanti a fiaccolare populiste col dito alzato.
Non ci sto...
Non posso credere di vivere in un paese comandato da una classe dirigente che vince facendo danni al paese. Comandato da ministri con doppi e tripli incarichi, che costruiscono il loro successo sul colesterolo di un panino al MacDonald, vedere alla voce Zaia.
Comandato da ministri che insultano chi vota a sinistra mandandoli a morire ammazzati, oppure da politici che si fanno fotografare davanti a fiaccolare populiste col dito alzato.
Non ci sto...
...È una grande giornata di speranza per le lotte molto importanti che aspettano voi e tanti lavoratori in Italia e anche fuori d'Italia. Io vi saluto, vi ringrazio di essere venuto qui e vi dico con un vecchio motto: la lotta continua! Auguri a voi, auguri ai lavoratori, auguri agli uomini di pace!...
La lotta continua. La lotta va aumentata. Voglio dire quante volte parliamo tra di noi, sui nostri blog e siamo tanti, ci seguono, ci leggono, a volte ci insultano va bene, ma ci siamo. Abbiamo anche idee diverse, sfumature diverse, ma abbiamo in testa un unico obiettivo. Quello di non vedersi più davanti alla faccia l'imperatore di Arcore amico e sostenitore della riabilitatore di Craxi...
...Sinceramente io luci non ne vedo, perché nel corso di quegli anni molto aspri per la vicenda politico-sociale del nostro Paese, Craxi si è schierato con la parte più conservatrice della Dc, con Forlani e Andreotti e non certo con Zaccagnini. E contemporaneamente ci ha fatto la guerra, a noi comunisti...
No. Io non me la sento di dire che non c'è più speranza. Non mi tolgo dalla testa quel 36% di persone che non sono andate a votare. Quelle vanno coinvolte, cercate. Il mondo va avanti, negli altri paese, non in tutti, le coscienze si risvegliano...
...in Italia siamo in forte ritardo, rispetto alle novità e alle speranze che ci vengono da un globo ormai da un secolo e più in tempesta. In particolare il ritardo italiano concerne l’assenza di un soggetto collettivo in grado di guidare grandi masse disorientate e in cerca di riscatto. Berlusconi è ancora lì in cima. Anche se l’Italia non se lo meritava proprio uno così...
Ecco qui da noi il posto di quel soggetto collettivo è stato preso dalla televisione, perchè quel posto era vuoto e l'imperatore col suo regno mediatico lo ha riempito.
...tarda a crescere un soggetto collettivo antagonista. Lui (Berlusconi) ce la mette tutta a farsi danno, ma non c’è l’avversario a contrastarlo. Troppo debole, malgrado le tante forze generose in campo. E la mancata ripresa sta nella divisione politica e nell’insufficiente radicamento politico nei luoghi nevralgici: i luoghi del lavoro. I miei maestri mi hanno indicato che lì andava cercata la risposta, per cambiare l’Italia che aveva tanto patito sotto la borghesia capitalistica e terriera. E da quel contatto sono venute le fortune della sinistra italiana del dopoguerra: dalle lotte degli anni ’60, all’irruzione dei metalmeccanici nel ’69, alle conquiste civili e sociali degli anni ’70...
E quei maestri avevano ragione, e noi non abbiamo capito nulla e I dati di oggi dicono che la disoccupazione giovanile è in continuo aumento e che rispetto a quella Europea è +7%. Questi sono dati, mica programmi di mediaset, dati veri. Facendo due calcoli... corruzione dilagante, premier plurindagato, continui attacchi alla costituzione, leggi su leggi ad personam, nessuno dico nessun provvedimento a favore del lavoro negli ultimi 16 anni con la disocupazione in crescita e chiusura fabbriche e... gli operai votano lega, che è al governo. Perché? Perchè noi siamo spariti, non ci siamo, non parliamo alla gente, e usciamo perennemente sconfitti a causa di una classe dirigente col paraocchi e che è facile che preferisca tenersi il suo posto al calduccio nella politica piuttosto che rischiare di farselo soffiare da qualche nuovo leader...
...Quanto all’Italia, ripeto, pesano le sconfitte degli ultimi decenni. Che hanno portato al prevalere del blocco berlusconiano, sulle divisioni sociali e politiche del soggetto antagonista. Gli operai e i lavoratori subalterni ci sono eccome! Sono invisibili e divisi sul terreno della rappresentanza. Vanno reindividuati con un’analisi nuova. E riunificati politicamente...
Analisi nuova ragazzi. Non analisi bersanianodalemiane del tipo è colpa di tizio è caio.
...anche il Pd di oggi resta un partito di centro e non di sinistra. Ci vuole molto di più per rispondere alle questioni sul tappeto...
...anche il Pd di oggi resta un partito di centro e non di sinistra. Ci vuole molto di più per rispondere alle questioni sul tappeto...
Quel "molto di più" che questi dirigenti nati all'ombra di Berlinguer, e che non assomigliano nemmeno alla sua ombra, non vogliono prendere in considerazione, non capiscono che non possono fare pseduo campagne elettorali solo in vista delle elezioni, la costruzione di un partito, di un'idea, di un programma (non di centinaia di pagine assure) nasce e va fatto per tutto l'anno. Altrimenti non ci sei, non esisti... altrimenti sei associato ai baffi di D'Alema, alla cazzate di Veltroni, alle facce assurde senza un'idea di Fassino. Smettere di fare i bravi ragazzi seduti al salotto di un servo chiamato Vespa che dipinge la sua verità ogni dannata sera, smettere di sorridergli ma fargli capire che èun dipendente pagato da tutti noi, soldi pubblici non soldi di arcore di dubbia provenienza.
...Berlusconi ne sta già combinando tante e non c’è bisogno di paventare altro. Muoviamoci per allestire uno schieramento unitario. E in fretta!...
In fretta perchè ce la stanno portando via a rate la libertà!
Già muoversi. Duri. Perchè muoversi non vuol dire fare le riforme con uno che intende con quel nome lo smantellamento di ciò che rimane di una cosa chiamata democrazia...
...Mi piace ancora molto la luna. E non smetto di guardarla, sognandola per i miei nipoti e pensando a tutta la strada percorsa fin qui, alle battaglie politiche per la liberazione umana. La voglio ancora quella luna, anche nelle sue facce diverse. Quando sono al mio paese, nelle sere d’estate mi affaccio al balcone e vedo uno spettacolo straordinario. Da una cima di montagna spunta quel volto rotondo, col suo alone. Quando lo guardo mi tornano in mente altri tempi e altre parole. Oppure cose indimenticabili, come i versi di Giacomo Leopardi alla luna. Allora la speranza e la fantasia si riaprono. E ricomincia l’esplorazione dell’inedito, il bisogno di ricominciare. A volte chiamo i miei bis-nipoti e da lontano indico loro la luna con la mano. È il mio contributo “educativo”. Poi toccherà a loro volere la luna...
Tanti auguri Pietro Ingrao, comunista di 95 anni, le tue parole ci devono far riflettere e convincerci a lottare ancora di più.
Riprendiamoci la luna ragazzi invece di stare sempre e solo a guardarla.
Tanti auguri Pietro Ingrao, comunista di 95 anni, le tue parole ci devono far riflettere e convincerci a lottare ancora di più.
Riprendiamoci la luna ragazzi invece di stare sempre e solo a guardarla.
Quel che penso l'ha detto, molto meglio di quanto mai potrei dire io, Giovanni Sartori:
RispondiEliminahttp://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2464567&title=2464567
Grande Pietro. Io mi sono già incamminato verso la luna. La vedo distante, è vero. Ma non ho nessuna intenzione di fermarmi.
RispondiEliminale parole più sensate in questi giorni le ho sentite da due novantenni; Ingrao e Monicelli.
RispondiEliminaRipartiamo da loro per riprendersi tutto !
Bravo! Siamo perfettamente d'accordo: politicamente dobbiamo tornare nei luoghi di lavoro e, aggiungerei, in ogni luogo di vita sociale. Ma nel tornare in quei luoghi, bisogna abbandonare quella che Gramsci chiamava "frenesia parolaia" e che per troppo tempo ha caratterizzato la sinistra, ribboccarci le maniche e lavorare in concreto.
RispondiEliminaAnche Napolitano è andato da Ingrao. Quel Napolitano che finalmente un decreto non l'ha firmato...
RispondiElimina@matteo. e speriamo che abbia fatto come facevano i nonni una volta, un schiaffetto sulla nuca!
RispondiElimina@minuccio. esatto la politica si fa per strada... prima di finirci noi!
RispondiElimina@dalle8alle5. si vero, il pd dovrà iniziare a vedere il risultato di Vendola non come un pericolo ma come una possibilità, altrimenti è la fine.
RispondiElimina@giudaballerino. e io come te!
RispondiElimina@harmonica. e questo non è un caso che le parole vengano da persone del genere.
RispondiEliminagrazie per essere passato sul mio blog... a presto
RispondiEliminaSì, dobbiamo riprendere tutti a desiderare seriamente la luna. A puntare in alto. A voler migliorare radicalmente la qualità di questa politica.
RispondiEliminaProprio da questi principi mi sono lasciata guidare nel voto appena trascorso. Purtroppo non molte altre persone lo hanno fatto, visti i risultati. Ma è proprio per questo che io ci credo ancora più forte. Come ho risposto sul mio blog a un'amica che mi raccomandava di non mollare di fronte a un quadro che definire sconfortante è poco, il mio resistere e il mio impegnarmi non sono in discussione.
Ciao Ernest.
"Ora silvio vada giù duro?" Se la prendono tanto coi blog sovversivi, e poi la stampa nazionale usa questi titoli da squadraccia e manganello? (Stampa nazionale si fa per dire, ne venderanno due copie ad Arcore, visto che gli altri a cui potrebbe interessare sono tutti... analfabeti)
RispondiElimina@zioscriba. Titoli che ricordano davvero il ventennio... L ordine dei giornalisti si e' svegliato e ha sospeso per qualche mese feltri ma la musica non cambia... Purtroppo un po' di copie le vendono zio, purtroppo.
RispondiEliminaUn saluto
@bruno. Grazie a te e a presto
RispondiElimina@ross. Si capisce da quello che scrivi ross che non smetterai di lottare, in questi momenti bisogna ritirarsi su e mettere ancora più forza e attenzione verso tutto quello che succede attorno a noi. Un saluto
Ingrao...amico di mio papà, delle loro lotte insieme...la mia infanzia....9 anni in piazza con il fazzoletto rosso al collo a gridare contro la guerra in Vietnam....quanti ricordi Ernest.....e stasera qua c'è la luna piena....si può afferrare...la dobbiamo afferrare...
RispondiEliminaHai citato le parole di un uomo e di un comunista, di quelli che purtroppo non ce ne sono più. Quando c'era Craxi c'erano le lotte, la gente si mobilitava, quando tolsero la scala mobile gli operai fecero sciopero e scesero in piazza.
RispondiEliminaDobbiamo mettere una pietra sopra a quello che è stato fatto da 30 anni a questa parte e ricominciare. E' tutto da rifare, dai partiti politici, ai sindacati.
Hai detto bene, "vogliamo la luna" dobbiamo pensare in grande perché solo pensando in grande si possono ottenere grandi risultati, chi pensa in piccolo, chi si adegua alla corrente, ne viene risucchiato e alla fine di lui non resterà niente.
@chica. Ricordi bellissimi chica, ricordi di lotte, di grandi valori, di parole che sembravano poesia... Lo sto ascoltando ora su La7, la sua semplice lucidità, la sua testa alta, la sua lotta mi fanno venire i brividi e anche un'emozione da lacrime agli occhi... Sono sempre più felice di condividere con voi queste cose...E io chica quella luna la voglio prendere, la dobbiamo prendere!
RispondiElimina@Matteo. Si Matteo pensare in grande, pensare a risolvere i problemi delle persone come quelli degli operai in cassaintegrazione sardi, per non vedere più mogli che vanno a fare la spesa e fare i conti per rimanere al di sotto di 20 euro... A questo deve pensare una sinistra vera! Riflettendo sulle parole di un comunista vero, quei valori, quelle parole valgono anche adesso a distanza di 30 anni, per far nascere altri comunisti come ingrao, altri uomini.
RispondiEliminaUn saluto
M'è piaciuto questo tuo post.
RispondiEliminaQuanto hai ragione, Ernest... Bisogna riprendere a lottare, e bisogna farlo tutti uniti...
RispondiEliminaIeri sera a Tetris mi sono commossa, Pietro Ingrao inquadrato mentre manda un saluto di incoraggiamento agli operai sardi de "L'isola dei cassa-integrati", il pugno chiuso col braccio alzato a metà, si scusa per questo ma dice, l'età comporta qualche limite...
RispondiEliminaCaro compagno Pietro, hai ragione, l'età comporta qualche limite fisiologico in chi ha raggiunto i 95 con la mente lucida e le idee chiare, l'età di chi indegnamente ti ha sostituito comporta la cancellazione della nostra storia con l'aggravante di avere poche idee e ben confuse. Uno smak a pugno chiuso Pietro.
Hasta Ernest
@rouge. grazie rouge grazie mille!
RispondiElimina@alessandro cavalotti. ne sono assolutamente, fermi non si può davvero stare!
@tina. anche io ieri sera Tina ho provato commozione nel vedere un uomo, un comunista di 95 anni, che ha lotta e ha ancora voglia di lottare, alzare il pugno e richiamarci tutti alla speranza, per non sentirsi soli.
RispondiEliminaE questo amicha mi mi ha fatto venire ancora più voglia di dire no, di lottare e andare avanti
siempre Tina, siempre.
un saluto
riprendiamoci la luna, e anche la terra!
RispondiElimina@marco (CK). inziamo da quella!
RispondiEliminaTi ho pubblicizzato il post su friendfeed xD
RispondiElimina@tonks. grazie mille davvero Tonks. Ho l'account anche io ma ci vado pochissimo. Grazie ancora, un saluto
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