lunedì 5 luglio 2010

Quella comune fossa comune



Ci sono fatti che passano inosservati.
Fatti che non passano.
Fatti che passano qualche secondo giusto il tempo di riempire un attimo tra il servizio del nuovo incredibile gelato in commercio e le statistiche del caldo che ci attanaglia.
Volti che sfrecciano velocemente, nella frazione di un click del telecomando.
Latitudini che molti di noi non sanno nemmeno indicare, paralleli che non rientreranno mai nei palinsesti.
Mentre noi siamo qui ad ascoltare e vedere un'informazione che a rete unificate manda in onda il "Ghe pensi mi" del supereroe della'ipocrisia al potere, da altre parti si muore per raccogliere della benzina.
Congo.
Villaggio di Sange. Africa, quella vera non quella dei mondiali.
Un'autocisterna viaggia veloce troppo veloce, su quelle strade che non sono strade, in mezzo a quei villaggi che non sono villaggi.
Viaggia magari ascoltando la partita.
Solo il rumore del motore in mezzo al vuoto, apparente.
Qualcuno esulta per il Ghana ultimo simbolo calcistico africano rimasto in gara ai mondiali.
Il mezzo pieno di benzina si ribalta. Il mondiale viene messo da parte.
Il vuoto diventa gente, fantasmi mai presi in considerazione, fantasmi lontani e che per i l resto del mondo devono rimanere tali. Qui la benzina è oro, qui la benzina vuol dire andare avanti per qualche giorno. Donne, uomini e bambini escono con taniche si riversano nelle strade più veloci della stessa benzina che continua a fuoriuscire.
Il Ghana nel frattempo perde il sogno mondiale.
Qualcuno fuma, o magari no, ma parte una scintilla forse dal mortore.
Dopo qualche istante solo morte e grida.
235 morti, tra cui una sessantina di bambini.
Dico 60 bambini!!!!!
105 feriti di cui molti gravi.
Oggi li hanno sotterrati in una fossa comune, una delle tante sparse per l'Africa, una delle tante che l'occidente non conosce nemmeno.
Il Ghana è stato eliminato l'altro giorno... l'Africa da parecchio tempo dalla nostra vita.

29 commenti:

  1. una storia terrificante, quoto tutto l'articolo

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  2. @robydick. ciao roby, sono quelle notizie che ti fanno scuotere la testa e che se qualche minuto prima magari uno si è lamentato per una stupidata ci si sente davvero una merda.
    buona giornata

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  3. E' che siamo incapaci di prestare attenzione a ciò che non succede nel nostro orticello.
    Credo sia un limite insito nella natura umana.

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  4. @dalle8alle5. purtroppo credo che tu abbia ragione, senza andare lontano lo si può vedere nelle nostre strade quando la gente passa senza minimamente curarsi dei tantissimi senza tetto nelle nostre città
    un saluto

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  5. Ieri guardando quell'enorme fossa comune e tutti quei lenzuoli bianchi buttati lì come sacchi di spazzatura ho avuto un brivido di rabbia e impotenza. Il solito brivido insomma. E ho pensato che non c'è numero ormai che possa sconvolgere le nostre menti, non c'è scempio capace più di stupirci. Un pensiero molto triste.

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  6. condivido il post e soprattutto il titolo: perché non ce ne accorgiamo ma sia che dimostriamo interesse per questi eventi sia che passiamo girando dall'altra parte la testa quando li incontriamo qui nel nostro paese io son convinta che quella fossa sia comune a tutti noi! :( un abbraccio Ernest!

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  7. Ci sono morti di serie A, quelli di serie B e poi ci c'è il terzo mondo. Che non sono nemmeno numeri...

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  8. @tyler durden. verissimo e allo stesso tempo tristissimo, i numeri dell'africa che interessano sono solo quelli che fanno gudagnare, vedere alla voce sfruttamento e multinazionali
    un saluto

    @petrolio. e io condivido e sottolineo il tuo commento, assolutamente vero. La coscienza del mondo ormai latita da troppo tempo. un saluto e un abbraccio

    @maraptica. è vero la sensazione è proprio questa, cosa può a questo punto fare scalpore, dare uno scossone alle società che sembrano puntare dritte verso una strada chiusa con un muro di cemento armato in fonso, per ora direi niente e queste è davvero assurdo
    un saluto

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  9. Non ci svegliare dal nostro sonno quotidiano.
    Amen.

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  10. E soprattutto, fatta quasi di sfuggita la cronaca dell'incidente, nessuno ha ritenuto necessario spiegare il perchè della miseria della vita queste persone, come di quella delle tante altre popolazioni che galleggiano letteralmente sul petrolio, ma che non traggono neanche una briciola di ricchezza dallo sfruttamento selvaggio della loro terra ad opera delle multinazionali del mondo occidentale. Che il nostro silenzio pieno di vergogna sia dovuto al fatto che questa ultima "notizia", al contario di un'autocisterna che si ribalta, non è affatto una fatalità, ma una colpa?

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  11. l'informazione (quella vera) la eliminano sempre al primo turno !

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  12. Questo non è che l'ultimo di una lunga serie di episodi analoghi ma si sa, queste notizie non fanno vendere quindi meglio non darle...

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  13. Un post stupendo, per quanto terribilmente agghiacciante...! E non oso nemmeno immaginare quante di queste "stragi silenziose" avvengano ogni giorno senza rimbalzare sulle pagine dei nostri quotidiani.
    Troppo impegnati ad ascoltare il suono insopportabile delle vuvuzelas...

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  14. Bravissimo Ernest, vedere l'informazione trattare più di 200 morti alla stregua di una "curiosità dal mondo" mi ha fatto accapponare la pelle... Avrei voluto scrivere qualcosa anch'io, ma non sono riuscito a trovare una parola decente, per cui ti ringrazio doppiamente...

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  15. E' una situazione avvilente.

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  16. Sono sempre più convinto che il modello capitalistico sia il primo responsabile della divisione in serie A B o C. Tenere in competizione la gente è confacente ad un muoversi più disinvoltamente nel mercato del lavoro e trarre il massimo dei profitti.
    La sconfitta sta nella perdita di solidarietà da parte dei lavoratori a qualsiasi latitudine stiano. La "nostra" attuale indifferenza a ciò che succede in Congo o agli immigrati eritrei prigionieri in Libia non è dissimile all'indifferenza nei confronti dei Lavoratori polacchi della Fiat o di altre realtà in Cina o India. Se i capitalisti si muovono su un mercato globale, nostro dovere è riscoprire i valori dell'internazionalismo.
    Solo lottando con consapevolezza uniti dal nord al sud del mondo contro questo mercato inumano abbiamo qualche chance di vivere e fare vivere più dignitosamente intere popolazioni.
    Non è la rivoluzione, ma sicuramente immetterci gli anticorpi per non soccombere.

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  17. L'Africa...come se concettualmente ci potessimo avvicinare a comprenderla!
    Con l'adozione a distanza si può cambiare la vita di un bambino in Africa o in qualsivoglia altra parte del mondo ci sia bisogno. Non è una strada facile e spesso c'è il timore di speculazioni, ma personalmente non vedo molte alternative.

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  18. Tante storie terribili che affliggono il nostro paese... Bellissimo post, grazie
    Giulia

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  19. Ma l'Africa è lontana caro Ernest, mille e mille miglia televisive quando non si tratta di pallone....

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  20. @silvano. Un paese, un mondo in letargo!

    @ross. Davvero ross queste cose dovrebbero far riflettere su cosa realmente interessa all' occidente dell'Africa, no le persone no... Il resto si e quella hai detto bene non e' una fatalità ma una delle tante troppe colpe
    un saluto

    @giardigno. Direi che non si qualificano nemmeno...

    @chit. Ciò che accade non deve apparire...

    @Alessandro tauro. Grazie Ale, certe cose a volte non si riescono nemmeno ad immaginare e poi su vedono davvero. Non ci sono parole
    un saluto

    @alecava. Un saluto e grazie a te. Notizie del genere andrebbero sviscerate analizzate, e invece volano via

    @magocamillo. Assolutamente avvilente!

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  21. @Loris. Ciao Loris
    l'internazionalismo potrebbe salvare l'uomo ne sono certo ma il punto e' chi sa cosa vuol dire, quante persone sarebbero disposte a rinunciare a qualcosa per dare a chi ha meno, credo ancora troppo poche. Credo proprio che la strada giusta sia quella che hai indicato te mancano i popoli per adesso
    un saluto

    @Sara. Si Sara quello che dici e' sicuramente importante ma servono politiche ed idee nuove, si sperava in Obama ma poi sembra che ormai l Africa sua all' ultimo posto dei suoi pensieri
    un saluto

    @reanto. La mia reazione alla notizia e' sta proprio... Non e' possibile, invece...

    @Giulia. Grazie a te, notizie assurde

    @princi. Ciao un saluti. Hai ragione!

    @russo. Ciao russo, hai ragione le delegazioni non saranno ancora al confine che riappariranno come per magia le bidonville
    un saluto

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  22. e noi ci sorbiamo l'ennesimo servizio sul solleone, taricone e le donnine del berluscone....

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  23. hai ragione
    ernest
    ormai siamo così assuefatti alle tragedie che ci vengono presentate dai media come semplice curiosità che non ci facciamo quasi più caso.
    bravo a ricordare questa strage per fame...

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  24. @harmonica. un livello di informazione imbarazzante, che non va mai a fondo sulle cose, che tralascia volontariamente le notizie che farebbero pensare.

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  25. hai ragione
    ernest
    ormai siamo così assuefatti alle tragedie che ci vengono presentate dai media come semplice curiosità che non ci facciamo quasi più caso.
    bravo a ricordare questa strage per fame...
    Itsas

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  26. @itsas. blogger sta mattina come al solito sta facendo casino.
    ho rimesso il tuo commento visto che la piattaforma mi impediva di pubblicarlo...
    Hai ragione non si capisce più se esista o meno un limite
    un saluto

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  27. che dire?
    ormai è routine.
    fra poco diranno che parlare delle guerre è solo un modo per distrarre l'opinione pubblica.

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