venerdì 14 gennaio 2011

Fiero di averla al posto della pelle


Probabilmente qualcuno dirà che bisogna smetterla di essere nostalgici.
Smetterla di pensare al passato e guardare oltre. Sganciarsi.
Ma io voglio esserlo nostalgico invece, si. Perchè credo che si possa smettere di esserlo solo se quelle cose, quei valori, quelle lotte tornassero ad avere una degna rappresentanza.
Quindi in questa attesa che ci vede spettatori di uno scontro fratricida tra operai del no e del si, spettatori di una referendum che è solo ed esclusivamente un ricatto, spettatori di sindacalisti come Angeletti e company che parlano ormai da imprenditori più che da difensori dei diritti dei lavoratori, spettatori dell'inizio della fine della contrattazione collettiva, mi viene in mente...

...mio padre, operaio italsider, che cammina alla festa dell'Unità col sottofondo di bandiera rossa...
...quelle facce piene di storie da raccontare, di lotte fatte e da fare...
...quelle bandiere fiere di essere rosse...
...quel bollino che ti attaccavano all'ingresso che io portavo come una medaglia guadagnata....
...uomini e donne che ti chiamano compagno...
...quella tuta blu che vedeva da piccolo in casa non capendo ancora cosa rappresentasse...
...quel giorno del funerale di Guido Rossa...
...un uomo stanco che esce dopo cena per il turno di notte, e quelle volte in cui non capivo perchè papà dormisse di giorno...
...perchè vedere piangere quell'uomo davanti a Mirafiori è come aver visto piangere lui...
...ricordo lo sciopero del 94 fatto insieme a mio padre e ai suoi compagni contro il governo Berlusconi, una delle cose più belle della mia vita che nessun Marchionne potrà portarmi via nemmeno sotto minaccia...
...e poi Enrico.

Fiero di avere al posto della pelle quella tuta.
Grazie Pa'.

30 commenti:

  1. Dico anch'io Grazie pa' insieme a te Ernest! Nostalgici, sempre! Soprattutto adesso, compagno!!!

    RispondiElimina
  2. Orgogliosa di quelle tute blu, di quegli anni che hanno passato a combattere per difendere chi lavora.
    Credevo avessero vinto la guerra, ora si scopre che era solo una battaglia.
    Sai, mi chiedo se mai verrà il giorno in cui si tornerà sulle barricate.
    Dubito.

    RispondiElimina
  3. Credo che ci sia tanto da imparare da quelle tute blu. In modo speciale devono imparare quei lavoratori che credono che siano i gioco solo i diritti "degli altri".

    RispondiElimina
  4. Un riassunto in poche righe di un passato che sembra lontanissimo eppure vive ancora nei nostri ricordi, nella nostalgia, nel desiderio di essere ancora compagni, uniti nella stessa lotta.
    E Enrico...
    Ciao Ernest, grazie per questo post.
    Lara

    RispondiElimina
  5. Che ti devo dire, l'ho indossata 14 anni. Ti rimane attaccata, è vero, come è vero che quando la indossi non vedi l'ora di togliertela: se dicessi che mi mancano la fabbrica e i compagni di lavoro sarei un ipocrita, preferisco vederli fuori da lì. La fabbrica non mi manca e certi operai ancor meno (quelli sempre pronti a chinar la testa), ma è certo che la tuta blu rimane addosso, almeno a chi capisce cosa rappresenta. Purtroppo ce ne è sempre meno.

    RispondiElimina
  6. Alla fine hai scritto Enrico.
    E mi e' venuta la pelle d'oca.

    Scrivo qui anche del post precedente:
    io ho avuto la sfortuna di incontrare il trigliceride,
    non riesce a fare cinque passi senza essere sorretto dagli aiutanti,
    ma la cosa pazzesca e' che non ha scarpe con i lacci, perché non riesce a piegarsi per legarle.
    Sudaticcio, maleodorante, un vero schifo.

    Ciao
    Zac

    RispondiElimina
  7. La cosa che mi dispiace e che quando Marchionne ha detto o vince il sì o la Fiat va all'estero, nessuno abbia replicato: impossibile, la Fiat sono i lavoratori e gli impianti, e quelli rimangono in Italia, piuttosto chiudono, ad andare all'estero sono Marchionne e la famiglia Agnelli, non la Fiat. E mi dispiace che nessuno gli abbia detto che se Marchionne dovesse andarsene (in senso lato) è meglio per lui che non torni più (in senso fisico)

    RispondiElimina
  8. Le tute rosse semmai. Il blu è solo di facciata. Voi conunisti non perdete mai il vizio!

    Scherzi a parte, bello il ricordo di tuo padre, commovente...

    RispondiElimina
  9. ma sai che ho la pelle d'oca? mi fa sentire troppo bene vedere gli operai scioperare...

    RispondiElimina
  10. Lo vedi? Lo vedi che importanza ha la famiglia? I valori "in casa"? Commuovente.... :)

    RispondiElimina
  11. @maraptica. si si è assolutamente importante, è basilare, lo vedo ogni giorno facendo l'allenatore di adolescenti e lavorando con gli adolescenti, è assolutamente importante!

    @pollywantsacracker. si anche quando lo scrivevo ero emozionato. Non si possono vedere scene come quelle di questi giorni...

    @inneres auge. grazie grazie! che poi quelle tute hanno in che di rosso...

    @barabba Marlin. guarda ne parlavo poco fa con un collega. La Fiat sono gli operi mica i lapo della situazione.

    @zacforever. si Enrico in questi momenti si pensa a lui sempre!

    @rouge. vero vero sottolineo tutto quello che hai detto assolutamente

    @lara. grazie a te lara!

    @sara. l'unità ci serve l'unità!

    @dalle8alle5. non lo so ma spero, il punto è che ci stanno vendendo anche le barricate!

    @nico. grazie a te compagno!

    RispondiElimina
  12. Uno dei tuoi rarissimi post con riferimenti personali, e quindi doppiamente toccante. Ti sono vicino con un abbraccio.

    RispondiElimina
  13. @zioScriba. si di solito non scrivo cose personali ma non c'è un motivo preciso... ogni volta che vedo e parlo con mio padre rivedo le lotte una dignità infinita. Grazie Zio!

    @giardigno65. Assolutamente!

    RispondiElimina
  14. La nostalgia se proiettata al futuro è una gran cosa.

    RispondiElimina
  15. Bellissimo questo intervento, Ernest. Grazie di aver condiviso con noi!

    RispondiElimina
  16. Una serie di 'fotografie' semplicemente commoventi.
    Il saluto finale purtroppo riporta con i piedi a terra: manca la possibilità di un confronto, neanche alla lontana.
    Sarà anche vero che 'nostalgia canaglia', ma senza quella non ci sarebbe più la voglia di combattere.

    RispondiElimina
  17. ...quindi capisci appieno il mio post rabbioso contro gli indifferenti.

    Come Diogene cerco l'uomo e continuo a vedere solo dei quaquaraquà che vogliono sotterrare quello che hai scritto.

    Hai scritto con l'anima tra le mani...inchino.

    Buona serata Ernest ;-))

    RispondiElimina
  18. io ricordo l'odore di quella tuta blu, entrava in casa ancora prima di mio padre.
    mia madre ha nascosto per anni nello sgabuzzino quella tuta blu macchiata di sangue, io andavo e l'annusavo e tornavo a lui.
    Io mi struggo pensando a quanto avrebbe pianto oggi se ci fosse stato.
    Orgogliosa di averla anch'io al posto della pelle.
    Grazie Ernest

    RispondiElimina
  19. Ciao Ernest e buona serata.

    Già, operai e lotte sindacali sembrano immagini che trovi solo nei video sbiaditi di un lontano passato o nei ricordi, anche quelli lontani.

    Eppure, visto ieri sera ad Annozero, se basta un ragazzino "studente" per smutandare i professionisti della politica e dell'opinione che facendosi scudo della loro arroganza tutto sanno e tutto giustificano, apostrofandoli con un "...invece di lavorare per facilitare la mobilità delle persone nelle città ed eliminare l'inquinamento, state qua a discutere della bontà di un'impresa che, imponendo un contratto ricattatorio, vuole costruire una delle vetture più inquinanti al mondo..."

    beh, non solo quel "ragazzino" è una magnifica speranza ma io credo che quelle "lotte" sono molto vicine e presto le rivedremo... ma come protagonisti!!

    Ciao Ernest e sereno fine settimana.

    RispondiElimina
  20. Grazie Ernest. A testa alta..sempre.

    RispondiElimina
  21. Orgoglioso degli Operai, sempre !
    E maledetto chi ci mette contro l'un l'altro.
    E vaffanculo al nano, che non c'entra col post ma ci sta sempre bene.

    RispondiElimina
  22. cresciuta in un modo completamente diverso, sono la pecora rossa della mia famiglia di origine! oggi mi vergogno di quel si strappato per i voti degli impiegati ... che schifo! che tristezza!

    RispondiElimina
  23. Come sempre gli operai hanno dato una bella prova... Bel post, anche io sono nostalgica...
    Giulia

    RispondiElimina
  24. Sono fiero di averti conosciuto, Ernest!

    RispondiElimina
  25. E' l'eredita più preziosa che porterai per tutta la vita, onorala sempre e trasmettila a chi verrà dopo di te Ernest.
    Sempre.

    RispondiElimina
  26. Non è nostalgia aver dimostrato di votare onestamente, fuori dai partiti,secondo coscienza e con tutta quella pressione psicologica.
    Hanno dimostrato che ci sono tanti italiani che ragionano con la propria testa ed hanno affrontato direttamente il datore di lavoro.
    Notizie in tv : da una parte gl'italiani che pensano al loro futuro e dall'altra il Capo degl'italiani che si scopre a bere champagne in compagnia.
    Forse è meglio se andiamo a combattere senza difese, quelle difese, quelle di politicanti di carta velina, per rimanere in tema.
    Ciao T.

    RispondiElimina

Latest Tweets

 
;