mercoledì 2 novembre 2011

Prima di tutti noi



Vivevo da una settimana. 7 giorni passati da un abbraccio all'altro, tra frasi incomprensibili pronunciate dai parenti e sbaciucchiamenti incredibili.
La felicità di mia madre, le corse di mio padre dallo stabilimento e un pizzico di gelosia di mio fratello. Il citofono che suonava in continuazione. Paste pasticcini torte e portachiavi che non avrebbero mai visto in vita loro una chiave.
E lui già non c'era più.
Mi affacciavo al mondo, facendomi avanti, tra navicelle russe lanciate in orbita, primi ministri donna come la Thatcher e baronetti alla Charlie Chaplin.
E lui già non c'era più.
I primi capelli bianchi come se fossi già vecchio, le ganasce da spremere da utilizzare come antistress, mentre nasceva la Microsoft, le lotte degli operai erano sempre più forti e Fellini vinceva il suo 4 oscar con Amarcord.
E lui già non c'era più.
I versi assurdi alla vista di quegli assurdi aeroplanini sopra la culla, gli americani che abbandonano Saigon, la legge Reale che impera per le strade senza Di Pietro, muore Francisco Franco e vive la Spagna.
E lui già non c'era più.
Non c'era.
Lo conoscerò più tardi. Con le sue parole, le sue immagini, i suoi libri, le sue ricerche, i suoi pensieri che hanno preceduto tutto, tutti, che avevano già visto tutto prima di noi, prima di sempre.
Pasolini. Pier Paolo.
Prima.

19 commenti:

  1. e non dimentichiamocelo mai. è sempre più attuale, i Geni non hanno date di scadenza

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  2. Un originale omaggio ad uno dei nostri'eroi', al quale mi associo.
    Cristiana

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  3. Le sue parole e le sue idee davano fastidio e lo hanno ucciso.
    La solita violenza degli stupidi.

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  4. proprio ieri guardavo un documentario su Pasolini, era almeno (e lo dico per tenermi stretto) 50 anni avanti a tutti gli altri. Quanto sarebbe servito oggi un Pasolini!

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  5. Un grande Uomo. Bello l'omaggio di Nanni. Ma bello anche il tuo. Grazie.

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  6. Una poesia. Anzi due. La tua e quella di Moretti.

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  7. Restituisco gli applausi, Ernest.Splendido post.Perchè Pasolini è il più grande intellettuale che abbia mai avuto questo paese allucinante,e perchè la sequenza di Caro Diario, con il concerto di Colonia di Keith Jarrett a far da colonna sonora è uno dei momenti più belli della storia del cinema italiano.

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  8. Purtroppo si tende ad esaltare altra gente.... sigh!

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  9. Ciao Ernest e buon inizio di settimana. Ignoravo molto di Pasolini. Ancora oggi, per la verità, dovrei impegnarmi molto di più per approfondire la conoscenza di questo autentico "precursore" dei tempi. Qua in rete, tuttavia, frequentando per lungo tempo un blog che ne parlava, pubblicando anche suoi brevi scritti, ho avuto modo di apprezzarne le doti ma, soprattutto, quella particolare capacità di scrivere di cose... quasi come un veggente. E' inevitabile quando si legge qualche suo scritto, oggi ed a più di 35 anni dalla sua scomparsa, non pensare a quanto siano attuali le sue riflessioni e le sue critiche alla società, al consumismo, alla televisione... insomma, a tutte quelle realtà dei giorni nostri che tanto devastano la società.

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  10. ... poeta, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista, giornalista, ...
    Tra i maggiori artisti e intellettuali del ventesimo secolo. Un grande italiano che ancora ci manca...
    Grazie per questo post

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  11. l'ho già scritto in un commento ad un post di una nostra comune amica... le persone che riconoscono e sanno dire la verità risulteranno sempre scomode..

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  12. Parole bellissime.
    Un caro saluto, Ernest
    Giulia

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  13. C'è sempre qualcuno che noi avremmo voluto "esserci" quando c'era.
    Per fortuna, ci sono ancora le sue parole e possiamo cercare di immaginare.

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  14. Ci manca. Ci manca tanto. Dov'è finita gente come lui?

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  15. Leggendo una sua rubrica primi anni '60 su "Vie Nuove" iniziai ad arricchire il mio senso civico.

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  16. pasolini aveva però un grosso difetto che era indigesto anche alla sinistra era un CULATTONE e oggi avrebbe fatto poca strada a meno che non si fosse buttato in politica!

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  17. Cazzo.
    Mi hai fatto piangere.

    Hasta
    Zac

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  18. Bravo, hai fatto bene a ricordarlo, assieme a me, uno dei pochi.

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