mercoledì 12 febbraio 2014

L'addio di un Freak


Ero giovane e ti ascoltavo.

Grazie dei fiori, anch’io ti farò un mazzo così.

Ogni volta un sorriso dando peso, data la mia gioventù, solo al lato demenziale della musica degli Skiantos tralasciando il resto, il messaggio e la denuncia nelle parole di Freak Antoni.

Fai bene a lasciarmi anch’io fossi in me mi lascerei.

Ma nel titolo del libro pubblicato nel 1991 "Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti (seguirà dibattito)" c'è molto di ciò che è successo e succede in questo paese.

Si dice che una volta toccato il fondo non puoi che risalire. A me capita di cominciare a scavare.

Ricordo i commenti di mio padre ("ma lavorare no?!?") mentre io e mio fratello ascoltavamo la cassetta sghignazzando. 

Se c'è una cosa che non sopporto è la presunzione di chi crede di essere migliore di me.

Era il 1979, avevo 4 anni e mentre guardavo i cartoni animati Freak Antoni era sul palco con gli Skiantos a cucinare spaghetti invece di suonare rispondendo agli insulti del pubblico in questa maniera...


Non capite un cazzo, questa è avanguardia, pubblico di merda!


Perché molte volte non servono pistolotti riflessivi, studi specializzati o report per capire la situazione di un paese.
Ma l'uso delle parole si.

Dio c’è ma ci odia!

11 commenti:

  1. Il suo titolo credo sia la frase più vera mai detta sull'Italia

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  2. Grazie per questo ricordo. Un grande mai capito.

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  3. "La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo"
    Francesca

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  4. Ci sono rimasto malissimo ... in questo 2014 se ne stanno andado i migliori: Mazzacurati, Pete Seeger, Philip Seymour Hoffmann, a fine anno Roberto Ciotti. Una strage di grandi artisti..

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  5. Meno Ruini e più pompini. Buon Viaggio Frak

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  6. Un grande, sì! L'ho visto circa un anno fa per l'ultima volta, venne in libreria a chiedere se riuscissimo a trovare qualche copia dei suoi libri (ovviamente fuori catalogo), perchè le sue le aveva regalate tutte...

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  7. Caro Compagno, io fui per una stagione il gruppo spalla degli Skiantos agli inizi anni 90, il caro Roberto cantava una sera, mentre l'altra saliva sul palco armato del suo quadernone e leggeva, senza musica, di tanto in tanto si faceva accompagnare da Paco D'Alcatraz, e indossava sempre le sue insuperabili tshirt (e' colpa di Robi se io sono diventato un collezionista di tshirt con le scritte, ne ho a centinaia, da tutto il mondo).

    Una delle piu' belle era :
    "fammi esplorare i tuoi pozzi, Moana".

    E poi vorrei raccontari di una delle ultime battute che ci ha regalato, se non la conosci:

    "Il cancro mi e' stato d'aiuto, mi ha aiutato a staccarmi dalla droga"

    Io non ho scritto un post per la sua morte, perche' non ce l'ho fatta, ho pianto troppo.

    Hasta
    Zac

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    1. Caro Zac il tuo è un prezioso ricordo e per questo ti ringrazio per averlo scritto qui! ti do una notizia anche io colleziono T-shirt... ho un armadio pieno che grida vendetta
      Un abbraccio

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