mercoledì 25 novembre 2009

Ecco chi ha capito la vera natura delle banche... io so con chi stare


Io sinceramente sto con chi stare in questa vicenda.
Questa è la storia di una donna di 62 anni. Una persona non un Robin Hood, una persona normale che vivendo la quotidianità delle banche si è resa conto che la maggiorparte dei criminali a volte porta una cravatta, un bel vestito, ha un bel ufficio con una scrivania di legno pregiato, quadretti familiari e magari un crocifisso al muro.
Siamo in Germania, precisamente in una banca nei pressi di Bornheim, cittadina a ovest di Bonn e la signora di 62 anni è una direttrice della filiale. Una donna intraprendente, una donna che magari dopo aver visto per anni tutte le schifezze finanziarie di una banca, tutti i prestiti concessi a tassi da strozzini, dopo aver visto migliaia di persone uscire dal suo ufficio in lacrime o disperati... una donna che ha saltato la barricata ed è passata dall'altra parte.
Un computer, qualche tasto premuto senza farsi vedere... si prende un conto corrente di quelli pieni e si sposta qualche euro nel conto in rosso della persona che 5 minuti prima è stato maltrattato al banco... poi si passa al conto corrente di quell'industrialotto che non paga mai le tasse e ha anche un conto corrente in Svizzera e via altri euro sul misero conto in rosso di un operaio... senza tenere neanche un euro per sè.
Questa è la nostra società. Una società che premia i banchieri che sfruttano la sofferenza e le difficoltà della gente. Che applicano tassi vergognosi a chi chiede un mutuo e tassi miseri quando apri un contocorrente. Che non punisce, questo soprattutto nel nostro paese, chi evade e chi organizza truffe...
Io sto con Erika B direttrice di una filiale della VR-Bank che dal 1990 si è resa conto della reale natura delle banche, scoperta processata e condannata a restituire tutto e a 22 mesi con la condizionale.
Io sto con una persona normale.

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