Ci sono cose che non si dimenticano, che rimangono impresse nella mente, volti, parole, immagini, una folla che cerca di aggredirei l'ipocrisia dei politici presenti.
« Io, Rosaria Costa, vedova dell'agente Vito Schifani mio, a nome di tutti coloro che hanno dato la vita per lo Stato, lo Stato..., chiedo innanzitutto che venga fatta giustizia, adesso.
Rivolgendomi agli uomini della mafia, perché ci sono qua dentro (e non), ma certamente non cristiani, sappiate che anche per voi c'è possibilità di perdono: io vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio, se avete il coraggio di cambiare...
Ma loro non cambiano... [...] ...loro non vogliono cambiare...
Vi chiediamo per la città di Palermo, Signore, che avete reso città di sangue, troppo sangue, di operare anche voi per la pace, la giustizia, la speranza e l'amore per tutti. Non c'è amore, non ce n'è amore... »
E ancora adesso, rileggerle e scriverle fanno venire i brividi.
Avevo 17 anni.
Ho ancora nelle orecchie e negli occhi la voce e il volto di Rosaria Costa. Nel suo (e nostro) immenso dolore, chiedeva giustizia per tutti.
RispondiEliminaMa ancora giustizia non c'è.
Il perdono può esistere se esiste il pentimento e la giusta condanna,ma da noi la giustizia o latita o è troppo lenta e vergognosamente perdonista.
RispondiEliminaMi sono sempre chiesto chi impose a Rosaria Costa di leggere quel messaggio, in chiesa. Perché io, a tanti anni di distanza, sono sempre convinto che non fu lei a pensarlo... da come leggeva, da certe pause che sicuramente erano dolore che annientava ma non solo, da certe parole appena accennate, da una rabbia compressa che era pari al dolore che la stessa provava, mi convinsi che non erano quelle le parole che avrebbe voluto pronunciare in quella chiesa.
RispondiEliminaTuttavia lo fece ed oggi, a distanza di tanti anni, possiamo ancora provare quel brivido procurato da un'emozione che genera angoscia, raccapriccio e rabbia, come in tanti provammo allora, ascoltando quelle parole.
Consapevoli, spero, che l'ipocrisia dei politici è di gran lunga aumentata, come i loro sporchi e sotterranei affari con la criminalità mafiosa, ndranghetista e camorristica.
Ciao Ernest.
Mi ricordo il volto e la voce di Rosaria come allora. Mi ricordo la voce strozzata dal pianto quando disse "non cambiano".
RispondiEliminaAveva ragione, loro non sono cambiati, si sono solo fatti più furbi, mentre l'Italia continua ad affondare nella melma.