martedì 29 marzo 2022 7 vostri commenti

Deriva violenta

Non so se l'episodio dello schiaffo di Will Smith fosse preparato per il grande show miliardario. Non credo sia questo il punto. Sono dell'idea che trasmettere l'ennesima scena di violenza sia verbale da parte del comico (?) nei confronti di una persona malata, sia di Smith prendendolo a schiaffi, sia l'ennesimo esempio di brutalità della nostra società. 

Una sorta di sfida all'O.K. Corrall, con il maschio super macho che si alza per picchiare chi ha insultato la sua donna. 

Siamo ancora a questi punti. Una società che assiste ad una roba del genere e poi passa oltre come se niente fosse. Una specie di sintesi dei nostri giorni, in cui da anni, non da ora, assistiamo ad ogni tipo di violenza come se ormai facesse parte della quotidianità. Non parlo solo di quella fisica, ma anche verbale. Pensate ad esempio a tutti gli episodi che ogni giorno vediamo sulle strade. 

Una deriva la nostra che rischia di portare una generazione dalla parte sbagliata, mettendo da parte le parole a vantaggio della prevaricazione. 

mercoledì 23 marzo 2022 12 vostri commenti

Non è pronto soccorso


Questa è una storia di ordinaria indecenza quotidiana. Una storia che probabilmente si sta ripetendo anche oggi.

Mia madre è caduta e chiaramente si va al Pronto Soccorso, San Martino di Genova. Da qui la favolosa avventura, entrata alle 10.30 circa, uscita 22.30 circa. Arrivo a casa alle 24 dopo aver cercato ambulanza per il rientro.

Una sosta ai box di 12 ore, tra telefonate per avere notizie da mio padre dentro e segnali di fumo da un parcheggio trasformato in sala d'attesa frequentata da gente smarrita.

Credo che in un paese civile una donna di 75 anni, con una malattia importante e tre fratture in corso non debba stare 12 ore in un Pronto su una barella. Anzi, nessuno dovrebbe attendere così tanto.

Credo anche che Toti e il suo seguito in Regione Liguria dovrebbero chiedere scusa ogni giorno a chi entra in Pronto Soccorso, così come dovrebbero anche scusarsi con tutte le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno cercano di sopperire alle mancanze di un sistema che non può andare avanti così.

Ma non succederà niente, perché per queste cose i soldi non ci sono mai e non servono alla propaganda, meglio tagliare dei nastri in giro e dire che va tutto bene.
Va tutto malissimo, da parecchio, e qualcuno fa anche un po' schifo.
lunedì 14 marzo 2022 11 vostri commenti

Bambini

"Papà oggi ho regalato una carta Pokemon ad un mio compagno, ne aveva poche..."
"Hai fatto bene, brava."
"Poi qualcuno mi ha spinto e ci siamo dati una testata... o forse era lo spigolo del banco, non lo so..."
"Ecco..."
"Sono andata dalla maestra, ma le ho detto che non l'hanno fatto apposta".
Bambini.
Poi diventiamo grandi e roviniamo tutto.
Proprio tutto.
martedì 8 marzo 2022 8 vostri commenti

In ogni parte del mondo

La sensazione è quella di essere impotenti. Voler fare qualcosa, come spesso accade, quando assistiamo a tragedie come quella che ci sta scorrendo davanti agli occhi. Questo vale sempre, non solo ora. Penso ai Palestinesi, ai migranti, a tutti coloro che scappano da una guerra, dalla prepotenza, dalla violenza. 

Ci sono immagini forti, che personalmente fatico anche a guardare. Forse perché sono padre e ho una figlia di sette anni. Mi hanno sempre colpito quelle immagini di bambini con occhi increduli di fronte all'odio, alle armi e alla distruzione. Occhi che dovrebbero vedere altro, sguardi che dovrebbero essere usati per scoprire il nuovo, il bello, il gioco, l'abbraccio. 

Fa male tutto ciò, perché è incomprensibile come l'uomo continui a non capire, come il denaro porti a delle scelte scellerate e drammatiche per i popoli. Tutti. 

Perché è di questo che stiamo parlando. Non esistono confini se non per i potenti e i governi che si autoalimentano grazie alle guerre. Non finirà mai finché non capiremo questo. 

In ogni parte del mondo. 

mercoledì 2 marzo 2022 7 vostri commenti

Danno i numeri

Sento e leggo dichiarazioni di politici che si mettono l'elmetto da lunedì a venerdì e poi nel week end marciano per la pace.

Le parole sono importanti e andrebbero usate con senso e soprattutto supportate da idee, fatti e valori.

Stiamo assistendo ad una macabra gara quotidiana di chi riporta il numero maggiore di persone uccise, da una parte e dall'altra.
Ancora una volta numeri, mentre donne uomini e bambini vengono dimenticati.

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