venerdì 6 maggio 2016

Non serve strapparle

Ciò che penso di Salvini e del suo partito direi che non è nemmeno il caso di rammentarlo, populismo  condito di razzismo che cavalca il tema del momento.
Un'altra cosa certa però è che non mi piace vedere gente che entra in una libreria e strappa pagine dei libri, per non parlare di quelli che in passato li hanno bruciati.
Mai e poi mai condividerò gesti del genere, non mi appartengono e penso che non vadano d'accordo con la parola democrazia, anche se in quei libri stessi si parlasse di razzismo e altro.
Le idiozie e le assurdità che ha scritto (?) Salvini non hanno bisogno di essere strappate, ma solo contrastate come l'arte della parola e nel migliore dei casi si autodistruggono da sole.

22 commenti:

  1. Sicuramente ignorerò il suo libro e il razzismo va combattuto soprattutto nelle menti delle persone.

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  2. Io faccio gia'fatica ad accettare che c'e' chi legge i libri di Fabio Volo.

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  3. Sono d'accordo, anche perché tanto chi vota per Salvini difficilmente sa cos'è un libro.

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  4. Sono d'accordo, il lavoro deve essere fatto sul cambio di mentalità. Un atto violento produce soltanto odio e non induce a pensare/riflettere, ciò di cui c'è un grande bisogno :P

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    1. vero... devo direi che sul cambio di mentalità in generale la vedo difficile
      un saluto

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  5. Ciao,il mio commento al post l'ho scritto,per errore nel post precedente.
    Ciao fulvio

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  6. Hai ragione, strappare libri riporta alla mente episodi sgradevoli del passato recente e sarebbe meglio evitare certi "focolai". Senza contare che così facendo fanno un danno al libraio che poveraccio non c'entra nulla, mica li sceglie lui i libri. E fanno pubblicità a quel coglione di salvini, che non ne ha bisogno.

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    1. eh ma sta gente direi proprio che non ragiona, sembra che per loro sia quasi importante apparire facendo ste cose una specie di curriculum da aggiornare "ho strappato il libro di Salvini"

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    2. magari si so' pure fatti un "selfie"

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  7. Sono perfettamente d'accordo con Inneres, questa è tutta pubblicità gratuita a quell'elemento (si potrebbero tranquillamente togliere la lettera L dalla parola precedente e sostituirla con un terzetto decisamente molto più appropriato). Sta di fatto che condivido al 100% quello che dici Ernest! Un abbraccio

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    1. eh si ora magari qualche curioso lo compra davvero
      un saluto a te

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  8. Che poi, per dirla più "terra terra", sono stati dei gran fessi: quelle copie avrebbero potuto rimanere invendute e, fra un mesetto o due, essere rispedite all'editore, invece in questo modo quelle copie andranno pagate dalla libreria all'editore, andando quindi a fare numero tra le copie vendute. A chi hanno fatto dispetto?

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  9. Purtroppo è solo pubblicità gratuita... Certi libri (come pure quelli di criminali come la Franzoni, Schettino, ecc...) bisognerebbe solo lasciarli cadere nell'oblio

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    1. l ho detto prima sembra che cerca gente debba aggiungere tacche alle belinate che fa

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    1. no ma è uno di quei libri anti stress tranquilla

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  11. Sicuramente sono comportamenti da condannare. Comportamenti che fanno tornare a mente fatti accaduti in un brutto e neanche tanto lontano passato, vissuto tra dittature, guerre, ingiustizie e terrore continuo.

    Però, io non tirerei in ballo la Democrazia per condannare quanto accaduto con il libro del fascioleghista razzista. La Democrazia consente a tutti di esprimere liberamente il proprio pensiero ma non consente di diffondere principi e ideologie che siano contrarie o attentino all'integrità democratica ed ai principi che la stessa sancisce.

    E il fascioleghista, secondo me, neanche in Parlamento dovrebbe stare. Figuriamoci pubblicare un libro! Ma d'altra parte, noi siamo il Paese che in nome della "democrazia", all'indomani della caduta del fascismo, facemmo entrare i fascisti, ovviamente ripuliti e sotto altra sigla, in Parlamento! Ma sempre di fascisti e repubblichini si parlava!

    Quindi, sono propenso a pensare che vi sia un'altra lettura di quanto accaduto a Bologna. In un Paese storicamente ipocrita e senza dignità per natura (i fasci in parlamento), dove viene tollerata una politica sempre più arrogante e ladra, dove si tenta perfino di delegittimare la lotta partigiana e, comunque, si stanno snaturando i frutti di tale lotta (leggi Costituzione), qualcuno, piccoli movimenti di estrema sinistra, pensano sia giusto radicalizzare lo scontro politico.

    E' giusto? E' sbagliato? La risposta deve essere necessariamente preceduta da un'altra domanda: il Paese, sta difendendo la democrazia?

    Ciao Ernest.

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    1. Ciao Carlo
      la domanda è ancora più ampia, il mondo sta difendendo la democrazia? Lo ha mai fatto in nome del popolo? Direi proprio di no, l argomento è davvero lungo e potremmo ad esempio parlare di quanti hanno usato la parola democrazia per esportare da più parti ben altro.
      Su libro di Salvini la penso in maniera diversa... no so di cosa si parla nel libro e non mi interessa nemmeno perché ciò che dice e scrive quell uomo non è degno di essere calcolato, ma non stracciato perché altrimenti divento come quelli che hai citato giustamente te.
      Credo che questi gesti spesso servano di più a quelli che li fanno... tacche da mettersi in una specie di curriculum che non condivido... magari sono quelli che mentre fai un corteo con dei lavoratori ti contestano perché loro sono quelli veri di sinistra, insomma la solita storia delle gare che ci sono a sinistra... poi ci sarebbe anche da dire come si commentava sopra che se volevano fare un danno a Salvini non lo hanno fatto anzi, arrecando problemi invece alla libreria...
      Su tutto il resto concordo, questo paese purtroppo lo conosciamo... alla fine della lotta di liberazione molti fascisti tornarono nei loro posti statali molti partigiani invece in carcere o begli OPG... su questo bisognerebbe aprire una mega parentesi sul vecchio Pc...
      un saluto a te

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